Stordita con un pugno e rapinata di 3 milioni davanti all'ascensore

Stordita con un pugno e rapinata di 3 milioni davanti all'ascensore Impiegata della casa editrice Boringhieri in corso Vittorio Stordita con un pugno e rapinata di 3 milioni davanti all'ascensore Rientrava per fare le paghe, nell'atrio è stata aggredita dal bandito: svenuta - L'impiegato di. un'altra casa editrice mette in fuga due rapinatori che volevano strappargli la borsa con 20 milioni L'impiegata di una Casa editrice è stata stordita con pugni e rapinata di 3 milioni da un giovane che è fuggito sull'auto guidata dal complice. La somma doveva servire per pagare i dipendenti della « Boringhieri », corso Vittorio Emanuele 80. Alle 16 Giuseppina Aiassa, 50 anni, corso Rosselli 141, esce dagli uffici della ditta. In strada l'attende l'autista Rino Gambino, 30 anni, la porta all'Istituto Bancario Subalpino di via Santa Teresa. L'impiegata ha una borsa di pelle, ritira il denaro e risale in macchina. Mezz'ora dopo il Gambino è davanti al portone della Casa editrice, fa scendere la donna, poi prosegue perché ha altri incarichi da sbrigare. Dice Giuseppina Aiassa: ii Sono entrata nell'androne e mi sono avviata verso l'ascensore. C'era vn giovane bruno, alto, magro, di circa 2a anni, vestito di scuro. Mi ha chiesto: "E' questo l'ascensore?". Stavo per rispondergli, mi è balzato addosso ed ha afferrato la borsa. Ho cercato di reagire, sono stata colpita con un pugno alla testa ». L'impiegata crolla a terra, il rapinatore tenta ancora una volta di strapparle la borsa, la trascina per alcuni metri. La donna sviene, il bandito prende il de i naro e fugge. In strada l'atten I de il complice con una 600. in pochi istanti l'auto è lontana. I Viene trovata dai carabinieri mez z'ora dopo, in via Revel. Era j stata rubata a Cesare Zonzo, 41 anni. corso Lombardia 121. j * Tre banditi armati hanno tentato di rapinare il cassiere | della Società Editrice Inttrnazio- j naie che rientrava in sede con I gli stipendi degli impiegati. C'è i stata una furiosa lotta, l'aggredì- I to ha riportato contusioni e fe- | | rite al capo, ma è riuscito a met- \11111111 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii ro: 20 milioni. E' accaduto ieri mattina in mezzo alla folla di corso Regina. Alle 9,30 il cassiere Piero Baloc co, 58 anni, via Rovigo, esce da gli uffici della Sei. In strada lo attende l'autista Carlo Paccagnel la, 38 anni, dì San Mauro. Sal gono su una 500 e si dirigono al- terli in fuga e a salvare il dena- \ l'agenzia n. 2 del Credito Italiano per ritirare gli stipendi dei dipendenti. Mezz'ora dopo sono di ritorno con i 20 milioni in una borsa di cuoio che il Balocco tiene sotto il braccio. A pochi metri dal portone si accostano al marciapiede, in quel momento li affianca una 125 scura, guidata da un giovane. L'auto si ferma accanto alla 500 j e la blocca. Dal portone della Sei ; fuucano due sconosciuti, uno spa- lanca la portiera di destra e punta la pistola contro il cassiere: (( Presto, la borsa » intima e cerca di afferrarla. Il Balocco reagisce, trattiene la cartella con tutte le sue forze. Il rapinatore lo trascina fuori dall'auto, improvvisamente si sente uno sparo. Il secondo bandito punta l'arma sul viso del cassiere: « Basta, stu fermo e zitto o ti uccido ». Piero Balocco non desiste, nota che la pistola è uno scacciacani. Il bandito spara altri colpi, la gente fugge impaurita, ma 11 cassiere, ex pugile, continua a lottare. Gli assalitori si trovano a mal partito, balzano nell'auto e si illontanano. Giungono alcune ra . ' ammobili della polizia al comari *' J n^ro i;11 '.rj ]':- - do del maresciallo Pisacreta * [In commerciante derubato sei volte deve chiudere il negozio. Vendeva confezioni in via Carré ra 80. dopo il quinto furto l'assicurazione non gli aveva più rinnovato la polizza. Si chiama I Italo Di Marco, 33 anni. Ieri | mattina ha aperto come al solito j il negozio, appena entrato è sta ì lo colto da una crisi di dispe j razione: i ladri gli avevano por I tato via tutto. 11 danno è di 8 I milioni. * Quattro ladri hanno rubato , la cassaforte con 2 milioni e alcuni televisori alla Ignis di cor s so Giulio Cesare 328. Hanno sca j valcato la rete che recinge lo stabilimento e sono entrati da una bocca antincendio. Verso le 2,30 il guardiano Mario Pettale che abita con moglie e figli sopra gli uffici, è stalo destato dal rumore. Ha cercato di telefonare alla polizia, ma i fili erano stati tagliati. E' salilo sul terrazzo e ita cominciato a sparare. I ladri hanno continualo a sol- ci levare la cassaforte servendosi di un cric pneumatico, poi l'hanno caricata in auto e si sono allontanati. Poco dopo è arrivata una radiomobile della polizia chiamata da un guardiano della Fiat che aveva udito gli spari. Una battuta nella zona non ha avuto alcun esito. Giuseppina Aiassa rapinata davanti all'ufficio - Piero Balocco e l'autista Carlo Paccagnella

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