Un'altra banca assaltata da rapinatori I banditi fuggono con quindici milioni

Un'altra banca assaltata da rapinatori I banditi fuggono con quindici milioni Ondata di criminalità su Torino e sulla "cintura 9? Un'altra banca assaltata da rapinatori I banditi fuggono con quindici milioni E' la terza impresa in pochi giorni, dopo quelle di Orbassano e di Pancalieri - I delinquenti, mascherati e con pistole, entrano nell'agenzia della Banca di Novara, già presa di mira qualche mese fa - Immobilizzano i presenti, riempiono una borsa di banconote e scappano Altro latto: giovane derubata in auto, stordita e gettata luori Ancora una rapina a una banca, la terza in pochi giorni. Questa volta i banditi sono tornati nell'agenzia della Banca Popolare di Novara, a Beinasco, già assalita il 18 maggio scorso. Pistole alla mano, hanno immobilizzato il direttore e quattro impielllllllllllllllllllllllllllllillllllllllllllllllllllllllll gati e si sono impadroniti di 15 milioni. Beffardi, prima di fuggire hanno ringraziato: « Siete stati bravi ». Una nuova ondata di criminalità si è dunque abbattuta su Torino e provincia: tornano alla mente le sanguinose imprese della banda Cavaliere Polizia e i lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll carabinieri lavorano giorno e notte, seguono tutte le piste, ma sincra non è stata scoperta nessuna traccia, nessuna indicazione. Anche questa rapina sembra opera degli stessi banditi che giovedì scorso hanno assalito l'ufficio pestale di Orbassano (bottino tre milioni) e due giorni prima hanno rapinato la Cassa di Risparmio di Pancalieri (tre milioni). Stessa tecnica, identico il numero dei rapinatori: cinque. Giovani, il viso nascosto con sciarpe e calzamaglie, pistole. Alle 11,25 una «124» verde si ferma davanti all'istituto bancario in frazione Fornaci di Beinasco. Scendono quattro giovani, un quinto rimane al volante. Entrano in fila indiana nella banca, senza fretta. Oltrepassata la soglia, si coprono il viso con le sciarpe. Un paio hanno delle calzamaglie infilate sulla testa. Guido Brunatti, 47 anni, direttore dell'agenzia, è al telefono. Dice: — Stavo parlando con Savona. Ho alzato gli occhi e ho visto un bandito fermo davanti a me. Impugnava una pistola. Senza parlare, muovendo la mano armata mi ha fatto cenno di interrompere. Nell'ufficio ci sono altre quattro persone: il cassiere Alfredo Guardini, 43 anni; il vicedirettore Michele Rubatto, 51 anni; l'impiegato Ferdinando Barateli!, 36 anni e il commesso Giuseppe Rudino, 40 anni. Davanti alle armi spianate, si alzano in piedi, le mani in alio. Uno dei banditi li minaccia: — State bravi, non fate scherzi. Contemporaneamente, due complici saltano il bancone, imo si ferma accanto al cassiere, l'altro si avvicina alla cassaforte. Racconta il Guardini: — Aveva una borsa. L'ha aperta, con calma ila preso le mazzette da SO e 100 mila lire. Non le ha buttate alla rinfusa, sembrava quasi che le sistemasse all'interno della borsa. Nessuno del banditi dimostra di avere fretta. Uno, biondo, dice agli impiegati: — State calmi. Non è necessario che leniate le mani in alto. Dovete solo stare fermi. La cassaforte è vuotata in pochi attimi. I due rapinatori oltrepassano il bancone e si uniscono al complici. Escono uno alla volta, ultimo quello biondo. Dalla soglia, rivolto agli impiegati, dice: — Slete stati bravi. Raggiungono la « 124 » togliendosi sciarpe e calzamaglie. Una finisce per terra, ma non la raccolgono. L'auto parte di scatto, verso Beinasco. Meno di dieci minuti dopo la zona brulica di autoradio: il capitano Formato dei carabinieri e il dott. Montesano, capo della Mobile, interrogano gli impiegati. Vengono fatti posti di blocco, ma non servono a nulla. I banditi sono scomparsi. * * Una donna di 20 anni è stata aggredita e rapinata ieri sera in via O. Vigliani. E' Celestina Magro, originaria di Scicli (Ragusa), abita in piazza Lagrange 2 presso la pensione Gregori. Alle 22,45 era all'angolo con via Pio VII: una « 124 » si è avvicinata, uno dei due giovani che erano sull'auto le ha proposto una passeggiata, la Magro ha accettato. Racconta la donna: « Il giovane che era sul sedile posteriore mi ha stretto alla gola con un braccio, nell'altra mano aveva una pistola ». Quello che le sedeva accanto le ha strappato la borsetta con 23 mila lire ed i documenti. Poi la Magro ha sentito un dolore al capo, è scivolata tramortita sul sedile. Poi la giovane è stata scaraventata fuori. Un'amica che era poco distante l'ha sentita gemere, si è avvicinata: la Magro giaceva sulla neve, una chiazza di sangue sotto il capo. Un'automobilista l'ha accompagnata alle Mollnette, dove le hanno suturato la ferita al capo. "mmrdolfcèlatgAdzSlGuarirà in 10 giorni iimniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii f Il direttore della banca, a sinistra, col capo della Mobile - Celestina Magro, rapinata

Persone citate: Alfredo Guardini, Brunatti, Giuseppe Rudino, Gregori, Guardini, Michele Rubatto, Montesano