C'è qualcosa di vero nelle linee della mano

C'è qualcosa di vero nelle linee della mano Chiromanti e scienziati C'è qualcosa di vero nelle linee della mano Non certo per rubar l'arte ai chiromanti, s'intende, ì ma per ragioni di diagnosi e di studio, anche i medici • /pediatri, genetisti ed endoj crinologi) si occuperanno, j d'ora in poi — perlomeno ! in qualche particolare caI so — della « lettura della I mano ». E' stato Harold Cummins, un anatomico, a dimostra- re, nel 1936, quanto possa I esser utile qualche volta, in ! medicina, V interpretazione dei « dermatoglifìci », cioè degli elaborati geroglifici dei polpastrelli delle dita e del- j le « linee » della mano. La ! « mappa » (che può esser j letta sulle impronte delle dita, così come fa la polizìa, o direttamente sul paimo della mano, così come \ fanno i chiromanti) può esser tanto caratteristica, in certi casi, da diventar diagnostica. Un test che non funziona certo nelle malattie più comuni, come quelle acquisite o metaboliche o costituzionali o degenerative (cioè non nella polmonite o nel diabete o nell'asma o nell'arteriosclerosi) ma che può esser indicativo, almeno in modo complementare, in certe malattie congenite. Sono stati, recentemente, G. F. Smith e C. S. Shear, ricercatori della University of Miami Child Development Center a pubblicare le cosiddette « mappe palmari » diagnostiche. Si tratta di sindromi o malattie rarissime (oltre al mongolismo, più noto, la sindrome di Turner, la malattia del « grido di gatto », la sindrome di de Lange e quella di Rubinstein-Taybi) tutte dovute ad anormalità cromosomiche o congenite. In questi casi l'anormalità è riconoscibile (oltre che nel quadro clinico e nelle prove di laboratorio) anche nella presenza di una tipi- |I||II'j;;jIì ca « mappa palmare » anomala. Alcune di queste « carte geografiche » delle linee della mano sono state pubblicate e appaiono di estremo interesse, sull'« American Journal of Medicine ». Il dottor X

Persone citate: C. S. Shear, Child, Harold Cummins, Lange, Rubinstein, Turner

Luoghi citati: Miami