La Cina ha concesso nuovi aiuti a Hanoi di Ennio Caretto

La Cina ha concesso nuovi aiuti a Hanoi "Per sconfiggere gli aggressori,, La Cina ha concesso nuovi aiuti a Hanoi L'accordo firmato a Pechino prevede forniture d'armi e appoggio economico - L'offensiva sudvietnamita nel Laos procede da 3 giorni con difficoltà (Dal nostro corrispondente) New York, 15 febbraio. La Cina ha concesso « aiuti militari ed economici supplementari» al Vietnam del Nord « per contribuire alla sconfitta degli Stati Uniti». Un accordo è stato firmato ieri a Pechino dal vice premier Li Shien-nien, e il rappresentante di Hanoi Le Thanh Nghi. Dandone notizia, l'agenzia ufficiale di stampa ha affermato che « gli aggressori americani saranno totalmente distrutti in Indocina». L'accordo, ha aggiunto. « rafforzerà ulteriormente l'amicizia militante e l'unità cinesenordvietnamita ». Le Thanh Nghi la scorsa settimana era a Mosca, e si pensa che abbia ottenuto più ampia assistenza anche dall'Urss. Sabato e domenica, la Citta aveva attaccato aspramen¬ te Washington, definendo la offensiva dell'aviazione ame ricana e delle truppe sudviet-namite nel Laos « una grave minaccia» anche per la pròpna integrità, e ammonendoI che « nel modo più assoluto,iiiijiiiit ìiiiiiiiitnii niiitiiiiitiiiiii il popolo cinese non sarebbe rimasto indifferente ». L'aiuto supplementare al Vietnar" del Nord rappresenta tutte « le misure concrete » da essa minacciate contro gli Siati Uniti, o solo un primo passo? La Casa Bianca rifiuta commenti ufficiali (Nixon è in vacanza in California fino a domani), ma a Washington l'opinione dominante è che questo sia un monito iniziale. Potrebbe esservi una esca- j lation nelle iniziative di Pechino contro l'America. Secondo l'agenzia Nuova Cina, messo milione di soldati e di civili hanno ieri organizzato dimostrazioni di protesta nella capitale, e centinaia di migliaia dì altre persone nelle città di provincia. Dimostrazioni si sono svolte anche nella Corea del Nord: il governo di Pyongyang, in un comunicato ufficiale, ha chiesto « l'immetìiato ritiro » del- I le forze americane dall'Indocina, e ha assicurato il suo appoggio ai guerriglieri comunisti nel Laos, nella Cam- j bogia e nel Vietnam del Sud. L'atteggiamento di Hanoi fa inoltre pensare che le garanzie cinesi siano maggiori di quanto non appaia. Il presiderite Ton Due Thang e il ministro della Difesa generale Giap hanno inviato messaggi al Vietcong, impegnandosi a « sconfiggere il servile regime di Saigon, che vorrebbe vendere il nostro Paese al colonialismo Usa ». Truppe regolari nordvietnamite hanno scatenato con- j temporaneamente una violenta offensiva nella Piana delle Giare, molto a nord della pista di Ho Chi Minh. infliggendo gravi danni alla base segreta di Long Cheng. Al perìcolo di un intervento cinese, sia pure limitato, nella campagna laotiana, e i dello scoppio di un conflitto indocinese, si accompagna la incertezza della « vietnamizsazione ». Il piano di Nixon, di richiamare gradualmente I i soldati americani lasciando j a Saigon la responsabilità del Sud-Est asiatico, si rileva \ sempre più diffìcile. L'offensìva di questi giorni, incominciata bene, da sabato ristagna. Oggi, le truppe sudvietnamite non sono avanzate sulla pista di Ho Chi Minh, badando invece a fortificare le posizioni conquistate. Sembra che, almeno parzialmente, il Vietcong abbia tagliato i loro collegamenti. I giornali americani non danno un'idea entusiasmante delle truppe. Molti sudvietnamiti o non vorrebbero combattere, o non ne sarebbero carNsltdtpLip capaci. La partecipazione americana all'offensiva si farebbe sempre più massiccia. Nascerebbero i primi dubbi sull'efficacia dell'operazione e la possibilità di portarla a termine con successo prima di maggio. Non sarà costretto Nixon, si chiede la stampa, a inviare le forze Usa nel Laos? Saigon non compirà incursioni nel Nord Vietnam, per reazione? Ennio Caretto

Persone citate: Long Cheng, Nixon, Thanh