Alternativa metano

Alternativa metano Saper spendere bene Alternativa metano Prezzo al metro cubo da 26,50 a 28,50 secondo la potenza delle caldaie. Cioè 15-20 per cento in meno rispetto al gasolio e 40 per cento in meno rispetto al carbone - Da Venezia: « Ho trovato monete tra le vecchie cose dei nonni » La spesa del riscaldamento si porta via, grazie alla legge antismog, una fetta sempre più importante dei bilanci familiari. Questo il motivo delle centinaia di do- remasemtaggademande sull'argomento che ci i divengono rivolte dall'inizio j lo dell'inverno. A quelle d'inte- ' spresse generale ( o quasi ) ab biamo risposto; ad altre ci e stato impossibile sia per¬ di1 mBrche avrebbero richiesto so- ì tapralluoghi, sia perché non sta I goa noi sostituire i tecnici del-1 trle imprese che hanno certe esigenze sott'occhio e sono in grado di pronunciarsi con maggiore autorevolezza e pertinenza su casi singoli. Eceoci oggi a un altro problema generale: qual è il combustibile più conveniente? Scrive la signora Rosa Beretta: ti Desidererei molto — e credo che la cosa interesserà tanti altri — che parlaste del riscaldamento con gas metano, italo che anche nella nostra Torino, come lessi qualche mese fa, la società erogatrice sta provvedendo a trasformare la distribuzione da gas di città a gas metano. Vorrei sapere se il riscaldamento centrale dì una casa a gas metano costa di più o di meno rispetto al solito olio combustibile e al gasolio ». Un altro lettore, abitante in una casa di 10 alloggi di circa 250 metri, cubi l'uno, oltre 500 metri cubi per ingresso e vano scale, scrive: « Sino ad ora non ho fatto adeguare il mio impianto di riscaldamento, d'accordo con gli altri condomini, in quanto abbiamo parecchie perplessità in ordine alla modalità di esecuzione dei lavori, ma soprattutto per la scelta del combustibile più conveniente. Da alcuni mesi il carbone ha subito notevoli e ricorrenti rincari, mentre come si è appreso da un comunicato apparso in data 29 gennaio su La Stampa il costo del gasolio è aumentato del 30 per cento ». Il lettore, che è consigliere del condominio, dice di aver « preso in considerazione di usare quale combustibile il gas di cui ho sentito dire che è comodo e pratico ma purtroppo di costo elevato. Prima di decidere vorrei conoscere da voi se mi conviene o no optare per questo combustibile e quali sono l reali costi rispetto ai combustibili tradizionali ». ■k-k Comprendiamo le sue perplessità nel decidere una importante spesa quale è quella dell'adeguamento dell'impianto di riscaldamento alle norme della legge antismog. Abbiamo interpellato un esperto del settore per chiarire la situazione costi dei diversi combustibili oggi utilizzati per riscaldamento e questo è stato il parere. « I maggiori oneri dei combustìbili liquidi e solidi sono conseguenti a intervenuti aumenti dei noli per il gasolio e del costo di estrazione e trasporto per il carbone. E' da tenere presente inoltre che i prodotti petroliferi a seguito di richieste avanzate in questi giorni dai Paesi produttori per un aumento della loro compartecipazione e per una polìtica dì reinvestimento nelle zone di origine, potrebbero subire ulteriori ritocchi di prezzo, salvo una diversa politica degli oneri fiscali gravanti sul prodotto stesso. ii Effettivamente il gas di città ha avuto sino ad ora un impiego modesto per il riscaldamento, per 10 più in impianti autonomi con piccole caldaie e stufe, dato il suo costo superiore al combustibili liquidi e solidi che lia fatto passare In seconda linea i vantaggi di comodità e pulizia ». I prezzi del metano del gasolio e del carbone ii Oggi pero in buona parte della città di Torino viene già erogato il metano (combustibile gassoso di S600 calorìe per metro cubo) e si prevede che entro il 1972 sìa completamente metanizzata tutta la zona urbana. I prezzi del metano, indicati dall'azienda distributrice, sono l seguenti: L. 26,50 metro cubo tasse comprese per caldaie di oltre 100.000 calorie/ora e L. 28,50 metro cubo tasse comprese per caldaie da 50.000 a 100.000 calorie/ora». L'esperto cosi prosegue: « Tenendo presente che un metro cubo di gas metano corrisponde all'ìncirca ad un litro di gasolio si può indicare in 15-20 per cento 11 minor costo attuale del metano rispetto al gasolio. ii II carbone ha invece un maggiore costo di circa il 40 per cento rispetto al metano. Incidono inoltre sulla gestione gli oneri relativi alla mano d'opera dell'addetto per la conduzione ». Ci sono altri fattori non trascurabili: « Con il metano, come già per il gas, non è più necessario il serbatoio e quindi si rende disponibile un locale mentre dovrebbe maggiormente durare la caldaia in guanto il metano è pressoché privo di zolfo. Si devi: poi ricordare che mentre gli oneri dei combustibili liquidi e solidi sono soggetti a variazione di prezzi, mese per mese, in funzione iti diversi fattori produttivi e stagionali. Il prezzo del metano dovrebbe essere meno soggetto a variazioni periadiche ». Fin qui l'esperto. Ci risulta che a Torino già oltre un migliaio di impianti sono stati trasformati a metano da ditte specializzate con l'assistenza dell'Azienda Gas e che le richieste giungono sempre più numerose giorno per giorno. Un preventivo preciso in materia di trasformazione potrà essere fatto da ima impresa apposita che dovrà verificare lo stato delle cardale e le opere murarie occorrenti. ente all'amministratore sul nostro riscaldamento? A proposito dei lamenti sul caro riscaldamento e in particolare sulla spesa maggiorata rispetto all'almo scorso di chi ha adotta-' 10 il gasolio, pubblichiamo la a malignità » del signor Vittorio Bmsa che tempo fa ebbe l'incarico da una commissione di inquilini di condurre in economia l'impianto di casa: « E' vero che 11 gasolto costa di più, ma è altrettanto vero che se ne consuma di meno per ti suo più elevato potere calorico e per il maggior mdeserii cuglDtamneQlaricomm« resotoe undd« pGdDmliVq1cldmogdddtufultsmllrrdidEdsldcLdlnnTang rendimenti} dell'impianto trasformato. Considerando inoltre i'assema del prcrisculdamento, la minore manulenitane e i vantaggi di sicurezza dell'impianto a gasolio ne consegue die il costo della conduzione non dovrebbe differire sostanzialmente da quel lo ad olio combustibile. Come spiegano dunque le fortissime differenze lamentale da molti? 1 proprietari di case o gli amministratori — insinua il signor Brusa — talvolta vogliono specu tare con percentuali che raggiun gono persino le 30-40 lire per me tro rubo, il che si deve naturaie o à o r n o i o e o l : 0 o a eo mente aggiungere al guadagno delle aziende di riscaldamento ». Un piccolo tesoro tra la carta straccia ii Rimettendo in ordine un cassetto — racconta la signora Maria Chiereghin da Venezia — fra i ricordi di un'epoca lontana in cui l mici nonni investivano migliaia di lire-oro in cartelle del Debito Pubblico (adesso sono carta straccia) ho trovato alcune monete. E' sorta in me l'illusione che possano valere qualcosa. Qual è il parere dell'esperto?». ■kk Forse, signora Chiereghin, la fortuna le mostra un lieve sorriso in questi « tempi di magra », come lei stessa li definisce. Tra le monete che ci ha descritto il numismatico ha Individuato alcuni « pezzi » interessanti. Per stabilire un preciso valore bisognerebbe sottoporle all'esame di un esperto che ne metta in evidenza pregi e difetti. Le diamo in ogni caso un valore indicativo per ogni moneta. Ma ricordi che molto dipende dallo stato di conservazione della moneta, che vale molto se è « fior di conio » e poco se è In pessimo stato. Un cinque lire d'argento del Governo Provvisorio di Lombardia con dicitura ii Italia libera Dio lo vuole - 1848 » vale 10-20 mila lire se « fior di conio »; due lire d'argento con l'immagine di Vittorio Emanuele IH per il Cinquantenario del Regno d'Italia, 1861-1911 raggiunge le 4 mila lire circa, ma non sale a più di 500 lire il valore di un 10 centesimi di rame della stessa data della moneta precedente. Tra le 2 mila e le 10 mila lire oscilla il valore del due lire d'argento con Umberto 1, re d'Italia, del 1887: per essere più precisi si dovrebbe vedere la conservazione della moneta. Se « fior di conio » toccano le 8 mila lire il pezzo da uiw. lira d'argento, Stato Pontificio, Pio IX, 1866 e quello da una lira d'argento, Regno d'Italia. Vittorio Emanuele III, 1907. Sempre precisando che deve trattarsi di « fior di conio », l'esperto ha reputato di circa 15 mila lire il valore attuale del due lire d'argento Colonia Eritrea con l'effigie di Umberto I e la dicitura in italiano e in caratteri amarlcl, 1890. Il « pezzo » migliore della collezione resta comunque il 50 centesimi d'argento, Regno d'Italia, immagine di Vittorio Emanuele II, 1861: può valere dalle 30 alle 40 mila lire, ma bisognerebbe prima vedere di quale zecca si tratta, se di Milano o di Torino ad esempio, perché anche da questo dipende il valore. L'ultimo esemplare, una peseta d'argento, Gobierno Provisional (Spagna) 1869 non supera le 1500 lire sempre che sia « fior di conio ». Visto che trattiamo di numismatica rispondiamo anche a Ernesto Martiner Bot di Pavignano che legge La Stampa dal 1908. « Il capitano che mi aveva nel ranghi sui Solaroli, nel 1917, mi donò una moneta d'oro 900/1000, peso 14 grammi. C'è l'effigie di Francesco Giuseppe Imperatore d'Austria, sull'altra facciata si legge Hungar-Bohem Gal. Lod. 111. Rex A. A. 1915 intorno all'aquila a due teste. Ecco, vorrei sapere che cosa vuol dire questa scritta e il (4) che c'è sotto. Mi piacerebbe anche conoscere il valore della moneta per poterla in caso vendere ». ■k-k La risposta, sig. Martiner Bot, la deluderà alquanto. Il 4 tra parentesi significa, dice un altro esperto di numismatica, 4 ducati, e le abbreviazioni intorno all'aquila a due teste vogliono dire: di Ungheria, Boemia, Galizia, Lodomiria, Uliria Re, Arciduca d'Austria 1915. E' ima moneta molto comune, anche perché ne sono stale conlate di recente e vendute per poche migliaia di lire. Se l'esemplare In suo possesso è originale del '15 commercialmente potrebbe valere sulle 1516 mila lire. gllpghfchld«psfspcnvrslssmg La signora Antonietta è in angoscia: ii Ho acquistato una pelliccia di persiano nero e non ho lesinato sulla spesa scegliendo il pacco di pelli più bello che il negozio mi ha presentato. Ora ho la pelliccia, ma facendo confronti con altre ho la sensazione che non valga le 800.000 lire che ho speso. C'è qualcuno che me la può valutare e consigliarmi sul da tarsi? ». ** L'esperto ci ha dichiarato: « Il prezzo è certo quello di una pelliccia di buona qualità, non resta die affidarsi a una perizia fatta da persona qualificata. La stima di una pelliccia costa il 2 per mille del valore della pelliccia stessa, ma se a una valutazione superficiale si preferisce una vera perizia sulle pelli, la lavorazione ed ogni particolare, la spesa si aggira sulle 50-60 mila lire, perché in pratica si deve disfare tu pelliccia e poi ricostruirla !l. Slamo debitori al comm. Frisco. anzi a sua moglie, di una ricetta confezionata con il Camembert redesco. La signora l'ha gustata ari Heidelberg, noi la ricaviamo da « La tavola tedesca ». Dosi per 4 persone. Cotolette di Camembert. Occor rente: 2 pezzi di formaggio Camembert, 1 cucchiaio di farina, 1 uovo. 2 cucchiai di pangrattato, 25 gr di burro, 1 banana, 2 cucchiai di confettura di mirtilli rossi. Scegliete del Camembert molto grasso, ma non troppo maturo, conservandolo magari per qualche tempo in frigorifero perché si consolidi un po' anche all'interno. Tagliatelo poi in fette piuttosto grosse o, se volete, con un taglio orizzontale potete separare la metà superiore da quella Inferiore. Infarinate le fette cosi ottenute, inumiditele nell'uovo sbattuto e successivamente spolveratele col pane grattugiato, comprimendole un poco con la mano. Riscaldate e lasciate appena rosolare il burro in una teglia, mettendovi prima per breve tempo la banana, tagliata per il lungo Messi su un piatto caldo i pezzi di banana, friggete le rettine di Camembert, non troppo a lungo, componendo il tutto sul piatto di portata, non senza aver posto un cucchiaino di marmellata di mirtilli sopra ciascuna cotoletta di Camembert. Servire insieme a fette di pane tostato e ad un buon vino tedesco. Per i bambini più piccoli che vanno all'asilo col loro cestino del pranzo, il nostro Sorzio suggerisce: Frittati! di palate e carne. Tagliate a cubetti la piccola porzione di carne,.vitello o pollo. Fatela rosolare in una padella ben calda, con poco olio e burro ed una foglia di salvia. Unire alla carne una quantità doppia di patate cotte in precedenza (le patate bollite con la pelle si conservano bene per tre o quattro giorni in frigorifero) e tagliate della stessa misura della carne. Salate, mescolate a fuoco vivo in maniera che non rimanga niente attaccato alla padella. Formate la frittata appiattendola con la for chetta. Dorala da una parte, giratela ed è subito pronta. Sopra la frittata, spargete alcuni pezzettini di formaggio che si scioglieranno col suo stesso calore. Simonetta