Gli studenti a Parigi in sciopero per un condannato senza colpa
Gli studenti a Parigi in sciopero per un condannato senza colpa Con l'approvazione d'insegnanti e genitori Gli studenti a Parigi in sciopero per un condannato senza colpa Un loro compagno è in carcere « per aver picchiato un poliziotto » durante un corteo - Secondo alcuni testimoni, non era neppure presente alla manifestazione (Dal nostro corrispondente) Parigi, 17 febbraio. Gli alunni delle classi superiori dei licei parigini sono in sciopero: in segno di protesta e di solidarietà insieme, perché un loro compagno di scuola, Gilles Guiot, 18 anni, è stato processato per direttissima e inviato in carcere — senza condizionale per metà della condanna a sei mesi — in margine ad una manifestazione di estremisti cui egli, alieno alla politica attiva, pare non fosse nemmeno presente. L'iniziativa dei liceali ha l'approvazione di genitori e insegnanti ed è appoggiata da una vasta campagna di stampa — dai giornali della sinistra al conservatore Le Figaro — che chiama in causa i metodi della polizia e i modi d'amministrare la giustizia in Francia. In altre parole, di riflesso a eventi conturbanti degli ultimi mesi è nato spontaneo nel Paese un movimento di opinione pubblica che chiede garanzie e più rispetto dei diritti del cittadino. Lo studente in prigione (il suo caso sarà riesaminato in appello venerdì) è conosciuto dagli amici e dai professori come un giovane che non s'occupa d'altro che di ottenere buoni voti, particolarmente in matematica, materia in cui eccelle. Di corporatura è minuto e fragile, dunque negato per fisico e carattere alla violenza. La sera del 9 febbraio, appena uscito da liceo dove è « interno », cioè consuma i pasti oltre che assistere alle lezioni, fu fermato con un compagno da una pattuglia della polizia intenta ad un rastrellamento in seguito ad una manifestazione non autorizzata di « maoisti » in place de Clichy. Più tardi, uno degli agenti coinvolti negli scontri della place de Clichy, confortato dalla testimonianza di un collega, credette di riconoscere in Gilles Guiot un giovane che lo aveva preso a pugni nei parapiglia delle cariche dispersive delle vie laterali. Fu chiesto a Guiot se preferisse esser processato per direttissima o secondo la prassi normale, ed egli scelse la prima soluzione, convinto di poter dimostrare ch'era innocente e vittima d'un equivoco. E invece fu condannato. Dall'altro ieri i licei hanno cominciato lo sciopero e l'agitazione si è estesa oggi anche agli istituti della provincia. Nei pomeriggio un corteo di sei o settemila persone (non autorizzato, ma la forza pubblica non è intervenuta a disperderlo) ha marciato dall'istituto Chapital — dove studia Gilles Guiot — lungo il centrale boulevard de la Madeleine fino alla Concorde Carlo Cavicchioii Parigi. Gilles Guiot (Ap)
Persone citate: Clichy, Gilles Guiot, Guiot
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