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Da Paolo VI iI portavoce dei "ribelli olandes, Il cardinale Alfrink è stato intrattenuto a colloquio per oltre un'ora Da Paolo VI iI portavoce dei "ribelli olandes, L'incontro si è svolto nella biblioteca privata - Nessun comunicato ulliciale sugli argomenti trattati - E' probabile clic siano stati discussi i temi che attualmente dividono la Curia romana dal clero d'Olanda: celibato dei preti, ricerca teologica, liturgia - 11 caso Simonis, il vescovo che sarebbe stalo imposto da Roma alla diocesi di Rotterdam (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 21 genn. Paolo VI e il primate di Olanda, card. Bernardo Alfrink, si sono incontrati stamane. 11 Papa l'ha ricevuto poco dopo mezzogiorno, intrattenendolo per circa un'ora nella propria biblioteca. Nessuno può conoscere gli argomenti discussi, né il « clima » del colloquio: le fonti vaticane tacciono. Ma i temi affrontali scaturiscono dalle tensioni tra Roma ed Utrecht (sede di Alfrink) in materia di celibato, liturgia, ricerca teologica, pastorale. Sono divergenze, acutizzate recentemente dal « caso Simonis », il vescovo nominato a Rotterdam da Pao lo VI e contestato dai catto liei progressisti. La tematica è complessa, perciò l'udienza era slata pie parala da alcuni mesi e mes sa a punto, tra martedì e ieri, nei contatti avuti da Al Inni; con il Segretario di Sta to, Villot, con il capo della Congregazione dei vescovi, card. Carlo Confalonieri, con altri dirigenti della Curia romana. Questi colloqui preliminari spiegano il ritardo nell'incontro del porporato con Paolo VI. attribuito maliziosamente da alcuni ad una n anticamera » di due giorni imposta ad Alfrink. Nel luglio scorso, il primate d'Olanda esaminò col Papa il problema del celibato. Il Concilio pastorale olandese (gennaio 1970) aveva chiesto, quasi all'unanimità, il ripristino del celibato facoltativo, suscitando un fermo rifiuto nel Pontefice. Alfrink prospettò a Paolo VI tre ipotesi: concedere all'Olanda il celibato facoltativo (ma il Papa disse no); dare gli Ordini sacri a uomini maturi già spo sali, come proposto dal Pon tehee, limitatamente ai Paesi con scarso clero; reintegrare in tutte le funzioni sacerdotali, comprese Messa e contessutile, i preti che si sono sposati o, almeno, restituire loro una parte del ministero: insegnamento religioso nelle scuole e nei seminari, assistenza alla gioventù, compiti amministrativi nelle parrocchie. La totale reintegrazione non fu accettata dal Papa e l'episcopato olandese spiegò, in un suo documento dell'I 1 agosto 1970, che questa eventualità non sarebbe stata condivisa « da tutto il collegio episcopale » del mondo. La parziale riammissione dei preti sposati in attività ecclesiali fu accolta come « ipolesi di studio » da Paolo VI, che ne affidò l'esame alla Congregazione del clero. Anche il Consiglio dei cardinali (equivalente al Consiglio dei ministri) se n'ò occupato, lasciando aperta la possibilità ad una soluzione positiva. E' probabile, quindi, che Alfrink abbia sondato stamane quali prospettive si aprono in vista del Sinodo mondiale dei vescovi, che, in ot¬ tobre, discuterà del sacerdozio. Sul « caso Simonis » la linea del primate è probabilmente identica a quella assunta dall'episcopato olandese. In sostanza, la nomina di mons. Adrien Johannes Simonis (.19 anni) è. stata accettata dai vescovi dei Paesi Bassi perché avevano accertato che il Papa la considerava «definitiva». L'accettano per ubbidienza, sottolineando le loro « vive preoccupuzio ni » per le polemiche suscitate tra i cattolici olandesi. Mons. Simonis, negli incontri con gli altri vescovi, si era dichiarato disposto alla collaborazione e aveva deplorato che « alcune sue dichiarazioni, dopo la nomina, abbiano potuto creare l'impressione ch'egli volesse prendere posizione contro il collegio episcopale » dei Paesi Bassi. Come già i vescovi, anche Alfrink ha respinto le accuse (apparse ieri anche sul settimanale vaticano) di « muniintuizione » del sondaggio tatto a Rotterdam per preparare le candidature. Reslano aperti i problemi di fondo che Roma considera limitati a gruppi ribelli, e quindi controllabili. d'Olanda, mentre i vescovi dei Paesi Bassi li ritengono estesi a tutta la Ciiiesa. Lamberto Fumo