Ruba una borsetta vuota, fugge e spara l'inseguitore è stato ridotto in fin di vita di Luciano Curino

Ruba una borsetta vuota, fugge e spara l'inseguitore è stato ridotto in fin di vita Il grave episodio di sera a Vittuone presso Magenta Ruba una borsetta vuota, fugge e spara l'inseguitore è stato ridotto in fin di vita Il ferito è un salumiere ventisettenne da poco tempo sposato - Alle grida della derubata, una donna di 69 anni, il giovane si è lanciato contro il delinquente - Questi, mentre stava per essere raggiunto, ha fatto fuoco quattro volte - Tre proiettili hanno colpito la vittima in pieno petto - Due persone sospette sono state fermate t Hai nostro invilito speciale) Magenta, M gennaio. a Da che distanza le ha spanilo il rapinatore? ». « Da un lidio di metri ». Quadro rivoltellate: un colpo a vuoto, tre BgcbCRpalloltole a segno. 11 medico pnon mi lascia fare altro do-1 dmande al ferito, che è gravis-1psimo. Si chiama Ferruccio Corbella e ha 27 anni. Ha una salumeria a Vittuone. Ieri sera ha inseguito un giovane che aveva strappato la borsetta a una donna, staya per raggiungerlo, quello gli ha sparato. I carabinieri hanno fermato due calabresi che risiedono a Rho. Sono fortemente indiziali e domani li ascolterà il magistrato. limino Tallo un buon lavoro i carabinieri. Il leti. Gagliardo, clic comanda la stazione rli Abbiategrasso, mi dice: « La delinquenza e straripante, in questa, che ara una zona tranquilla, titilliamo ovulo Ire rapine a mano armata in due inorili». L'ali ro ieri, a Castellazzo, hanno rapinato 3(1 mila lire in una tabaccheria, c'è chi ha tentalo di intervenire e uno dei banditi ha gridalo al complice: « Silura, spara ». Però aveva patirà, gli I remava l'arma in mano. Comunque, la mi miccia ha scoraggialo gli inseguitori. « Ecco — dice il tenente silurami per poelte migliaia di lire, ini ti Vittuone. intimo addirittura sparlilo per niente. Nella borsetta scippata non c'era un soldo. Il fazzoletto, le chiavi di casa, gli occhiali, il libretto della mutua ». La donna. Ernesta Carrettone di liil anni, stava andando dal medico, dott. Opassi, per una visita di confrollo. L'ambulatorio e in via Velimi, nel centro di Vittuone, un paese presso Magenta. Erano lo l!),:i() e non c'era molta gente in giro. Dice la donna: « Stavo per entrare nello stufilo del medico, ho sentito uno strattone al braccio. Due staio scappali con la mia borsetta ». Ha gridalo: « Al Ufi dio ». Nell'ambulatorio c'erano due o Irò persone, tra cui Ferruccio Corbella, che era andato a ritirale una ricetta per la madre. Un giovane tranquillo, che a vederlo si direbbe più timido che spavaldo. Corbella è sposato da un anno e mezzo, sei mesi fa gli è morto il padre, passa il giorno nel negozio — una piccola salumeria in via Vittorio Veneto — e la sera davanti al televisore. Ieri sera ha sentito il grido della Carrettone ed è scattato. I due rapinatoli avevano preso strade diverse: ne ha inseguito uno. Con accaniménto, come se il derubalo fosse lui sfesso. Due, trecento metri di corsa e guadagnava terreno. Il fuggiasco ha imboccalo un vicolo senza liscila. Si è voltalo con il flato grosso, ha visto l'inseguitore a due passi: ha sparato quattro colpi senza interruzione. Lo esplosioni fanno accorrere genie, i primi arrivali vedono Ferruccio Corbella il-! scile dal vicolo piegato in due, soffre mollo, si preme 10 mani sul petto e il sangue scorre tra lo dita. « Stavo per prenderlo — .dice con sforzo — Mi ha sparato... ». Con un'auto lo trasportano all'ospedale di Magenta. Una pallottola di calibro 6,35 ha trapassato una spalla, un'altra 11 ventre, la terza un polmone sfiorando il cuore. Trasfusioni di sangue. Opera il prof: Tamburini: un intervento durato quasi sei ore. La prognosi è ancora riservala. Mi dice il chirurgo: « Ferite bruttissime. Ma ritorno e sano e torte: speriamo ». Il cappellano, prima dell'operazione e per tenergli su il morale, ha scherzalo: «Così abbiamo voluto lare gli eroi ». Anche lui ha scherzato: « Niente eroe e non voglio medaglie. Commi que, lo rifarei ». Dieci minuti dopo la sparatoria, c'erano sul posto i carabinieri di Corbella. Venti minuti dopo quelli della tenenza di Abbiategrasso. Posti di blocco. Pattùglie a piedi e in auto su tutte le si rade. Indagini nel vicolo. Si accerta che il rapinai ore, dopò la sparatoria, ha scalato un muretto allo un metro ed e calato in un cortile. Un cane ha abbaialo: una donna si è allacciata alla finestra, il fuggiasco le ha dello: « Stia tranquilla, non è niente ». Ha scalalo un ali io muretto, si è trovalo in un campo sportivo: lerzo muretto con del Alo spinalo, ed eccolo sulla provinciale che corre buia e deserta tra la neve. Altra testimonianza: poco prima dello scippo, in paese avevano notalo una « Mini » rossa con due giovani, chi1 andava e veniva, e i due, ricorda un negoziante, «avevano facce buIonie ». Alle 52 sul cavalcavia òclC«cfHa Busto e Sedrianp una pattuglia ferma un giovane senza cappotto che al vederli sembra impaurito. E' Gerardo Conca, 23 anni, immigrato a Rho dalla Calabria, disoccu- pato. Che fa in giro? Rispon de che è venuto da queste partì per trovare un amico, ò venuto a Rho a piedi perché a mezzogiorno ha prestalo la sua auto a un amico. Che auto? Dice che è una « Mini » rossa. Lo portano in caserma. Ha una mano graffiala di recente, come se si fosse ferito a un filo spina lo. Ila sui calzoni tracce di calce ed ecchimosi alle ginocchia, tali da far sospettare che abbia scavalcato muriccioli. Ma lui nega. Continuano ad interrogarlo e dà risposte che lasciano perplessi, a volte si contraddice. Vanno a Rho a cercare il suo amico: Antonino Lo Moro, 27 anni, anch'egli calabrese e disoccupato. Davanti a casa, in via Monte Bianco 7, c'è la « Mini » rossa. Lo Moro dice che Gerardo Conca glie- l'ha imprestata alle ili. Gli obiettano che l'amico afferma di avergliela data a mezzogiorno. Adesso Lo Moro non è più tanto sicuro dell'ora. Anche lui viene porta 10 ad Abbiategrasso ed interrogato, e anche lui dà risposte poco convincenti. Tutti e due sono sottoposti alla prova del « guanto di paraffina » che accerterà se uno di loro ha sparato. Il risultato si avrà nei prossimi giorni. Domani Conca e Lo Moro saranno ascoltati dal pretore, 11 quale deciderà se rilasciarli o tramutare il fermo in arresto. M.i se uno dei due fosse lo sparatore, l'accusa decisiva potrebbe venire da Ferruccio Corbella. Il vicolo era buio, ma i due erano a un paio di metri e c'erano le vampate delle esplosioni. Il giovane commerciante ha certamente visto in volto l'uomo che gli sparava ed è un ricordo che non può dimenticare. Luciano Curino A Torrevecchia, nel Pavese ala di recente, come se si dice che erardo Conca glie Magenta. Ferruccio Corbella ferito dal rapinatore (Moisio) Magenta. La signora Corbella, moglie del commerciante ferito