Diciassette anni, un matrimonio fallito sarebbe stata vittima di tre sfruttatori

Diciassette anni, un matrimonio fallito sarebbe stata vittima di tre sfruttatori Una sconcertante vicenda all'esame del tribunale Diciassette anni, un matrimonio fallito sarebbe stata vittima di tre sfruttatori La giovane si sposò a 13 anni "per riparazione", ma rimase una sola settimana col marito - Poi si trasferì a Torino e finì sul marciapiede - Il suo "uomo", quarantenne, era già nonno - Il giudice ha ordinato una perizia psichiatrica Diciassette anni, sposata e separata dal marito una settimana dopo le nozze, sfruttata da tre uomini. Una vicenda desolante, che i giudici della prima sezione iCafcdel Tribunale (pres. Ambrosini, i tp. ni. Ferrara, cane. Bardi) hanno j aesaminato Ieri mattina. Dopo due ' ore di camera di consiglio non è stata emessa la sentenza: 11 Tribunale, con un'ordinanza, ha deciso che la giovane sia sottoposta a perizia psichiatrica. Quanto c'è di vero nelle sue accuse contro i tre uomini? Non potrebbero essere, almeno in parte, frutto della sua fantasia? Il dubbio dei giudici è fondato, perché quando fu fermata dalla polizia la donna aveva 15 anni. Appunto per questo, la sua storia — comunque si concluda il processo — è cosi avvilente e amara. Lei, Maria Marino, siciliana. A 13 anni è stata « rapita » da un muratore il quale, per riparare, l'ha sposata. Un matrimonio fallito prima di cominciare. Lasciato l'uomo che la maltrattava, Maria si è trasferita a Trapani e ha conosciuto 11 marciapiede. Nel gennaio del '69, con la famiglia, si è trasferita a Torino dove ha cercato un lavoro pulito. Ma i guadagni erano pochi, il ricordo della vita facile non si dimentica in fretta. In fabbrica ha conosciuto Giacomo Masottina, 40 anni, padre di cinque figli e nonno. « Mi è piaciuto subito — raccontò la ragazza — era buono, volevo aiutarlo ». La conclusione è una sola: la strada. Il Masottina aveva due amici, Antonio Grippo, 21 anni, via Cisi 2 e Nicollno D'Adamo, 21 anni, di Settimo. Li ha presentati a Maria, stipulando una specie di patto: lei si intratteneva con i clienti, passeggiando in via Piffetti, loro la proteggevano e si dividevano i guadagni, 15 mi- ! la lire.per sera. Il 26 marzo '69 due agenti della I Buoncostume hanno posto fine a | questa « società ». I tre uomini I sono finiti in carcere con l'ac cusa di favoreggiamento e sfrut tamento delia prostituzione, la Marino al Buon Pastore, impu- | tata di atti osceni. Scaduti i ter- i mini della carcerazione prevenUva, i tre sono tornati liberi, j Ieri mattina, In aula, erano pre- | senti il Grippo, il D'Adamo e la Marino, difesi dagli avvocati Maggi, Costanzo e Magliona; contu mace il Masottina. La ragazza, un po' spaurita, ha I accusato senza Incertezze il Ma- : sottina: « Mi convinse a scendere sul marciapiede, pretendeva i soldi tutte le sere ». Ma ha sca gionato i due amici, come aveva nià fatto davanti al giudice istruttore, dopo averli accusati, invece, alla polizia. La madre della Marino ha detto: « Non sapevo cosa facesse mia figlia, perù capivo che c'era qualcosa di brutto, sotto. Arrivava a casa ben vestita, era cambiata ». II pubblico ministero dott. Fer- I raro ha proposto 8 anni e" mesi !di carcere per II Masottina, 5 anni e mezzo per gli altri due imputati, l'amnistia per la Marino. Il Tribunale, come si è detto, invece della sentenza, ha rimesso gii atti in istruttoria e disposto la perizia psichiatrica per la ragazza. Il medico dirà se è matura o no. * Il maresciallo Cugglno della polizia ferroviaria ha arrestato | Giacomo Masottina, 40 anni il manovale disoccupato Walter Comelli, 18 anni, di Susa, dove abita in via Piave 11. Era stato fermato nella sala d'attesa di seconda classe per un normale con- trollo. In tasca aveva un coltello a scatto ed un rasoio, oltre ad ar¬ nesi di scasso. Maria Marino dice

Luoghi citati: Ferrara, Susa, Torino, Trapani