Un esposto annuncia con mesi di anticipo i tre vincitori di un concorso di chirurgia di Gabriella Poli

Un esposto annuncia con mesi di anticipo i tre vincitori di un concorso di chirurgia Clamorosa segnalazione in una lettera al ministro Misasi Un esposto annuncia con mesi di anticipo i tre vincitori di un concorso di chirurgia La rivelazione (che segnaliamo per semplice scrupolo di cronaca) dice: «Non è ancora scaduto il termine per le domande d'iscrizione ; ecco la terna che sarà scelta ; uno di questi nomi verrà a Torino per una cattedra ancora da istituire » - Il rettore informa i clinici: solo i proventi delle prestazioni a pagamento spettano all'Università - Sbloccati i fondi del S. Giovanni - Nuovo sequestro Nei giorni scorsi è stato spedito un esposto al ministro per l'Istruzione on. Misasi e per conoscenza al presidente e al membri della sesta commissione del Senato, al Consiglio supcriore della pubblica Istruzione e a « La Stampa ». Reca In calce questa scritta: « Un gruppo di aiuti e di assistenti universitari che per ovvi motivi sono purtroppo indotti all'anonimato, non per codardia — come da qualche parte si vuole insinuare — ma perché costretti dal vigente regime universitario dittatoriale e intimidatorio ». L'esposto annuncia con sorprendente anticipo di mesi i nomi del medici che vinceranno il concorso d'Idoneità alla cattedra di Chirurgia d'urgenza bandito per l'Università di Milano, indicando, tra i « ternati », il nome del professore che sarà chiamato dalla facoltà di Medicina dell'Università di Torino a coprire analoga cattedra non ancora istituita. Riportiamo, per puro scrupolo di cronaca, 1-passi principali della lettera che ci è stata recapitata in copia, ii Con decreto pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 24 novembre '7(1 sono stati banditi concorsi nazionali per idoneità a cattedre universitarie, che verranno espletati nonostante sia chiara la loro impostazione di " emergenza " per tentare di salvare il salvabile da parte degli attuali detentori dei privilegi accademici. E ciò durante un periodo di profonda crisi del mondo universitario, ammessa e deprecata da lutti. E' noto che concorsi di tale natura hanno quasi sempre avuto il carattere di assoluto favoritismo, con esclusione di ogni docente non asservito o succubo delle manovre dittatoriali del cosiddetti " baroni " ». L'esposto prosegue con alcune amare e aspre considerazioni su quanto succede nelle facoltà di Medicina, compresa quella di Torino, e aggiunge: « A testimonianza ci riferiamo al prossimo concorso d'idoneità alla cattedra di Chirurgia d'urgenza bandito per l'Università di Milano, tra gli ultimi in ordine di tempo, ma non certo il primo quale esempio di depravazione universitaria. Già da alcuni mesi si conoscono i nomi dei docenti destinati a costituire la terna vincente, benché il termine di presentazione delle domande scada il 2H gennaio prossimo e vi possa eventualmente partecipare anche un ipotetico " premio Nobel " della Chirurgia ». A questo punto l'esposto elenca i tre nomi. « Poiché uno dei tre sopra citati, oltre ad essere predestinato alla terna vincente e anche predestinato a dirigere un costituendo Istituto di Chirurgia d'urgenza nella nostra Università con sede nell'Ospedale Maggiore, ci sentiamo in dovere di esternare la nostra grave preoccupazione di universitari e di medici ». Sul « commercio delle cattedre ii sono state pubblicate decine di denunce e anche un' libro bianco. I tre nomi preannunciati al ministro dagli assistenti di Torino saranno confermati dall'esito del concorso? C'è da augurarsi di no, anche se i 140 bandi e più, firmati dal ministro il 21 novembre '70, costituiscono l'ultima infornata di concorsi con il vecchio sistema a cui appariva calzante — è stato scrit aaqbdrlprsj sc! ij oI cj p| cI dj r! ni eti addI \ j to — la frase popolare « fu dai una cosa a me. io dò una cosa i a te ». Con la riforma universi- | taria i concorsi si svolgeranno | secondo norme più rigorose e , rassicuranti. •k-k lSi è riunito ieri mattina il I consiglio dei clinici. Vi è Inter- 1 venuto il rettore prof. Allara che ha esposto all'assemblea le de- cisioni a cui era giunto la sera prima il consiglio d'ammini strazione dell'Università e che La Stampa ha riportato ieri. Il consiglio di amministrazione si è trovato concorde nel riconoscere al clinico la duplice funzione di docente e di primario ospedaliero, determinata dall'attività che egli svolge da un lato per la didattica e la ricerca, dall'altro per l'assistenza ai malati. Analogamente esistono due fonti di proventi delle cllniche: quelli derivanti dalle prestazioni a pagamento e quelli attinenti all'assistenza. Prestazioni a pagamento. - Sono quelle ad esterni, con tariffe stabilite fatturate sul bollettario dell'Università (a madre e figlia) relative a visite, esami, prove di laboratorio ecc. per paganti in proprio a cui si rilascia regolare ricevuta. Il consiglio di amministrazione ha confermato che quej ste somme, incassate dalla clinica, devono essere versale per ! intero all'Università la quale, j operata la ritenuta del 13 per I cento, ripartirà il resto cosi: 10 j per cento, esercitazioni; 37 per | cento all'istituto come fondo di I dotazione; 15 per cento al dij rettore, 25 per cento al perso! naie. Questo 25 per cento dovrà i essere suddiviso secondo i criteri di discrezionalità del direti tore, che è tenuto d'ora in poi a motivarli. Insieme alle somme dovranno pervenire all'Ateneo gli elenchi dei nomi e delle cifre spettanti a ciascuno. Altra novità: come ii personale » avente diritto al compenso s'intende chiunque presti la sua opera continuativa nell'istituto, non strutturati compresi. Proventi dell'assistenza — RiI guardano, ha precisato il consi\ glio di amministrazione, tutto il j resto. Cioè le somme incassate dall'ospedale per conto delle cliniche relative a visite ed esami ambulatoriali per mutuati; a degenze sia di pensionanti e sia di mutuati. L'Università si considera estranea a questi introiti e alle relative suddivisioni, giudicando peraltro « pacifico ii che per I compensi fissi debbano avvenire secondo il sistema ospedaliero delle 4 parti al direttore, 2 parti a ciascun aiuto e una ad ogni assistente. i: Dopo quest'ampia chiarificazione — ci ha detto un clinico — si torna al punto di partenza. All'inizio dell'anno scorso una circolare ministeriale, piuttosto ingarbugliata, ci aveva confuso le idee. Ne avevamo discusso a lungo in consiglio e alcuni di noi avevano espresso il parere di versare all'Università, per cslre na cautela, anche il corrispetti- i vo delle prestazioni ambulatoriali | mutualistiche per le quali si era | fatto ricorso ad apparecchi di , proprietà universitaria. Per que sto gli incassi delle "prestazioni la pagamento " risultano aumen- I tuii considerevolmente nell'ulti 1 mo anno »- II clinico ha proseguito: « L'U niversità ha trattenuto su que ste somme il 10 per cento, ma non. è escluso che, considerando indebita la ritenuta, le restituisca ». Gli introiti delle prestazioni a pagamento sono fermi da alcuni mesi. L'Università prowederà alla distribuzione in tre tranches, entro la fine di gennaio. Dovrebbero essere sbloccati a giorni anche gli introiti dell'assistenza, congelati presso l'ospedale San Giovanni a seguito di una delibera degli amministratori che chiedevano « chiarimenti » all'Università. Le spiegazioni sono contenu- te nella lettera che il rettore ha inviato ieri al presidente del San Giovanni, avv. Dardanello. * * L'Università si è pronunciata, il rettore ha informato i clinici e l'ospedale. Ora si attende il giudizio della Procura la cui indagine, com'è noto, tende a stabilire se l'Università ha avuto, negli ultimi 5 anni, « tutto u 11 suo. Anche ieri, poco dopo le 10, è stato compiuto un sequestro di libri contabili. E' toccato all'istituto di semeiotica medica diretto dal prof. Ceresa e ospitato, in condizioni attualmente disastrose (sono in corso lavori di riattamento) presso l'ospedale S. Vito. L'istituto, nato nel '65, conta, oltre al direttore, 4 assistenti di cui uno con funzioni di aiuto. Ha una quarantina di letti di corsia. Dice il prof. Ceresa: « Non abbiamo reparti di radiologia, né radioisotopi e cose del genere. E' un piccolo Istituto con un piccolissimo bilancio: poco più di 400 mila lire l'anno di prestazioni a pagamento, altrettanto di prestazioni mutualistiche ». La dotazione che Io Stato passa a semeiotica medica è così misera che il docente, d'accordo con i suoi collaboratori, ha sempre versato tutti gli introiti am i bulatoriali all'istituto (detratta la |percentuale del 10 per cento al l'Università) anziché procedere alla ripartizione, ce Altrimenti — dice — non avremmo potuto continuare a lavorare e a studiare ». Quanto ai compensi fissi mutualistici vengono divisi, per abitudine, con il sistema del 4, 2, 1. Una volta alla settimana gli assistenti di ruolo si riuniscono con il direttore per discutere i provvedimenti d'indole amministrativa. « Ho degli ottimi coltabora- tori — dice il prof. Ceresa — et siamo sempre trovati concordi in tutto ». k -k I clinici hanno quasi messo a punto il documento che invieranno ai giornali sui loro istituti. « Sono tra i migliori d'Europa » hanno confermato ieri mattina al rettore discutendo delle difficoltà che incontra il funzionamento delle cliniche, soprattutto per la carenza di personale strutturato. Perché il centro di emodinamica delle Molinette è inattivo? Ascoltiamo oggi le spiegazioni dell'aw. Dardanello, presidente dimissionario dell'amministrazione ospedali S. Giovanni: « Noi abbiamo deliberato l'accettazione del centro PUinelli il 4 maggio '70. Il comitato provinciale l'ha approvati il 19 agosto, il decreto del Prefetto che ci autorizza formalmente ad accettare la donazione ha ottenuto la firma il 30 novembre, ma è ancora giacente all'Intendenza di finanza per la registrazione a. L'ospedale si era impegnato a spostare il Centro Pianelli nei locali dwl S. Giovarmi e a strutturarne l'organico entro 6 mesi dal decreto prefettizio. « Lo stanziamento in bilancio c'è. In mancatii za del acereto abbiamo proposto | an-Ussistenle non strutturato ad- detto al centro il rinnovo del contratto per assistente straordinario, cioè dello stesso rapporto che ha avuto con noi sinora. Non lo ha accettato ». Così ha fatto il cardiologo, assistente di ruolo della clinica medica: « Dopo avere chiesto di essere inserito nell'organico ospedaliero lui preferito ritornare sui suoi passi e rimanere universitario ». Gabriella Poli

Persone citate: Allara, Ceresa, Dardanello, Misasi

Luoghi citati: Europa, Milano, Torino