Seimila posti di lavoro persi in 25 anni nella Valle Susa

Seimila posti di lavoro persi in 25 anni nella Valle Susa La grave crisi che ha colpito la zona Seimila posti di lavoro persi in 25 anni nella Valle Susa La drammatica relazione del sindaco di Susa - Avigliana (ha perso 1700 occupati) - Bussoleno (1600) - Susa (1280) S. Antonino (mille) - Tregua nei tre stabilimenti Eti Ieri negli stabilimenti Eti di S. Antonino, S. Giorgio e Mathi gli operai hanno ripreso il lavoro dopo la tregua concordata l'altra sera fra le organizzazioni sindacali e la direzione, con l'intesa che non verrà assunta dalle due parti nessuna iniziativa prima di una riunione in programma per il 2 febbraio. Picchetti di operai hanno comimque controllato che dagli stabilimenti non uscissero macchinari ed attrezzature. A S. Antonino uno sciopero di due ore, previsto per oggi, è stato revocato. La crisi della Valle di Susa, anche in relazione agli ultimi avvenimenti, è stata esaminata ieri sera nella sala consiliare del municipio di S. Antonino. Erano presenti i consiglieri comunali, la presidenza del¬ IIMIIIIIIIIlllllllllilllllllllllllllllllllItlllllllllllll la Comunità bassa Valle di Susa, guidata dal dott. Silvestro, sindaci di vari Comuni, amministratori provinciali, sindacalisti, delegati della Magnadyne e dell'Eti. La pesante situazione delle industrie locali desta grande preoccupazione in tutti gli amministratori della vallata in quanto sono interessati da essa 20 Comuni. Per la Magnadyne si è constato che le trattative per la costituzione della nuova società di gestione procedono con una lentezza che accentua le preoccupazioni dei 1200 dipendenti di S. Antonino. Il sindaco di Susa, comm. Arsenio Favro, il più anziano sindaco della provincia di Torino, ha reso nota una statistica sulle principali aziende della vallata ed i posti di lllllllllllllllllllItlItlllllMIItllllllllllllllllllllllllll lavoro, che negli ultimi 25-30 anni hanno subito una forte riduzione. Ha dichiarato: « Soltanto Susa ne ha persi 1280. Le acciaierie Assa, da 1000 dipendenti cono scese a 500; l'Imp da 250 è passata a 100; il calzificio Nova, che assorbiva 250 lavoratori, ha chiuso. L'ex cotonifìcio Valle Susa ora Eti, da S00 dipendenti è diminuito a 400. A Bussoleno le acciaierie Sisma da 1000 operai sono passale a 100. Inoltre è chiusa la fabbrica del " Valle Susa " che dava lavoro a 700 persone. A Bruzolo si è fermata la Robert Shaiv che aveva 150 dipendenti ». L'indagine continua: Borgone: l'ex cotonificio Valle Susa da 700 operai è passato a 420. Vaie: la Fichet, che occupava 150 dipendenti, ha chiuso. Sant'Ambrogio: la Manifattura tessile Fratelli Bosio, con 1000 dipendenti ha cessato l'attività. Avigliana: il dinamitificio Nobel, con 1200 lavoratori, e la Duco, con 500, sono fermi. L'altro giorno nel comune si sono riuniti sindaci ed assessori di Mathi, Ciriè, Lanzo, Noie, Villanova, Grosso, Corio, Cafasse, Vauda, Pessinetto, Monastero, Mezzenile. Erano presenti anche l'assessore Pensa della Provincia ed il dott. Muzzo in rappresentanza dell'assessore al lavoro di Torino. In quell'occasione è stato votato un ordine del giorno in cui si esprime « viva preoccupazione per gli enormi e gravi danni che possono derivare ai lavoratori ed all'economia di tutta la zona dalla chiusura dello stabilimento di Mathi». Ieri la Giunta della Provincia ha' discusso i problemi dell'occupazione con particolare riguardo alla situazione dell'Eti. Il presidente Borgogno ha proposto di riunire, nella sala del Consiglio provinciale, amministratori locali, parlamentari, sindacalisti ed imprenditori per un esame della situazione e la ricerca di soluzioni in difesa del posto di lavoro. L'incontro si svolgerà lunedì.

Persone citate: Arsenio Favro, Assa, Borgogno, Corio, Fichet, Fratelli Bosio, Grosso, Villanova