Schumann dichiara che l'Europa non può fare a meno di Londra

Schumann dichiara che l'Europa non può fare a meno di Londra Schumann dichiara che l'Europa non può fare a meno di Londra II ministro degli Esteri illustra la posizione francese sulla Comunità - Heath sollecita nuove istituzioni per governare l'Europa (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 febbraio. A Lione il ministro degli Affari Esteri, Maurice Schumann, in occasione di un banchetto organizzato in suo onore dalla Camera di Commercio della città e dal quo tidiano Les Echos, ha ribadito il significato e l'importanza dell'accordo sull'unione economica e monetaria dei « Sei », firmato a Bruxelles giorni or sono. Sono dichiarazioni che, di certo, contribuiranno ad irritare quella frazione del partito gollista contraria ad una vera unione europea. « La Comunità ha vinto — ha dichiarato il ministro Schumann — per il solo fatto di essere irreversìbile. L'Europa economica è già un'Europa politica, in quanto all'approfondimento, se consiste nello scoprire e ne! riconoscere nuove solidarietà di fatto, la giornata del 9 febbraio fu marcata da ttn atto storico: a Bruxelles abbiamo preso non una decisione, ma tre. Prima di tutto, quella di mettere sui bi nari l'unione economica e monetaria, precisando contemporaneamente la nostra volontà di una scadenza in un periodo di dieci anni; poi quella di precisare gli obiettivi economici da raggiungere durante i prossimi anni: infine, quella di far funzionare immediatamente un dispositivo di sostegno finanziario a media scadenza, che completa il dispositivo a breve scadenza, nel limite di un massimo di due miliardi di dollari. Gli Stati membri si impegnano ad aprire crediti per cinque anni ai soci che si trovassero in difficoltà per la bilancia dei pagamevM h. Secondo Schumann, è stata ormai creata una « dinamica i) dell'Europa. E non si potrà più tornare indietro. Anche per la Gran Bretagna, egli ritiene che la sua airi missione nel Mercato comune europeo è desideratile, ed inevitabile: « Posso dire che non ci sarà Europa senza Inghilterra, poiché so che dal 1940, senza l'Inghilterra, non ci sarebbe stata più un'Europa ». Queste affermazioni illustrano l'evoluzione del pensiero politico francese: non si può essere oggi come ven t'anni fa, ma neanche come all'epoca in cui il generale De Gaulle chiudeva alla Gran Bretagna la porta del Mercato comune europeo e voleva assolutamente « l'Europa a delle patrie ». Maurice Schu- mann si è dichiarato favore- vole alla «soppressione pu- ra e semplice del passapor- to mediante l'abolizione del le frontiere tra i paesi asso Uj-fjj t t Loris Mannucci Dopo il recente accordo monetario dei Sei a Bruxelles

Persone citate: De Gaulle, Loris Mannucci, Maurice Schu, Maurice Schumann, Schumann