Come le Hawaii diventarono Usa

Come le Hawaii diventarono Usa PRIME SULLO SCHERMO Come le Hawaii diventarono Usa « Il re delle isole » con Heston e la Chaplin tCorso) — Il re delle isole («Master of the Islands») è un film celebrativo, ad uso prevalentemente interno, in cui si rievocano le circostanze attraverso le quali, verso la fine del secolo scorso, le Hawaii, da accozzaglia di genti diverse, governata da ima monarchia d'operetta, si avviarono a diventare uno degli Stati dell'Unione, per la precisione il cinquantesimo. Derivata da un romanzo di James A. Michener, la pellicola narra una vicenda d'ampio respiro (due ore e mezzo), imperniata sulla figura dell'americano Whip Hoxtvorih, un coltivatore d'ananassi d'Honolulu, testimone e partecipe, col suo fervore pionieristico, dell'evoluzione di cui s'è detto. Non gli mancano le brighe: prima con gli isolani per via della nuova coltura da lui introdotta, poi con la moglie isterica, che lo abbandona, quindi con le infermità (lebbra e colera) che infestano la popolazione a cui si sente affettivamente legato. Intrecciata con la storia di questo colono dalla volontà di ferro, è quella d'una povera famiglia di ex schiavi cinesi, smembrata dalle calamità e poi ricomposta dall'indomita vedova, che già ncll'asseg?iare ai figliuoli i nomi di Asia Africa Europa America e Australia, aveva mostrato di perseguire un disegno di fratellanza universale. Il meno che possa capitare è che il figlio di Hoxioort.li sposi una delle giovani cinesi, a simboleggiare, dopo tante fatiche, il trionfo dell'unità degli spiriti sulle differenze di razza. Prima dell'odierno « paradiso » turistico, le Haioaii furono dunque un mesto e travagliato purgatorio: questo l'assunto che il regista Tom Gries ha avuto il torto di svolgere in modo assai convenzionale, cioè irrigidendolo nello schema apologetìco-edificante dell'annessione, e poco o niente curando l'approfondimento dei caratteri, la dialettica degli avvenimenti, e la stessa elaborazione dei tanti motivi avventurosi che la vicenda gli offriva (il meno sprecato è quello dell'isola dei lebbrosi). Di qui l'impressione di uno sforzo cinematografico altrettanto costoso e diligente quanto scialbo; impressione che coinvolge anche gli interpreti piuttosto freddini e impersuasi, da Charlton Heston, prestante a vuoto, alla zuccherosa Tina Chen. alla insignificante Geraldine Chaplin. |. p.

Persone citate: Chaplin, Charlton Heston, Geraldine Chaplin, Heston, James A. Michener, Tina Chen, Tom Gries

Luoghi citati: Africa Europa, America, Asia, Australia, Hawaii, Honolulu, Usa