Rapinatore deluso del bottino aggredisce a pugni il cassiere

Rapinatore deluso del bottino aggredisce a pugni il cassiere Due "colpi,, contro agenzie bancarie in Lombardia Rapinatore deluso del bottino aggredisce a pugni il cassiere A Mulazzano, presso Milano, 3 giovani assaltano il locale istituto di credito - C'erano 4 milioni nel forziere: un impiegato percosso alla testa - A Castelgoffredo, vicino a Mantova, i banditi derubano anche i clienti (Dal nostro corrispondente.) Milano, 1 febbraio. tg. m.) Una rapina è stata compiuta questa mattina verso le 10,30 nella « Cassa rurale ed artigiana » di Mulazzano, nei pressi di Milano. Due uomini, che indossavano impermeabili di colore nero ed avevano il volto coperto da cappucci di tela verde, sono scesi da una « Giulia GT » di colore giallo sulla quale è rimasta una terza persona. Entrambi impugnavano pistole. Nella banca si trovavano tre impiegati ed una cliente. I banditi li hanno fatti stendere a terra o addossare al muro, quindi hanno cominciato a frugare nei vari cassetti e nella cassaforte, raccogliendo tutto il denaro. Non soddisfatto della somma raccolta, uno ha colpito il cassiere. Secondo i primi dati, il bottino dovrebbe aggirarsi sui quattro milioni di lire. I due rapinatori sono quindi fuggiti con la « Giulia » e si sono allontanati in direzione di Melegnano. I banditi hanno agito con la massima calma, uno dei due, parlando a fatica a causa del cappuccio che gli copriva completamente il volto e che aveva solo due fessure per gli occhi, ha detto agli impiegati e alla cliente: « E' una rapina », aggiungendo subito dopo: « State Calmi e mettetevi a terra». L'impiegata Anna Zurra ha avuto una reazione istintiva: « Madonna — ha gridato — i rapinatori! ». « Stia calma, si- n e l l , a r i . i a, e lnignora — le ha risposto gentilmente il bandito —- stia calma e si metta al muro ». L'unica cliente che si trovava in quel momento nella banca, la signora Maria Canzi, è stata invece fatta sten- : dere per terra, cosi come l'impiegato Antonio Cutrupi, di 44 anni. Dimostrando di conoscerlo personalmente, uno dei due banditi, mentre il complice teneva a bada con la sua pistola le altre persone, si è avvicinato al cassiere della banca, Antonio Genovese, di 44 anni. « Tu che sei il cassiere — ha detto il bandito — aprici un po' la cassaforte », l'uomo ha ubbidito e il bandito ha preso il denaro contenuto nel forziere, riponendolo in un sacco di tela che aveva portato con sé. Poi, con la massima calma, ha aperto i vari cassetti, prendendo tutto il denaro che vi era contenuto. Insoddisfatto del bottino, però, il bandito ha colpito con due pugni al capo il cassiere. Poi gli ha avvicinato la pistola alla tempia, intimandogli di mostrargli il posto dove si trovava altro denaro. Il cassiere ha spiegato che era lunedì e che di conseguenza in banca non c'erano molti soldi. Il rapinatore allora, indietreggiando insieme con il complice, è uscito in strada, risalendo sulla « Giulia » (targata Milano), guidata da una terza persona. La vettura si è allontanata velocemente in direzione di Melegnano. Gli impiegati della banca hanno dato l'allarme e sul posto sono giunti i carabinieri e gli agenti della « Volante ». La « Giulia » di colore giallo era già stata vista aggirarsi in mattinata nella zona. Mantova, 1 febbraio. (p.r.) «Mani in alto e faccia al muro! », con queste parole due banditi mascherati ed armati si sono presentati stamane ai quattro impiegati ed ai clienti della « Cassa rurale ed artigiana » di Castelgoffredo, nei pressi di Mantova. Sulla porta era rimasto un terzo complice, mentre in strada, su una « Giulia super » di colore grigio, targata Brescia, li stava attendendo un quarto bandito. La rapina è avvenuta poco prima delle 10,30. I due rapinatori, che avevano il volto coperto da passamontagna, sono entrati nella banca e, dopo aver intimato di alzare le mani e di addossarsi al muro, hanno scavalcato il bancone,- dalla parte degli impiegati, dove in quel momento c'erano il direttore Giuseppe Casari, di 62 anni, il cassiere Berardo Ganzi, di 46, e gli impiegati Amadeo Pecorari, di 24, e Giuseppe Carleschi. di 23. Dopo avere aperto tutti i cassetti, prendendo banconote per pochi milioni, i due banditi, non soddisfatti del bottino, hanno tolto ai venti cbsrvqnlbdlrcs clienti che si trovavano nella I banca i portafogli o le bor-1 sette. Hanno invece trascu- \ rato la cassaforte, che si trova in un'altra stanza e nella quale erano contenute banco- i note per alcuni milioni di j lire. Mentre i banditi erano nella i banca, è sopraggiunta la madre di uno degli impiegati, la signora Tina Gennari Pecorari. Attraverso la finestra che dà sulla strada, la donna si è accorta che i clienti e gli impiegati avevano le braccia alzate. Ha dato l'allarme alla vicina « Banca agricola », dove si trovava un vigile urbano. Quest'ultimo è accorso alla « Cassa rurale e artigiana », ma ha fatto solo in tempo a vedere i banditi che, risaliti sulla « Giulia », si allontanavano in direzione di Brescia. Il vigile ha tentato di ferma-1 re la vettura, aiutato da due passanti, ma uno dei banditi ha sparato contro di loro due colpi di pistola, senza colpire però alcuna persona. Secondo le prime testimonianze degli impiegati della banca, i rapinatori parlavano con accento milanese. Sul posto sono giunti i carabinieri per le indagini. !

Persone citate: Amadeo Pecorari, Anna Zurra, Antonio Cutrupi, Berardo Ganzi, Giuseppe Carleschi, Giuseppe Casari, Maria Canzi, Tina Gennari Pecorari