Ancora agitazioni tra i tessili di Lodz Destituiti tutti i capi-partito della città
Ancora agitazioni tra i tessili di Lodz Destituiti tutti i capi-partito della città Ancora agitazioni tra i tessili di Lodz Destituiti tutti i capi-partito della città Costretto alle dimissioni anche il « leader » del pc di Varsavia a causa degli scioperi nella fabbrica di trattori «Ursus» della capitale - Nuovo richiamo dei giornali alla disciplina Varsavia, 17 febbraio. « Zycie Warszawy », citato oggi dall'agenzia « Pap », informa che lo sciopero continuava ancora, ieri sera, in alcuni reparti delle fabbriche tessili «Obroncow Pokoju » ( « difensori della pace»), a Lodz. Mentre da lunedì a mezzogiorno, scrive il giornale, il personale delle fabbriche tessili « Marchlewski » e tli altri impianti di Lodz ha posto fine allo sciopero, « è strano consta¬ tare che alcuni gruppi di lamiimmim miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniii voratori di certi reparti delle fabbriche Obroncow Pokoju non hanno ripreso il lavoro martedì pomeriggio». Il giornale sottolinea che le rivendicazioni di questi gruppi, che devono essere analizzate dalle commissioni speciali, « non possono motivare il proseguimento dello sciopero ». « La grande maggioranza dei lavoratori della fabbrica "Obroncow Pokoju", che ha ripreso il lavoro lunedi e ieri — scrive Zycie Warszawy — disapprova l'atteggiamento di questi gruppi di scioperanti ». Gli scioperi di Lodz hanno provocato, com'era prevedibile, un terremoto nelle sfere del partito. Jozef Spychalsky, primo segretario del Comitato della città, è stato costretto a dimettersi ed immediatamente sostituito da Boleslaw Koperski. Lo ha annunciato stamane Trybuna Ludu, aggiungendo che due altri membri dello stesso Comitato, Marian Kulinski e Jerzy Mokras, rispettivamente responsabili dell'economia e della propaganda, sono stati destituiti. Al primo succede Herzy Lorents, al secondo Jerzy Chai belski. Oltre a questi ultimi due, sono entrati per la prima volta a far parte del Comitato di partito altri due membri: le signore Marianna Wieczorek e Jozefa Zaboligka, ambedue in rappresentanza delle fabbriche tessili di Lodz. Anche il capo del partito della provincia di Varsavia, che ricopriva la carica di primo segretario, Hendyk Szafranski è stato costretto a rassegnare le dimissioni La Pap ha detto che Szafranski si è dimesso al termine di una riunione alla quale aveva partecipato anche il membro del Politburo Edward Babiuch. Lo ha sostituito Kazimierz Rokoszewski. Il siluramento di Szafranski conferma le voci che erano corsp di agitazioni nella grande fabbrica di trattori « Ursus » di Varsavia. Il rimpasto del Comitato di Lodz è avvenuto nel corso di un Plenum svoltosi ieri sera con la partecipazione di Stefan Olszowski, membro | del Politburo, e di parecchi capi dipartimento al Comitato centrale del partito. La discussione sarebbe stata lunga e burrascosa. Vivamente criticato dai delegati operai, Jozef Spychalsky è stato indotto a dimettersi. Le sue dimissioni sono state subito accettate, come pure quelle di due suoi collaboratori. Il movimento di rivendicazioni operaie si era manifestato la settimana scorsa a Lodz, il più grande centro tessile della Polonia, a 120 chilometri a sud-ovest di Varsavia. Questo movimento aveva portato, a partire da giovedì scorso, alla sospensione del lavoro in sette grandi fabbriche tessili, dove il personale femminile rappresenta l'80 per cento degli effettivi. Diecimila operai hanno partecipato agli scioperi. Due delegate operaie entra¬ no nel Comitato del partito, per la città di Lodz, cosa che soddisfa una delle rivendicazioni del personale femminile delle fabbriche tessili, che lamentava di essere tenuto fuori dei consigli di partito e di essere inoltre mal rappresentato negli organismi professionali. L'ex Comitato di partito per la città di Lodz era considerato come appartenente alla frazione dei militanti « duri » del partito. Quello di Lodz è il terzo Comitato di partito che viene sottoposto a un ampio rimpasto dopo gli avvenimenti di dicembre. I primi due comitati erano stati quelli di Stettino e di Danzica, rimaneggiati in gennaio. A Danzica, tuttavia, il primo segretario, Alojzy Karkoszka, era stato mantenuto in carica. (Ansa)
Persone citate: Boleslaw Koperski, Edward Babiuch, Jerzy Chai, Jerzy Mokras, Jozef Spychalsky, Kazimierz Rokoszewski, Marian Kulinski, Stefan Olszowski
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