La vedova ha parlato " So chi sono i killers"

La vedova ha parlato " So chi sono i killers" L'uomo ucciso nell'ospedale di Palermo La vedova ha parlato " So chi sono i killers" «Prima di essere assassinato, ha dichiarato la donna al giudice istruttore di Palermo, mio marito mi rivelò i nomi dei sicari e perché lo volevano ammazzare» - L'albergatore si sarebbe rifiutato di partecipare ad una «spedizione punitiva» (Dal nostro corrispondente) Palermo, 22 febbraio. Antonina Orlando, la vedova dell'albergatore Candido Ciuni, 44 anni, di Ravanusa, ucciso a colpi d'arma da fuoco in una stanzetta del reparto chirurgia dell'ospedale di Palermo, ha parlato. La donna avrebbe rivelato i nomi di coloro che crede siano gli assassini del marito. Fino ad oggi non l'aveva fatto. Era rimasta ammutolita dalla paura, terrorizzata dal timore di una vendetta della mafia che potrebbe raggiungere lei, i due figli, i parenti. Adesso che la Orlando s'è decisa a parlare, al Palazzo di Giustizia stamane è circolata voce di nuovi mandati di cattura, di altri arresti. Quattro persone sono attualmente rinchiuse nel carcere dell'Ucciardone, a Palermo, indiziate dell' omicidio del Ciuni: sono Pasquale e Raffaele Bove, padre e figlio, Gioacchino Marrone e Pietro Ciotta. Sono anch'essi della provincia di Agrigento: di Ravanusa — come la vittima — e di Licata. Il primo dei quattro, un facoltoso commerciante, già spazzino municipale a Rava- | s! laI n| Mj mj es[ qj fI t! si rrzI amrlvlvctvslligcafncdmnusa, secondo l'accusa sareb- j !be il mandante dell'assassinio Et| ii dcassassinio e il gruppo dei « killers » che nella notte del 28 ottobre scorso irruppero in ospedale travestiti da medici sarebbero stati guidati da Raffaele Bove. Nei due confronti « all'americana » che finora sono stati tenuti all'Ucciardone la vedova Ciuni non avrebbe riconosciuto nessuno dei utftl□tmttro Ora nero Aire- « Pri ì oquattro. Ora pero dice. « Pri- ma di morire Candido mi ri- e I o o a e e , o n i anoo enimo o aei ir 1 velo i nomi degli assassini. Mio marito fu uccìso perché si rifiutò di fare il " killer " » La dichiarazione sarebbe stata fatta dalla vedova al giudice istruttore dott. Cesare Terranova che svolge le indagini sul delitto all'ospedale. La donna si è decisa a parlare dopo che sabato si è costituita parte civile a mezzo del senatore Ludovico Corrao. Questo fatto nuovo, che la pone apertamente in posizione di accusatrice, avrebbe automaticamente portato alla confessione al giudice istruttore, nel corso della quale la Orlando avrebbe ammesso di conoscere i nomi — o almeno le facce — degli assassini del marito. Inoltre, avrebbe rivelato il movente del delitto, precisando che il Ciuni, un tempo legato a gruppi mafiosi di Ravanusa, a un certo punto volle troncare i rapporti e cambiare vita. Ciò avvenne quando si trasferì a Palermo, una dozzina d'anni fa, aprendo in via Maqueda l'albergo « Sicilia ». un hotel di terz'ordine. I veri guai per il Ciuni sarebbero però venuti in seguito, molto dopo, precisamente l'anno scorso, quando il giorno di Ferragosto a Ravanusa fu assassinato in pieno centro il camionista Vito Gattuso: l'uomo fu ucciso con una scarica di fucile a lupara, mentre teneva per mano il figlioletto di quattro anni con il quale stava rincasando. Il bambino non fu colpito per puro miracolo. La mafia avrebbe preteso che il Ciuni, per farsi perdonare certe « leggerezze » (forse qualche parola detta ai carabinieri e alla polizia sui suoi amici d'un tempo?), facesse parte del « commando » che a bordo di una Mini Minor tese il tragico agguato al Gattuso. Se ciò rispon-de al vero, è ragionevole supporre che Candido Ciuni,l'ex gregario, era divenuto un teste scomodo, pericolo- sissimo per la mafia di Ravanusa. Era quindi indispensabile chiudergli la bocca, i-1 a] piu presto . i La sera del 20 ottobre vxle o i-1 | scorso il Ciuni fu accoltel! lato e ridotto in fin di vita I nell'androne del suo albergo. | Mancava la luce e due uoj mini l'aggredirono mentre j egli si accingeva a salire le scale. Dapprima parve una [ questione di mondane, che j frequentano gli alberghi di I terz'ordine, e gli inquirenti ! si orientarono verso una stoi ria di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il vero movente venne I a galla in seguito, la settimana dopo, quando la mafia raggiunse il Ciuni all'ospedale civile, dov'era stato ricoverato e operato, uccidendolo. I quattro « killers », travestiti da medici, gli scaricarono addosso tutte le cartucce delle loro pistole: avevano anche un mitra, che s'inceppò. L'uomo, però, nella settimana di degenza all'ospedale, aveva avuto tutto il tempo di rivelare alla moglie chi fossero i suoi persecutori e chi aveva cercato di assassinarlo. Antonina Orlando ora afferma di sapere tutto. Un nuovo confronto « all'americana » avrà luogo all'Ucciardone fra otto giorni, il 2 marzo. Davanti ai presunti j !L» ÌJS2T5n. iK" ES^ilSSE dell alberga- tore assassinato. Il giudice istruttore sta | inoltre vagliando una seconi da ipotesi: che la Orlando, che prima si era rivolta a i un altro avvocato, fosse stata dissuasa dal legale dal fare nomi. Addirittura potrebbe essere accaduto che lo stesso avvocato abbia ì omesso di costituirsi parte - Mle, contro il volere della - é e vedova del Ciuni. Sono ac cuse gravi e il nome del penalista viene, taciuto. Antonio Ravidà