La reazione delle industrie

La reazione delle industrie La reazione delle industrie Un telegramma della Confìndustria a Donat-Cattin - I tessili biellesi: «Notizie imprecise e immotivate» L'Unione industriale di Cuneo : « La lista comprende due aziende che hanno in corso grossi investimenti » Roma, 10 febbraio. (Ag. Italia) La Con/industria ha inviato oggi al ministro del Lavoro, Donat-Cattin, un telegramma per esprimere il proprio completo di¬ saccordo per la pubblicazione sulla stampa di un elenco delle aziende in difficoltà, secondo un censimento del Ministero del Lavoro. Nel telegramma, inviato per conoscenza anche alla Presidenza del Consiglio, si afferma che l'elencazione indiscriminata di aziende dalle situazioni diversissime tra loro potrebbe provocare reazioni negative da parte dei lavoratori, della clientela nazionale ed estera, dei fornitori e delle banche, che potrebbero aggravare le situazioni delle singole aziende. (Dal nostro corrispondente) Biella, 10 febbraio. (p. m.) Il lungo elenco di aziende italiane « in difficoltà » ha suscitato scalpore nell'ambiente laniero biellese. Vi figurano, tra l'altro, alcune industrie tessili che, a quanto viene assicurato, non hanno nemmeno ridotto l'orario di lavoro. L'Unione Industriale di Biella ha diramato un comunicato in cui si afferma: « Alcuni quotidiani di oggi pubblicano dichiarazioni del ministro del Lavoro, Donat-Cattin, rilasciate al settimanale " L'Espresso ", in merito alla situazione di "difficoltà" di 580 aziende italiane, seguite da elenchi di aziende tra cui alcune biellesi. La lista dei nominativi sarebbe stata "messa insieme dagli Ispettorati del Lavoro ", che — a detta del ministro — "non se ne intendono molto ". Con inedita procedura e con gli accennati dubbi sulla veridicità del contenuto sono stati quindi resi di pubblico dominio elenchi di aziende "in difficoltà ", senza ritenere doveroso definire almeno i limiti e il valore del termine ». « Ma ciò che desta maggiore stupore — prosegue il comunicato — è il fatto che, nei suddetti elenchi, insieme con aziende che, per i motivi più diversi, hanno superato o devono superare situazioni di crisi, compaiono aziende per le quali non viene ravvisata alcuna valida giustificazione al loro inserimento tra quelle " in difficoltà ", e che anzi hanno appreso con vivo stupore di venire considerate tali ». «La pubblicazione di siffatti elenchi viene pertanto a ledere il prestigio delle citate aziende e ad arrecare grave pregiudizio alla loro posizione finanziaria e commerciale ». L'Unione Industriale biellese rileva ancora che « la vita stessa delle aziende può essere compromessa dal diffondersi di notizie imprecise, o comunque immotivate, rendendo vani i tentativi di tutte le forze economiche e sociali, tese al superamento dell'attuale stato di crisi dell'economia della nostra zona » e annuncia di aver inviato « un telegramma di chiarimento e di protesta al ministro del Lavoro ». (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 10 febbraio. (n. m.) In relazione all'elenco delle « aziende in difficoltà » che il settimanale L'Espresso ha pubblicato stamane, l'Unione industriale di Cuneo fa rilevare che, a fianco del pastificio Gazzola, recentemente ammesso al concordato preventivo, sono indicati i nomi di due aziende, la Stella (pali in cemento) e l'Istituto grafico Bertello che non si trovano affatto nelle condizioni illustrate nell'intervista al ministro del Lavoro Donat-Cattin. Secondo l'Unione industriale di Cuneo, non solo le aziende in questione godono buona salute e svolgono la loro normale attività, ma hanno altresì in corso ampliamenti dei rispettivi impianti che comportano nuovi investimenti per centinaia di milioni e consentiranno di occupare nuova mano d'opera. Carlo Donat-Cattin (Telef.)

Persone citate: Carlo Donat-cattin, Donat-cattin

Luoghi citati: Biella, Cuneo, Italia, Roma