Incidente nella camera del prìncipe
Incidente nella camera del prìncipe Incidente nella camera del prìncipe (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 28 gennaio. Il principe Michele di Kent è molto affabile. Sono arrivato a lui domandando al portinaio dell'ospedale, a una suora e a un'infermiera: terso piano, camera 6 pensionanti. E' solo. Gli dò il mio biglietto da visita — nome, cognome, « La Stampa» — e accetta di rispondere alle domande. Non protesta per i flashes del fotografo. Ha il capo chiuso in una reticella, mento bendato, il labbro inferiore tumefatto. Gli dico: « Mi dispiace, signore ». Risponde: « Oh, ci sono cose peggiori ». Non è affatto abbattuto, sembra anzi di buon umore. Domando se lascerà presto l'ospedale e dice: « Suppongo di sì. Comunque sarà un po' tardi per i campionati », e ha un sorriso rassegnato. «Continuerà con il bob? Parteciperà ai campionati del prossimo anno? ». « Certo. Perché no? », seni¬ bra meravigliato della domanda. «Ricorda l'incidente? Saprebbe dire guai è stata la causa? ». « Credo che sono uscito troppo tardi dalla curva del terzo labirinto...». E' interrotto dal telefono. Il fotografo spara altri lampi e il principe lascia fare. Poi, mentre telefona, mi chiede la matita per prendere un appunto. Va tutto bene: Michele di Kent è ben disposto e questa intervista sembra un lavoro facile. Ora vengono il direttore sanitario dell'ospedale accompagnato dall'agente di servizio e protestano, dicono che il paziente non vuole giornalisti né fotografi. «Stamane non sono entrati in questa camera né altri giornalisti né la Rai », dice il direttore sanitario, e chiede di consegnare la pellicola all'agente. Prima di uscire dalla camera 6 saluto il principe, che mi sembra sorpreso che ce ne andiamo così presto e all'improvviso. Insistenze per riavere il rotolo fotografico e soprattutto per spiegare che non abbiamo violato un domicilio, ma semplicemente abbiamo chiesto al principe di essere ricevuti, lui è stato gentile e ci ha ospitati, non ha avuto il minimo gesto di protesta o di fastidio per i lampi del fotografo. Inutile. Il direttore sanitario ci affida all'agente dì servizio dicendogli di avvertire la Questura per una decisione. Domando alla guardia se l'ordine di non lasciare entrare giornalisti e fotografi è venuto dal principe o da altri, e risponde che non lo sa. Ho sentito dire che stamane a Cervinia, subito dopo l'incidente del « Gran Bretagna II » giornalisti e fotografi erano stati strapazzati (però non da lui) mentre cercavano di avvicinare il principe Mentre aspettiamo che arrivi un funzionario della Questura, viene il direttore sanitario e ci dice: « Consolatevi. Poco fa c'è stato il Presidente della Regione accompagnato da un fotografo e il principe non ha voluto fotografìe ». Che cosa rispondere? Forse noi avevamo avuto la fortuna di trovarlo in un momento di buon umore. Poi arriva un brigadiere che ci accompagna in Questura e tiene lui il rotolo fotografico. Al vicequestore dott. Farri raccontiamo le cose come sono andate, dico: « Se vuole, dott. Farri, la pellicola la sequestri pure, anche perché fotografie al prìncipe ne sono state scattate stamane a Cervinia dopo l'incidente. Sequestri. Però deve crederci: Michele di Kent aveva accettato sia l'intervista che le fotografie ». « Non sequestro un bel nulla — risponde il vicequestore —. Il principe vi ha ricevuti nella sua camera, ha risposto alle domande e non ha protestato per le fotografie. Perché dovrei sequestrarle? Potrei solo chiedervi un piacere: per la tranquillità di tutti, se potete non utilizzare questa pellicola... ». Non la utilizziamo. Come si può negare un piacere a una persona comprensiva e cortese? LucIano Cur;no Studenti al Melezet nel « Trofeo Savio » Bardonecchla, 28 gennaio. Sulla pista numero uno del Me' lezet si è svolta stamane una gara di slalom gigante per la di' sputa del trofeo « Giovanni Savio ». Hanno partecipato sciatori e sciatrici, appartenenti a tutti i licei scientifici di Torino e prò vincia. Ecco i risultati. Categoria maschile: 1) Collegio S. Giuseppe (Pignataro, Castagno, Remmert Valle); 2) Liceo Galileo Ferraris (Pinna Pintor, Battù, Schiavina, Boggetti); 3) Istituto Segrè (De Matteis, Axerio, Jugo). Categoria femminile: 1) Istituto Segrè (Mazzarella Girardi, Mussa); 2) Liceo Galileo Ferraris (Prelz, Soncln, Griffa); 3) Terzo Liceo Scientifico (Mussa, Fiorentini, Babbone).
Luoghi citati: Aosta, Gran Bretagna, Torino
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