Crisi dell'edilizia di Arturo Barone

Crisi dell'edilizia Caduta di oltre il 30 per cento sul 1970 Crisi dell'edilizia 11 rilancio dell'intervento pubblico è necessario, non sufficiente - Occorrono urgenti misure anche per il settore privato (che produce il 95 per cento delle case) (Nostro servizio particolare) Roma, 28 gennaio. Il sen. Francesco Ferri, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili), ha tenuto stamane una conferenza-stampa piuttosto polemica, sul tema « Una politica per la casa ». « La mancanza di questa politica — ha dichiarato Ferri — rappresenta la remora più grave per un più accelerato processo di industrializzazione dell'edilizia, condizionando la regolare espansione produttiva ed impedendo la riduzione dei costi ». Purtroppo, « Vvnpostazione che si vorrebbe dare alla riforma, c soprattutto la limitatezza del quadro di soluzioni proposte suscitano nei costruttori riserve e dissensi ». I costruttori lamentano, in particolare, due cose: 1) la concentrazione dell'interesse dei dirigenti politici e sindacali sul rilancio dell'edilizia pubblica, certamente necessario (per risalire dagli attuali livelli irrisori del 4-5 per cento all'auspicato traguardo del 20-25 per cento), ma in ogni caso insufficiente a sostenere l'edilizia abitativa nel suo complesso; 2) il rifiuto di provvedimenti ad efficacia immediata a favore dell'edilizia privata, che produce oggi circa il 95 per cento delle case e continuerà a produrne la stragrande maggioranza. Questo rifiuto nasce da una sottovalutazione della gravità della crisi del settore. Ufficialmente, si prevede per il 1971 un calo dell'edilizia abitativa del 10-15 per cento; il presidente dell'Ance ha confermato la previsione di una caduta produttiva di oltre il 30 per cento rispetto al 1970, dichiarandosi per giunta molto scettico circa la possibilità di contrastare gli effetti di tale caduta con un maggiore sforzo in fatto di opere pubbliche e di edilizia industriale. «A meno che non intervengano immediate misure di rilancio — ha ripetuto il sen. Ferri — non è possibile formulare previsioni di ripresa nemmeno per il 1972 ». Ora, la recessione del settore delle costruzioni, che contribuisce per il 13°/o alla formazione del reddito e in misura anche maggiore alla occupazione industriale (fra diretta e indiretta), rischierebbe di rendere impossibile il finanziamento delle riforme, a cominciare da quella della casa. Ferri ha perciò sollecitato l'adozione senza indugio di misure d'incentivazione, già collaudate con successo o suscettibili di dare buona prova con qualche ritocco essenziale. Ha ricordato la legge 1179, che può considerarsi un anticipo di quel sistema di edilizia convenzionata che viene ritenuta la forma più idonea per conciliare la produzione privata con la domanda sociale di abitazioni. Quanto ai progetti di edilizia pubblica per il prossimo triennio disponibilità complessiva — valutata in poco più di 2500 miliardi — basterà appena per costruire 70-80 mila abi¬ tdsrlsuvslssttcapila tazioni all'anno, cioè meno del 20 per cento del fabbisogno. Nell'ultima parte della sua relazione, il presidente dell'Ance ha criticato « le norme sugli espropri per pubblica utilità, presentate come novità qualificante c rimedio risolutivo per tutti i mali dell'edilizia residenziale ». A questa soluzione, «parziale e scarsamente efficace», egli ha contrapposto il più ampio contesto della riforma urbanistica come la sola sede « per affrontare correttamente il problema della rendita fondiaria. Gli incrementi dei valori fondiari, che derivano dall'attesa passiva dei proprietari e non rappresentano il compenso dì un'attività e di un rischio imprenditoriale, non possono più essere riconosciuti e pagati dalla collettività: bisogna assicurare perciò — ha aggiunto — che questi incrementi non continuino a prodursi e a trasferirsi sul costo degli alloggi e delle infrastrutture, incidendo in misura sempre più pesante sulla produzione e comprimendone lo sviluppo ». Ma della riforma urbanistica, come di altri aspetti fon¬ damentali dell'attività edilizia, esaminati in un opuscolo dell'Ance dal titolo « Indicazioni per una politica della casa » si parlerà in una nuova conferenza-stampa, tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Arturo Barone

Persone citate: Francesco Ferri

Luoghi citati: Roma