Husak al Cremlino

Husak al Cremlino Viaggio-lampo del capo cèco Husak al Cremlino Sanzione ufficiale della "dottrina Breznev", che prevede il diritto d'intervento dell'Urss nei paesi alleati (Dal nostro corrispondente) Mosca, 25 gennaio. Una delegazione cecoslovacca, guidata dal primo segretario del partito Gustav Husak, è giunta oggi a Mosca per una « visita d'amicizia », che dovrebbe concludersi domani o addirittura nella notte. L'annuncio di questa visita-lampo — dato nel primo pomeriggio dalla « Tass » — è slato pubblicato stasera daUc « Izvestija » con grande rilievo in prima pagina. Una fotografia mostra una fila di volli sorridenti ai piedi dell'aereo proveniente da Praga: Breznev, Kossighin e Katushev, da parte sovietica; Husak, il « premier » Strinimi! e il segretario del Comitato centrale Bilak, da parte cecoslovacca. Non vi sono indicazioni ufficiali sugli argomenti delle conversazioni svoltesi nel pomeriggio al Cremlino. Ma due temi, probabilmente, sono venuti in primo piano sullo sfondo consueto dei rapporti tra i Paesi dell'Europa socialista: il documento approvato il 10 dicembre dal Comitato centrale del partito cecoslo¬ vacco, che segna il punto più alto della lunga parabola della « normalizzazione » postdubeekiana, e i riflessi della crisi polacca, che Husak, come Breznev, ha avuto modo di discutere direttamente con Edward Gierek poco tempo fa. In pratica, la visita odierna non ha alcun preciso scopo politico, ma al tempo stesso non può neppure essere considerata un viaggio di routine. Essa è la sanzione ufficiale e visibile della soddisfazione sovietica per il totale allineamento della Cecoslovacchia al dogma della « dottrina Breznev ». Anche Husak, che era sempre riuscito ja.d evitare finora la giustificazione dell'intervento degli eserciti del Patto di Varsavia in un documento ufficiale, ha ceduto con una resa incondizionata: « Il gruppo di destra in seno alla direzione, del partito — si legge nel documento — ha confermalo il suo tradimento facendo adottare al. Presidimi!, nella notte dal 20 al 21 agosto, una dichiarazione che doveva avere tragiche conseguenze ». pm j,t

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