Cortei di protesta stamane a Reggio di Giampaolo Pansa

Cortei di protesta stamane a Reggio Cortei di protesta stamane a Reggio (Dal nostro inviato speciale) Reggio Calabria, 2 febbraio. Farà caldo domani a Reggio. All'appello del sindaco Battaglia per l'incontro di Roma (« Calma, abbiamo bisogno di calma») i «boia chi molla » del Comitato di azione hanno risposto soffiando un'altra volta sul fuoco della sommossa. Proprio mentre Battaglia sarà ricevuto da Colombo a Palazzo Chigi, la città scenderà « in compatto sciopero totale » per solidarietà verso il miiiardario Mauro e gli altri arrestati di sabato notte. Non solo: alle 10 un corteo popolare, « da svolgersi come sempre in forma civile », partirà da Sbarre e, dopo aver attraversato tutta Reggio, « recherà il saluto della repubblica eroica e civile all'altro epicentro di battaglia di popolo», quello del «granducato » di Santa Caterina. Che cosa accadrà, questore Santillo? Lui sorride e si stringe nelle spalle. Il corteo è autorizzato? « No ». Lo scioglierete? « Vedremo domani, mancano ancora tante ore, ci sono diversi fattori da valutare... ». Santillo, poi, comunica l'arresto di uno dei « sergenti » del Comitato, Francesco Cutrupi, 43 anni, presunto monarchico. E « Ciccio » Franco, signor questore? Santillo sospira, al pensiero di questa preda ambita e vicinissima ( « Ciccio » è certamente a Reggio perché firma volantini e distribuisce querele), poi ci dà un consi glio importante: « Non attribuite soltanto a Franco certe responsabilità, che vanno fatte risalire anche a tanta al tra gente ». Chiedo: gente che sta dentro o fuori il Comitato d'azione? Santillo riflette un istante, poi risponde: « Anche a gente che sta fuori del Comitato ». Un giorno, quando l'assurda guerra di Reggio si esau rirà, questi nomi dovranno venir fuori, e molta gente in sospettabile verrà chiamata a pagare. Il conto più grosso riguarderà la paura nella quale questi « mister X » costringono Reggio: paura delle bombe, paura della violen za fisica, paura del linciaggio morale. E' questo terrore che anche oggi — dodicesimo giorno di sciopero — ha tenuto bloccata la città. Molti dirigenti sono rima- | sti soli nei loro uffici. Mi di ce il provveditore agli studi, j Teubaldo Noschese: «Ma lo sa che ci avevano minacciato di tirarci una bomba? Stamane i professori sono andati a scuola, però quasi nessuno degli allievi si è presentato Se ci sono dei tafferugli e ci vanno di mezzo i ragazzi o i bambini delle elementari, chi risponde? Risponde lei? ». Lo stesso è accaduto per le Poste: dei circa 600 dipendenti di Reggio città, si sono presentati al lavoro meno di 200. E gli altri? Il direttore provinciale. Vittorio Caronia, mi risponde con una testimonianza esemplare della condizione di Reggio: it II personale ha paura di atti di violenza. Del resto lufflcio Poste Ferrovia, che ospita la centrale telex, è già stato incendialo iìi ottobre dai dimostranti. E in questa stanza già una volta hanno spaccato tutti i vetri. Le racconto che cosa è successo stamattina alle Poste Ferrovia: i 300 dipendenti sono andati a lavorare. Poi hanno chiesto ai sindacati se potevano garantire la loro incolumità, i sindacalisti hanno risposto di no. e cosi tutti e 300 se ne sono andati. Naturalmente, ri- marranno senza stipendio ». j Quanto durerà? La via d'u- scita per sciogliere il nodo o il capoluogo, dando a Reggio il titolo di capitale e l'assemblea (oltre alle industrie) e a Catanzaro la Giunta e gli uffici regionali. E' la soluzione riproposta ancora una volta in un documento sottoscritto oggi dal Gruppo dei meridionalisti, dal psi, dal pei, dalla Federazione giovanile repubblicana, dalle Acli, dalla Cgil e dal democristiano Giuseppe Nicolò. Contro questa via d'uscita stanno schierati i « falchi ». Costoro vogliono tenere Reggio in bollore, per essere pronti ad un'eventuale, dura risposta dopo l'incontro di Roma. Oggi un manifesto di ventuno fra ordini e sindacati professionali (avvocati, medici, ingegneri, notai, agricoltori, farmacisti, ecc.) « respinge ogni soluzione articolata per la sede dell'Assem blea e della Giunta regionale », e ripropone le solite massimalistiche richieste. C'è poi l'estrema destra (un volantino del msi, nel quale non c'è una riga di condanna dei dinamitardi, è stato inviato dalla polizia all'esame della Procura). Ci sono i farneticanti bollettini di guerra della « repubblica » di Sbarre, che invitano la gente a mobilitarsi da domani per ogni mattina (oggi sono stati sparati colpi di pistola) C'è l'incomprensibile sciopero di 48 ore (giovedì e venerdì) proclamato stasera dalla Cisl reggina perché si risolva subito la questione del capoluo go e contro la «repressione». Diffìcile dire che cosa uscirà da questi molteplici bracci di ferro. Giampaolo Pansa | *-A Pa9- 2: 1 retroscena e , j le polemiche sul «piano» per o Reggio, di Fausto De Luca). Reggio Calabria. Demetrio Mauro, arrestato domenica scorsa a Roma, durante un recente comizio (Tclefoto Team)