Molti "sospettati,, a Lecce ma nessun nome è sicuro di Gianfranco Franci
Molti "sospettati,, a Lecce ma nessun nome è sicuro Nel Salento caccia aperta ai tre vincitori Molti "sospettati,, a Lecce ma nessun nome è sicuro A Nardo si seguono due piste: la famiglia di un professore e un giovane commesso, che mostra soltanto tre dei quattro biglietti acquistati (Dal nostro inviato speciale) Lecce. 7 gennaio. In 25 chilometri di strada, quanti ne corrono tra Nardo e Lecce, la Lotteria di Capodanno ha distribuito, in una ] sola volta, 310 milioni di lire: il primo premio da 150 milioni, il secondo da 140 e un premio di consolazione da 20 milioni. Non era mai capitato che le due vincite più alte di una lotteria andassero a biglietti venduti nella stessa provincia. Nel Salento non si parla che di questa favolosa tripletta. A Lecce, dove c'era stata in precedenza soltanto un'altra grossa vincita, nel 1967, sempre per la Lotteria di Capodanno, furono vinti da uno sconosciuto 70 milioni. Per tentare di individuare i vincitori, è in corso una vera caccia sia a Nardo, dove è stato venduto il biglietto del primo premio, sia a Lecce, dove dovrebbero trovarsi gli altri j due. Le redazioni dei giornali locali sono tempestate di telefonate da parte di persone che forniscono nomi e indirizzi di1 presunti neo-milionari. Stamane è bastato che un impiegato della Prefettura non si recasse in ufficio e che un muratore offrisse da bere ai compagni di lavoro perché fossero subito indicati come i vincitori. Per i due di Lecce, finora non c'è nulla di concreto. Qualche sospetto esiste, invece, sul possessore del biglietto BN-42435 abbinato a Massimo Ranieri e venduto a Nardo nel bar « Osanna », di cui è proprietario il signor Cosimo Tedesco, sposato e padre di tre figli. Tra lui e la moglie Maria, una donna di 39 anni, hanno venduto 250 biglietti della lotteria e, per avere avuto tra le mani quello da 150 milioni, riceveranno un premio di 3 milioni 150.000 lire. Il loro bar era oggi stracolmo di persone che volevano sapere chi fosse il nuovo multimilionario. « Che volete che dica — rispondeva Cosimo Tedesco — so soltanto che il biglietto è uno degli ultimi venduti ». Ieri sera, però, pare che | appena terminato il torneo canoro, sia giunta al bar una 1 telefonata: « Sono quella perj sona che ha comprato il bij glietlo da lei, e, se ricorda il j mio nome, stia zitto; alla fine I sarà ricompensato ». A Nardo si seguono due piste: la prima conduce a Fernando Maggiorelli, un giovane di 24 anni, commesso in un negozio di tessuti, che negli ultimi giorni di vendita comprò nel bar « Osanna » 4 biglietti. « Magari fosse toccata a me questa fortuna! » ha detto mostrando solo tre dei quat¬ tro biglietti perché il quarto sarebbe andato perduto. La seconda traccia è costitutta dalla famiglia Martano. Il padre, un professore di scuola media, la madre e due figli studenti, Dino e Claudio, il primo di 24 anni e l'altro 1 di 21. Dino Martano studia medicina ad Ancona e sta presso i parenti a Sirolo, un paese vicino. Per le vacanze di Na- ! tale era venuto a Nardo, dové si trovava ancora nei gior- ; ni in cui fu venduto il for-1 tunato biglietto. Lui stesso ne I acquistò alcuni nel bar «Osan-1 na». Il signor Cosimo lo ri- j corda bene. . Ieri sera, quando si è spar- j sa la voce che il tagliando : potesse essere in possesso : dei Martano, alcuni cronisti hanno telefonato a Nardo e S a Sirolo: i due numeri erano occupati contemporaneamente. Più tardi, il prof. Martano ha smentito di aver parlato col figlio; questi, invece, ha dapprima ammesso, poi ha negato. Nessuno saprà, forse, mai a chi siano andati i 310 milioni piovuti sul Salento. Da anni, ormai, i vincitori di grosse somme pare siano torniti, oltre che di fortuna, di un formidabile sistema nervoso. I due biglietti di Lecce so- no stati venduti entrambi da Antonio Caputo, che ha un piccolo chiosco sito nei pa raggi di Piazza Sant'Oronzo. E' il personaggio del giorno, lo chiamano « l'uomo della fortuna ». Antonio Caputo ha 32 anni, è poliomielitico da quando era bambino, vive in una modesta abitazione in via Trento 19 nel quartiere delle « Case minime », col padre di 72 anni, grande invalido di guerra, e una sorella. Da quattro anni vende biglietti delle lotterie. E' infaticabile: nella sola lotteria collegata a Canzonissima, ne ha venduti 14.300, una grande quantità se si pensa che nella provincia di Lecce ne sono stati acquistati in totale 51.810. Per aver venduto il biglietto BS 98733, che, abbinato a Gianni Morandi, ha vinto il secondo premio di 140 milioni, gli spetteranno 2 milioni 100.000 lire, cui si aggiungeranno le 350 mila lire per il tagliando da 20 milioni. Gianfranco Franci
Persone citate: Antonio Caputo, Cosimo Tedesco, Dino Martano, Gianni Morandi, Martano, Massimo Ranieri
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