QUALCHE TITOLO IN VETRINA

QUALCHE TITOLO IN VETRINA QUALCHE TITOLO IN VETRINA « All'Ergastolo j nemmeno i dper un'ora I ho saputo vivere I nel tempo della disfatta. I Basta poco per capirlo: I non più domande I a cui rispondere I né valori da rispet- nPmdltare I né verità da tacere. I \ dOra che il verbo amare I lo j coniugo balbettando ! al pri- mo passato remolo ». Sono ver-1 bi di Alfredo Bonazzi, l'erga-1 stolano di «Porto azzurro», che si rese colpevole di orni- j cidio nell'aprile del '6u. Alla | poesia di Bonazzi sono andati numerosi riconoscimenti (dodici sono i premi che ricorda il risvolto editoriale) e il caso dcll'ergaslolano-poeta ha suscitalo giù in altre occasioni l'interesse del pubblico. Teodoro Giullari, che ha curato un'edizione antologica delle sue poesie (L'ergastolo azzurro, ed. Todariana, lire 22UU), ne ripercorre la biografia, in un'ampia introduzione che si legge come un autentico racconto-documento. Si ritrovano i fatti che occuparono le cronache nere e giudiziarie di un anno, ma soprattutto si incontra la storia segreta di un uomo frustralo dalla società: la miseria dell'infanzia, il trauma della guerra, le case di correzio- ne, fino ai manicomi criminali. Poi nell'ergastolo, insospetlatamente, una prima parola di fiducia e la scoperta (attraverso la lettura) di un mondo diverso da quello conosciuto nella vi la: e di qui la ricostruzione lenta di un'esistenza più re sponsabile, il riscatto della pro pria umanità, * * | cavalieri teutonici di llen ryfc Sienkievicz, proposto ora in una limpida versione itulia mi tcd. Papline, lire 5500). fu composto tra il 1897 e il I9U0. dopo il grande successo europeo del Quo vadis. Con esso lo scrittore ritornava al filone della tradizione polacca per rievocare, sullo sfondo dell'Europa del XV secolo, le lotte deiIn I.intanili e della Polonia contro i Cavalieri dell'Ordine teutonico. Le pagine di più viva suggestione storica sono quelle conclusive sulla grande baltaglia di Tunnenberg. in cui Ladislao Il sconfìgge i nemici «cavalieri teutonici»: sono pagine d'impianto scenografico condotte con un sapiente gioco di sequenze, clic fu pensa¬ re quasi ad una sceneggiata la cinematografica ante litteram. Un gusto scenografico, d'altra parte, che si può cogliere nell'intero arco del romanzo, ■k * Un nutrito studio di Giovanni Getto, I « Promessi sposi », i drammaturghi spugnoli e Cervantes, inaugura il n. 4 di « Lettere italiane» (ed. Olskhi). E' un capitolo di quella storia delle letture europee di Manzoni che il Geno è venuto scrivendo in questi anni, studiando i rapporti tra Schiller, Rousseau, Shakespeare e lo scrittore milanese. Completano questo fascicolo di « Lettere italiane », fra gli altri, un intervento di G. Viazzi sulle Inedite « Armonie sinfoniche » di G. P. Lucini e una Rassegna ulfìeriinui (1968-1970) di A. Fabrizi. * * Un famoso ingegnere aeronautico finlandese muore insieme alla nipote, saltando in uria con la sua villa a Zurigo. E' la quattordicesima esplosione, in cui si trovano coinvolti uomini politici tedeschi unti-americani ii ingegneri aeronautici. I so¬ spetti si rivolgono, nella contusione di voci intorno a questi allentati, ai piani segreti della Cia. Ma c'è anche chi sospetta il più machiavellico piano di un'organizzazione neofascista, teso a screditare gli americani, per chiedere lo smantellamemo delle loro basi militari. David Martini, un investigalore inglese, amico dell'ingegnere di Zurigo, decide di indagare su questi fatti misteriosi, senza lasciarsi ingannare dalla notizia, che puzza d'artefatto, dell'evasione, da un manicomio criminale di Brema, di un pazzo dinamitardo. Scoprirà presto che la nipote dell'amico non è morta e. successivamente, che lo stesso ingegnere gode di buona salale. Ma le cose non si semplificano in questo giallo serrato di Richard Rame (Terrore sull'Europa. c"(/. Garzanti, lire 1000). anzi continue- \ ranno a complicarsi. Siamo in pieno clima di intrighi internazionuli e di fantapolitica: un genere nuovo di racconto poliziesco, rampollalo, per tecnica e impianto, da lincilo già ben sperimentato di spionaggio. g. der.

Luoghi citati: Europa, Polonia, Porto Azzurro, Zurigo