Anche gli azzurri si rovesciano rinviati i "mondiali,, del bob a 4

Anche gli azzurri si rovesciano rinviati i "mondiali,, del bob a 4 Ancora maltempo, incidenti e feriti a Cervinia Anche gli azzurri si rovesciano rinviati i "mondiali,, del bob a 4 Gli italiani quasi incolumi - Ribaltato un equipaggio Usa assegnato oggi in due sole manches - Polemiche per la Il titolo verrà curva bianca» (Dui nostro Inviato speciale) Cervinia, 30 gennaio. Maltempo, incidenti e polemiche. Su questi tre argomenti ruota ogni giornata, ogni discorso dei Campionati mondiali di bob a Cervinia. Delle gare si parla sempre meno, anche perché poche, volte riescono a svotgersi regolarmente. Oggi addirittura non hanno nemmeno avuto inìzio, la prima giornata dei mondiali di « bob a quattro » e finita prima ancora di cominciare. Alle 10,30 la giuria internazionale ha deciso di rinviare a aomani l'assegnazione del titolo, in due sole manches. In quel momento la neve cadeva fitta, la pista era resa pericolosa anche da alcune buche sul fondo: si erano effettuate solo sette discese « pilote » (quelle che tanno da apripista e non sono valide ai fitti della classifica) e già si erano avuti tre incidenti, protagonisti (e vittime) i due equipaggi italiani e quello di 11 Usa 1 ». Limitati i danni agli atleti (contusioni varie alle gambe e alle braccia per gli azzurri, un luglio al mento per l'americano Fay). ma notevoli le conseguenze psicologiche sul pubblico e sui giurati. Gli azzurri non avevuno mai subito incidenti in questi mondiali: e il fatto di vederli strisciare sul ghiaccio, nel bob piegato su un fianco, ha impressionato lutti, condizionando parecchio la decisione della giuria (composta da un belga, un francese ed un americano, quindi chiaramente non legata ad interessi nazionalistici nel confronti dei nostri equipaggi). GLI INCIDENTI — / tre rove- sciamentì sono avvenuti tutti sulla « curva bianca », dalla quale i bob uscivano di taglio, trascinando per oltre cento metri gli equipaggi. 11 Italici 2 » (Alverà, Zandonella, Armano, De Paolis) ha fatto registrare il primo incidente alla prima discesa: subito dopo è toccato agli americani (Pctersen, Fay, Coulson, Duprey), ormai abituati a queste cose, pieni di acciacchi vari ma sempre coraggiosi: quindi a « Italia 1 » (Dandrea, Bignozzi, Brancaccio, Caldera). Solo quattro equipaggi arrivavano in perfetta regola al traguardo: i due svizzeri, il canadese e un romeno. IL RINVIO — La decisione di non fare effettuare le gare lui lusciuto lutti scontenti. Hanno protestato svizzeri, tedeschi, canadesi e inglesi, accusando gli italiani di essere favoriti dalla giurìu, che avrebbe voluto accordare loro una giornata di recupero per smaltire le botte e lo choc. Ma i nostri ìianno replicato: « E' una decisione avventata, frettolosa, che non ci favorisce — dice Monti —. Si poteva riprendere dopo una pausa, il tempo non mancava per condurre a termine le due manches. Così il mondiale si deciderà tutto in una giornata, è un peccato. Tra l'altro, si rischia di non assegnare il titolo, visto che continua a nevicare. Aggiungo che i nostri avrebbero preferito scendere subito dopo l'incidente. De Paolis addirittura già in infermeria si è detto pronto a tornare alla partenza ». In conseguenza degli Incidenti, Monti ha modificato la formazione di « Italia 2 »: con Alverà scenderanno domani Magni, Chiotti c De Paolis. Immutata, invece, « Italia 1 ». LA CURVA — Alle polemiche sul rinvio si aggiungono quelle sulla « curva bianca », sede (e causa, secondo qualcuno) degli incidenti più spettacolari ed Impressionanti. « Con quelli di oggi si è arrivati a ventlnovc rovesciamenti — si osserva —. E' un record mondiale. La pista va modificata ». Anche nella squadra azzurra c'è chi appoggia questa test clamorosa, come Alverà. il pilota di « Italia 2 », che ha detto, dopo l'incidente: « Secondo me, quella curva dev'essere ritoccata, nella fase di uscita il bob è abbandonato a se stesso, non si riesce a correggerne la traiettoria. La curva dovrebbe avere un disegno " a cucchiaio ", per accompagnare il bob sino alla fine della sua traiettoria ». Monti è più cauto («Oggi hanno sbagliato i piloti, semmai è stato il fondo innevato e con buche a causare gli errori. Quella curva la conosco bene»), ma poi si lascia scappare pure lui qualche critica. « A Cortina tanti incidenti così non si vedono — dice —. La pista è più difficile ma anche più sicura. Forse sarebbe opportuno modificare questo tracciato in qualche punto, anche se i lavori sarebbero complessi. Ne guadagnerebbe la sicurezza dei piloti ». L'argomento è delicato, molte componenti si confondono nel problema: oggi la neve e le buche causate dal primo incidente possono aver determinato i successivi rovesciamenti. In ogni caso l'tng. Galli, costruttore della pista, difende con decisione la sua opera. « Spesso i piloti scaricano sulla pista le proprie colpe — ha dichiarato —. Alverà f. rebbe b ie a stare zitto: posso ricordargli che in due anni lui si è rovesciato otto volte, e lo ha fatto pure a Kònigsee, su una pista dove tutti scendono senza difficoltà, anche i principianti. E si è ripetuto qui a Cervinia in altri punti del percorso. Dunque, la curva bianca non c'entra. Su questa pista i nostri sono scesi centinaia di volte: perché negli altri giorni non è successo niente?». Galli è lanciato nella polemica, e, ricordando l'esclusione di De Zordo dalla squadra del « bob a quattro », aggiunge: « Evidentemente Alverà non ha il carattere e il controllo di nervi necessari in un mondiale, anche se qualcuno lo esalta tanto. Certo, la pista è diffìcile, a volte possono capitare incidenti. Ma proprio per questo per i mondiali dovrebbero essere selezionati i piloti più esperti e più freddi ». E cosi si continua con le polemiche. Il bob italiano sembra non poterne fare a meno. Antonio Tavarozzi Cervinia. Il « film » dell'incidente, senza conseguenze, occorso all'equipaggio « Italia 2 » di Dandrea (Foto Moisio)

Luoghi citati: Cervinia, Italia, Usa