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Thoeni sbaglia la solita "porta,, Al francese Duvillard lo slalom Avvantaggiati i discesisti puri a Madonna di Campiglio Thoeni sbaglia la solita "porta,, Al francese Duvillard lo slalom L'azzurro con un banale errore ha compromesso le possibilità di successo nella prima gara della « 3-Tre » - E' finito terzo alle spalle di Russel - Oggi in programma lo « speciale » (Dal nostro inviato speciale) .Madonna di Campiglio. 9 genn. La pista a fisarmonica della u 3 - Tre » non ha perdonato la i relativa incapacità che Gustavo | Thoeni e Patrick Russel. discesisti moderni, ancora accusano sui tratti troppo tacili. Il lungo piali - che divide in due la montagna ha dato via libera ai discesisti puri come Duvillard e lo stesso Russi, banalmente squali ! Acato, o agli slalomisti « vecchia maniera » tipo Schranz e Bleiner proprio gli slessi due austriaci che hanno avuto in regalo le medaglie del « gigante » gardenese da un'altra pista lontana dalla formula moderna della gara. Thoeni e Russel hanno gareggiato in modo molto simile, ma ancora una volta Gustavo ha commesso un errore in piti, forse decisivo, ad onta di ogni handicap, addirittura per il successo assoluto. Nella prima serie Rus- mvsei ha perso allargando assai l'en- I trata del grande muro a metà j percorso, e Thoeni ha pareggiato il conto entrando in volo nel mu- 1 ro finale addirittura sul palo esterno di una normalissima porta orizzontale. Tra i due rivali Intercorreva un distacco di soli 24 centesimi di secondo, ma nel i frattempo davanti a loro si eia- \ no piazzati in parecchi. Duvillard, ad onta della sua mano ancora , malconcia. aveva sfruttato a dovere i lunghi piani (tutto il tracciato è come un soffietto spiegato: un muro, un piano, un altro muro e un altro piano e cosi via tino alla fine) con gli sci che flottavano sulla neve senza mai una presa di spigoli eccessiva che frenasse la corsa. Il miglior tempo era suo, ma incalzava, con un mar- gine minimo, l'austro-piemontese j Werner Bleiner. Quindi in rapida : successione Schranz e il giovane | sorprendente svizzero Adolf Roe- sti. Ci sarebbe stato anche Russi se non fosse passato in mezzo ai due pali abbagliato dal sole. In tanti davanti e nemmeno molti dietro considerando che il tracciato ha compiuto un'opsra di decimazione non indifferente. Tra le vittime più. illustri JeanNoel Augert e tra gli azzurri Eberardo Schmalzl, Augschoeller, Filippa, Confortola, Willy Demetz, Mussner e Pietrogiovanna. Seconda ii manche » dopo tre ore di distensione rallegrate dalia gara riservata ai giornalisti seguiti da campioni come Jean Noci Augert che per la gara vera non avevano più molto interesse: vinceva Pfefferkorn, della radio austriaca, seguito dal francese Patrick Lang, e dall'italiano Adriano Costa. L'inversione dei gruppi di partenza porta Schranz e Thoeni a partire per primi. Karl sbaglia nella parte alta del tracciato e poi ha nuovamente una leggera sbandata sul piano. Gustavo scatta un minuto dopo, arriva al cronometraggio dei tecnici francesi con un tempo di 54" che fa gridare al miracolo perché Schranz in quel punto è passato in 56", ma all'entrata sul famigerato piano una presa di spigoli molto marcata quasi lo blocca e incide negativamente sul tempo, assai più che per Schranz, che il medesimo errore aveva commesso più avanti quando già si riprendeva velocità. Russel transitava all'intermedio distanziato di un secondo da Thoeni, mentre Duvillard passava in 55"6, praticamente alla pari, in un'immaginaria classifica generale, con l'azzurro. Da quel punto in avanti l'errore di Gustavo, unito ovviamente all'incapacità di far scivolare gli sci, ha ristabilito le posizioni precedenti nei confronti dei due francesi che gli finivano davanti. Dietro si classificavano Schranz, Bru'ggmann e Bleiner, quest'ultimo senz'altro danneggiato da un incidente incredibile accaduto alla seggiovia: l'indisciplina di un pubblico maleducato ha provocato una ressa indescrivibile e Bleiner è stato colpito ad una tempia da un pesante seggiolino di ferro.