Tumulti in carcere: "Codici e donne"

Tumulti in carcere: "Codici e donne" Altra giornata di fermento alle Nuove; nessun incidente Tumulti in carcere: "Codici e donne" Finita «l'ora d'aria», trecento detenuti si rifiutano di tornare in cella - Gridano nei corridoi e aggrappati alle finestre Accorrono poliziotti e carabinieri, pronti ad entrare nella prigione con scudi, ma disarmati - La maggioranza dei carcerati si ribella ai « capi » e nei « bracci » ritorna l'ordine - Proteste di lavoratori per la « commissione interna » alle Nuove Un'altra giornata di tumulti alle Nuove. Alla cronaca facciamo precedere alcune note. Abbiamo pubblicato Ieri che 1 detenuti hanno una loro « commissione Interna ». CI sono giunte decine di telefonate di indignazione, ed erano tutte di lavoratori. GII ripugnava che in un certo ambiente (di cui è nota la popolazione: forse qualcuno 6 Innocente, ma. 1 più sono ladri e assassini, rapinatori e sfruttatori) si vantasse questa forza sindacale: la commissione interna. « E' un Insulto — dicevano — e protestiamo. La chiamino rappresentanza, delegazione, ma non commissione Interna ». Altra nota: la maggior parte del detenuti è contraria a queste agitazioni, ma deve subire la prepotenza di un piccolo gruppo. I' pretesto dei tumulti è questo: n Vogliamo nuotil codici ». Ma ieri, aggrappati alle grate, 1 detenuti gridavano: « Codici e don ne ii. Gli operai, usciti dalle fabbriche della zona, che passavano li, ln via Pier Carlo Boggio, gli rispondevano furibondi con frasi che non riferiamo. E' difficile dimenticare che, nemmeno un mese fa, tra questi detenuti in fermento perché vogliono subito molte cose (alcune giuste, ma per le quali ci vuole tempo, altre Invece no) c'erano quei due che approfittando di un gesto di umanità, ammazzarono tre carabinieri. Infine — ultima nota — 1 detenuti stanno esagerando. Rifiutano di uscire dal carcere per andare in questura per un confronto Indispensabile ad una inchiesta. E giorni fa c'è stato uno sfruttatore che doveva essere trasferito in un campo di lavoro. Ha rifiutato di lasciare la cella. Sembra che, dopo lunghe trattative, si sia arrivati a un compromesso: gli è stata concessa la libertà provvisoria. Ecco la cronaca di ieri. Al termine dell'aria, alle 15,30, esplode la nuova agitazione. Trecento detenuti, del secondo e terzo braccio, rifiutano di tornare nelle celle, si aggirano nei corridoi gridando slogans. Alcuni — aggrappati alle sbarre delle finestre, i volti nascosti da fazzoletti — tendono un lenzuolo con scritto: ((V'optiamo codici nuovi ». In breve la tensione all'interno aumenta. Davanti alla prigione giungono una cinquantina di poliziotti e una radiomobile dei carabinieri. Arriva anche il vicequestore, dott. De Luca, entra per tentare un dialogo con i carcerati. Alle 16 giungono rinforzi dei carabinieri: due camion e tre autoradio, una sessantina di uomini in tutto. Vi sono anche i colonnelli Ferrari, comandante la Legione, e Astolfl, comandante il Gruppo. La situazione non sembra migliorare e verso le 17, ai carabinieri, viene dato un ordine: (( Gli uomini preparino scudi, elmi c manicotti; via le armi ».' Ma nessuno entra nel carcere. Le trattative continuano, sembra che qualcuno abbia rinunciato alla protesta. Intanto vengono chiesti rinforzi a Moncalieri. In attesa, all'esterno, c'è anche un gruppo di avvocati: dovevano parlare con 1 loro clienti, ma non sono potuti entrare. Rinforzi di polizia arrivano alle 17, all'interno però il momento critico pare superato: li. maggioranza dei dimostranti si ribella al capi e ritorna nelle celle. C'è ancora chi grida: « Vogliamo nuovi codici », c'è anche chi chiede ii Donne, dateci le donne ». Ma le grida vanno spegnendosi. Tutto si conclude alle 17,45. Ai carabinieri di Moncalieri viene ordinato il dietro-front. Esce 11 dott. De Luca. il Hanno capito che non c'era niente da fare. Non è accaduto nulla di grave », dice. Dalle Finestre di via Boggio i detenuti urlavano e i passanti rispondevano: « Delinquenti » l i id Dlii

Persone citate: Carlo Boggio, De Luca, Donne, Innocente

Luoghi citati: Moncalieri