Il maggiordomo falsario per 100 milioni è scomparso: la moglie teme si sia ucciso

Il maggiordomo falsario per 100 milioni è scomparso: la moglie teme si sia ucciso Il furto che durava da due anni in un palazzo patrizio Il maggiordomo falsario per 100 milioni è scomparso: la moglie teme si sia ucciso Ma è più probabile che l'uomo si sia nascosto per timore di un mandato di cattura - Il figlio dei derubati ha riconosciuto in questura parte dei quadri che erano stati sostituiti con le «croste » - Trovata altra refurtiva: forse il falsario ha derubato anche i precedenti padroni, a Milano Luigi Anghinoni, il maggiordomo trentaduenne elle ha rubato al padrone quadri di valore sostituendoli con delle copie grossolanamente dipinte da lui stesso e da un complice, è scomparso. Sua moglie, Elda, 35 anni, lo sta attendendo invano nella loro abitazione di via Pletriuo Belli 43 bis. Dice: n Mio marito é stato fermato dalla polizia alle 9 di giovedì ed è rimasto in questura fino a mezzanotte, per interrogatorio. E' tornato, ha dormito fino lille otto, poi e tornato ad uscire dicendo che andava nuovamente alla Mobile. Da allora non l'ho più visto. Ho saputo che in questura non doveva presentarsi, temo che gli sia successo qualcosa ». La Anghinoni è preoccupata per la sorte del marito, ma e probabile che l'uomo si sia semplicemente nascosto temendo che sia spiccato contro di lui un mandato di cattura. La polizia ha infatti trasmesso alla procura la denuncia a piede libero per furto aggravato con¬ tinuato, falso e truffa; e il magistrato potrebbe decidere di farlo arrestare. La vicenda di cui è protagonista questo giovane appare'sempre più sconcertante. Egli sembrava un uomo irreprensibile. Si muoveva ne.'la lussuosa casa dei coniugi Ester e Alberto Ferrino — 87 e 95 anni — in corso Galileo Ferraris 42, presso la quale lavorava in qualità di maggiordomo, come se fosse il proprietario. Ci raccontava ieri un commerciante torinese di essere entrato in quest'alloggio, su invito dell'Anghinoni, e di avere creduto che questi fosse; il padrone di casa. « M'era capitato di vedere passare in tondo a un salone due figure di uomo e di don[ na molto anziani, ma avevo penI salo che fossero suoi parenti. Lui parlava dei dipinti e degli altri pezzi d'antiquariato come se fossero suoi e come se ne potesse dispone liberamente per la vendita o lo scambio ». L'Anghlnoni ha fatto sparire dall'alloggio, oltre al quadri per un valore di un centinaio di milioni, tre pellicce per dieci milioni e due anelli di identico valore. Questi ammanchi sono stati accertati ieri. Un gruppo di quadri sono stati trovati nell'abitazione del maggiordomo e sequestrati insieme con ì falsi che erano stati dipinti da lui e da un amico che entrava nottetempo nell'alloggio per lavorare alle copie. Altri quadri rubati dal truffatore sono stati spontaneamente portati in questura dai galleristi Fogliato di via Mazzini 9 e Bottisio di corso Matteotti 2. che li avevano acquistati in buona fede. I dipinti trafugati sono stati riconosciuti ieri, 1n questura, dall'ing. Guido Ferrino, figlio dei coniugi truffati, che abita in via Montevecchio 50. Fra la merce trovata in casa dell'Anghinoni c'erano anche due orologi antichi di bronzo dorato e un « putto », pure dorato, alto un metro. Questi non sono stati riconosciuti dall'architetto come appartenenti ai suoi genitori. Si pensa quindi che il maggiordomo abbia rubato e truffato anche 1 suoi precedenti datori di lavoro. Si sa che due anni fa, prima di essere assunto dai Ferrino, lavorava alle dipendenze della famiglia Walsh di Milano la quale aveva poi denunciato alla polizia la scomparsa di oggetti di antiquariato, tra cui sette quadri di grande valore. I signori Walsh saranno invitati a Torino a esaminare la refurtiva che è ancora senza padrone.

Persone citate: Alberto Ferrino, Bottisio, Ester, Ferrino, Fogliato, Guido Ferrino, Milano Luigi, Walsh

Luoghi citati: Milano, Torino