Forze americane entreranno nel Laos (ma solo per operazioni di soccorso) di Ennio Caretto
Forze americane entreranno nel Laos (ma solo per operazioni di soccorso) L'annuncio a Washington scatena nuove polemiche Forze americane entreranno nel Laos (ma solo per operazioni di soccorso) Il Pentagono autorizza pattuglie di 35 uomini ciascuna ad intervenire per portare in salvo i piloti degli aerei abbattuti - Proteste al Congresso: «Compiamo di nuovo i vecchi errori» (Dal nostro corrispondente) New York, 27 febbraio. D'ora in ora truppe americane possono muovere sulla pista di Ho Chi Alitili in aiuto dei piloti dei loro aerei ed elicotteri abbattuti dai nordvietnamiti e dai vietcong. L'impiego dei soldati Usa nell'offensiva, ha dichiarato il •Pentagono, sarebbe limitato ad operazioni di soccorso. Ma il Congresso ha reagito duramente alla precisazione, sostenendo che il conflitto del Vietnam, anziché spegnersi, viene esteso al Laos come al Cambogia. I vietcong hanno accusato Nixon di voler « legalizzare » in questo modo la presenza militare americana in tutta l'Indocina. Hanoi infine ha dato l'ordine ai suoi uomini di « trovare, uccidere, distruggere tutte le forze Usa che mettano piede nel nostro territorio, qualunque ne sia il pretesto ». La notizia del possibile impiego dei soldati americani nel Laos s'era già diffusa ieri ed oggi è stata precisata. Pattuglie di soccorso di 35 uomini l'una, ha detto la Casa Bianca, sono autorizzate ad intervenire a protezione degli equipaggi degli aerei e degli elicotteri cercando di portare in salvo i commilitoni. La Casa Bianca non ha parlato d'impiego di soldati americani nel Nord Vietnam: ma sarebbe escluso, qualora truppe sudvietnamite scatenassero un'offensU-a, appoggiata dall'aviazione militare statunitense? Il comando militare Usa a Saigon ha affermato: « Faremo tutto il ne cessano per aiutare i nostri uomini che fossero in pericolo ». Di qui, le feroci dichia razioni di Hanoi, rese pubbli che alla radio. « Gli Stati Uniti — ha proclamato — tentano di mascherare l'invasione laotiana con la men zogna che le loro sono truppe di difesa... Li diffidiamo da una subdola manovra del ge- j nere contro il nostro paese ». | Di qui anche la presa di posizione del Congresso. Ha dichiarato il senatore democratico Cranston: « Compiamo di nuovo i vecchi errori. Quando abbiamo deciso di appoggiare l'offensiva sudvietnamita con l'aviazione militare, l'intervento delle truppe di terra è divenuto inevitabile ». Harriman, collaboratore di tutti i Presidenti democratici da Roosevelt a Johnson, ha aggiunto: « Nixon parla di disimpegno in Indocina, in realtà egli ha trasformato la guerra del Vietnam in una guerra subcontinentale ». Tramite Kissinger, Nixon ha cercato di csvdrKmmcndt1 contenere la crescente opposizione del Congresso, ma invano. « Stiamo ritirando soldati dall'Indocina e continueremo a farlo — ha assicurato Kissinger — ma non possiamo fissare una data. Faremmo solo il gioco di Hanoi, che già trascina i piedi ai negoziati di Parigi in attesa della nostra partenza ». Un'incursione alleata contro il Nord Vietnam non sembra ancora sulla carta, mentre l'ingresso delle « pattuglie di soccorso » americane nel Laos è praticamente imposto dalle alterne' vicende della battaglia sulla pista di Ho Chi Minti. Le truppe scelte sudvietnamite sono state chiamate infatti in prima linea per respingere le ondate nemiche. Ha riferito il pilota d'un elicottero Usa, al ritorno da un volo di ricognizione: « Le truppe meno esperte non sanno come comportarsi. Ho visto una colonna ferma sulla carrozzabile numero 9. in preda al panico, e poco avanti un battaglione di veterani assediato su una collina in vana attesa di rinforzi ». Circa 16 mila sudvietnamiti sono impegnati nella battaglia, altri 4000 li appoggiano nelle retrovie e al quartiere generale di Khe Sanh, al di là della frontiera, vi sono 9000 soldati americani. Le truppe sudvietnamite sembrano essersi riprese dalla sconfìtta di ieri. Mezzi motocorazzati hanno riconquistato la postazione-chiave della cosiddetta « Collina 31 », distruggendo numerosi carri armati di fabbricazione russa: essi sono ora sottoposti a un massiccio contrattacco. Un'altra postazione nevralgica, « Hotel 2 », resiste tuttora agli assalti, con l'appoggio dei cacciabombardieri Usa. La « Collina 30 ». che si trova tra le due, è circondata da circa 5000 nordvietnamiti e vietcong, nascosti negli anfratti della montagna e tra la vegetazione. Dovunque si svolgono sanguinosi a corpo a corpo. « La situazione è migliorata rispetto a 24 ore fa » ha detto un portavoce americano. Ma è sempre critica: le perdite alleate sono numerosissime, aumenta anche il nùmero degli elicotteri e degli aerei perduti, negli ospedali da campo non c'è più posto per i feriti. Oggi le forze regolari di Hanoi e i vietcong hanno lanciato una controffensiva anche in Cambogia, contro un altro contingente di 20 mila sudvietnamiti che dall'8 febbraio premono verso il settentrione. Uscendo dai « santuari », lungo la carrozzabile numero 7, essi si sono scagliati contro le colonne che avanzavano. La battaglia è durata un giorno e una notte, violenta: ma i guerriglieri comunisti sono stati respinti e hanno.subito una grave disfatta. Si stanno ora raccogliendo nelle foreste per un altro scontro. Ennio Caretto Henry Kissinger
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