I postini inglesi in sciopero Ricorso ai colombi viaggiatori di Renato Proni

I postini inglesi in sciopero Ricorso ai colombi viaggiatori I postini inglesi in sciopero Ricorso ai colombi viaggiatori Fermi da oggi 230 mila; chiedono aumenti del 15 per cento (Nostro servizio particolare) Londra, 19 gennaio. Il ministro per il Lavoro Robert Carr sta compiendo un ultimo, disperato tentativo, stasera tardi, per comporre la vertenza dei 230.000 postelegrafonici, il cui sciopero ad oltranza si inizia alla mezzanotte di oggi. Il ministro ha convocato i rappresentanti delle Poste e del sindacato, ma prima di entrare nell'ufficio di Carr, Tom Jackson, segretario generale della Union of post office worlcers ha dichiarato che lo sciopero appare inevitabile. La vertenza dei postelegrafonici ò cruciale per l'intera politica economica del governo, deciso a reprimere, almeno nel settore pubblico, tutte le richieste d'aumento salariale superiori al 10 per cento. Le Poste hanno offerto ai 230.000 lavoratori un aumento dell'8 per cento, pari a 2250 lire alla settimana. Il sindacato chiede 4500 lire alla settimana, cioè il 15 per cento. Se concedesse l'aumento richiesto, il bilancio an1 nuale della Post office corpo¬ ration verrebbe gravato di circa 55 miliardi all'anno e l'affrancatura delle lettere dovrebbe essere aumentata. Lo sciopero delle Poste è il primo della storia inglese. Ogni giorno, i postini consegnano 35 milioni di lettere e mezzo milione di pacchi. I postini sostengono l'azione del sindacato, ma molte telefoniste hanno dichiarato che continueranno a lavorare. Alla soluzione di questo sciopero, e alla definizione della vertenza degli elettrici di cui si sta occupando un tribunale d'inchiesta, è legato il futuro politico-economico del governo. Se i postini, e gli elettrici, riusciranno a strappare un aumento superiore al 10 per cento, l'unico modo del governo di imporre una parziale politica dei redditi (cioè bloccando gli eccessivi aumenti salariali nel settore pubblico) crollerà, e si dovranno tentare nuove vie per controllare l'inflazione. Ieri, il governo aveva permesso alle Poste di rinunciare al loro monopolio per la distribuzione delle lettere. Questa decisione ha incoraggiato decine di persone a creare un proprio modesto ufficio postale, impiegando casalinghe e persino piccioni viaggiatori. Un edicolante di Epsom userà una squadra di ragazzini per la distribuzione della posta, al costo di 75 lire per lettera. Quattro uomini d'affari londinesi trasporteranno la posta per aereo in Francia, ove verrà imbucata per le destinazioni straniere. In una birreria si vendono francobolli « di emergenza », che assicureranno l'invio, per camion, di lettere ai destinatari. Una compagnia di assicurazione manderà ogni giorno a Parigi un fattorino, perché spedisca di là le missive. Nel Lincolnshire, un sacerdote ha fondato il suo servizio postale, annunciando che tutti i profitti verranno impiegati per il restauro della chiesa locale. Uno stampatore, certo Peter Kernon, ha annunciato che userà piccioni viaggiatori per la spedizione di microfilm. Renato Proni

Persone citate: Carr, Peter Kernon, Robert Carr, Tom Jackson

Luoghi citati: Francia, Londra, Parigi