Condanna chiesta per la maestra che aveva un mitra nella valigia

Condanna chiesta per la maestra che aveva un mitra nella valigia Era stata fermata all'aeroporto di Beirut Condanna chiesta per la maestra che aveva un mitra nella valigia E' Danila Giacomelli, 24 anni, di Brescia - Il magistrato ha proposto da 6 mesi a 3 anni di carcere - Nel bagaglio la giovane aveva anche 3 fucili da caccia , Beirut. 21 gennaio, Il magistrato militare, in caricato dell'istruttoria sul taso di Danila Giacomelli. 24 anni, di Brescia, arrestata il 2 gennaio scorso al suo arri vo nell'aeroporto di Beirut, con un mitra e tre fucili da caccia nel bagaglio, ha chiesto cne lfl ragazza venga condan nata ad una pena variante da sei mesi a tre anni di carcere, La signorina Giacomelli, al momento dell'arresto, aveva dichiarato che le armi erano regali fatti da suo padre, fab bricante di armi, ad alcuni amici libanesi. La ragazza si era recata a Beirut per inse gnare lettere in un istituto diretto dai frati Carmelitani Scalzi. Doveva anche perfezio narsi nello studio dell'inglese - e del francese. Per la sua j scarcerazione era stata pagata ! una cauzione di 400 mila lire. i Della vicenda sta anche inte- lessandosi l'ambasciala italiana a Beirut. Il padre della ragazza aveva ammesso di aver consegnato alla figlia tre fucili da caccia destinati ad alcuni clienti in Medio Oriente, ha però sempre detto di ignorare che nel bagaglio di Danila vi fosse anche un mitra. La giovane attualmente è ospite di amici libanesi. (Ansa-Upi) Brescia, 21 gennaio. fs. m.l I genitori di Danila Giacomelli a Magno di Gardone Val Trompia hanno accolto la notizia della richiesta di condanna della loro figlia con lo stesso stupore con il quale avevano accolto la prima notizia dell'arresto, avvenuto il 2 gennaio scorso all'aeroporto di Beirut. Pietro e Jolanda Giacomelli sono preoccupati, anche se affermano che le notizie comunicate loro dalla figlia erano sino ad oggi confortanti. La conferma o no della condanna proposta dal magistrato libanese avrà riflessi in sede giudiziaria anche in Italia, in quanto le armi introdotte da Danila Giacomelli in Libano erano di fabbricazione italiana. La nostra magistratura può quindi chiedere per via rogatoria internazionale gli atti processuali al magistrato libanese; tuttavia questi non ha alcun obbligo di trasmetterli, perché nessun trattato fra i due PaeI si regola tale materia. Cosi, la singolare vicenda I della maestrina, che sembrava avviata a soluzione, è riI tornata alla ribalta con previsioni poco liete per Danila Giacomelli. A Magno Gardone permane comunque l'impressione che altre persone, forse molto vicine alla famiglia, sapessero della presenza di armi da guerra nel bagaglio della Giacomelli, che forse non è. riuscita a dimostrare la sua completa buona fede. ! I | I Danila Giacomelli IIIIIIIIMIIIIIIIMIIIIIIIIinilllllllllllllllllllllllllll

Persone citate: Danila Giacomelli, Giacomelli, Jolanda Giacomelli, Magno Gardone