I tedeschi si mettono a dieta

I tedeschi si mettono a dieta I tedeschi si mettono a dieta Sempre più basso il consunto di patate, aumenta quello della verdura (Dal nostro corrispondente) Bonn, 5 gennaio. Se continua di questo passo, fra un paio d'anni il titolo di Kartoffelnesser, (divoratori di patate) che i tedeschi stessi si attribuiscono sarà abusivo. Ogni anno — dicono le statistiche — gli abitanti della Germania Federale mangiano meno patate che l'anno precedente. Il calo è enorme: ancora dieci anni fa il consumo prò capite dei tuberi era di 212 chilogrammi l'anno, soltanto una frazione di quello degli Anni Trenta, quando si ebbero medie annuali di 370 chilogrammi, un chilo abbondante il giorno. Nell'annata agricola 19691970 vi è stato un nuovo regresso, di ben 10 chilogrammi, da 112 a 102 chilogrammi (solo due chili per settimana). In costante dimi nuzione anche il consumo di pane, in tutto 62 chili l'anno (grano e segala), cioè poco più di un chilogrammo la settimana. Secondo gli specialisti di dietetica (una professione alla quale in Germania si attribuisce un avvenire sicuro), i tedeschi si occupano della linea e della salute molto più che in passato: per poter sciare agilmente, per poter ballare, per potersi esibire senza complessi in costume da bagno (o nei numerosissimi club di nudisti) e anche per non rimanere vittime della « malattia di moda », il collasso cardio-circolatorio. Saziatisi nell'ultimo decennio dopo gli anni di carestia del dopoguerra, ora i tedeschi vanno a tavola con la tabella delle calorie. Molti hanno bandito del tutto farinacei e zucchero, ridotto la razione quotidiana di maiale, e hanno cominciato a trovare che la carne di manzo e anche quella di vi tello non sono poi cosi cattive come si diceva, e che con il pesce si possono pie parare piatti prelibati Una autentica esplosione sM è avuta nel consumo delle ver dure, della frutta e, soprattutto, degli agrumi. Sulle bancarelle dei mercati, una volta squallide esposizioni di carote e di verze, di mele e di limoni striminziti, oggi vi sono, In ogni stagione dell'anno, montagne di pomodori di serra, di insalatina trevigiana, di uva delle Canarie, di ananassi, e soprattutto di enormi dolcissime arance. Dice la statistica che nell'annata agricola testé finita ogni tedesco ha consumato 94 chilogrammi di frutta, 65 chilogrammi di verdura, ben 21 chilogrammi di agrumi. In totale, 180 chilogrammi annui di prodo^i « che non fanno ingrassare », ad alto valore vitaminico e a scarso contenuto calorico. Ogni giorno del 1970 il tedesco ha ingerito vivande per 2925 calorie, coniro le 2960 del 1969; sotto la «barriera del pericolo » della 3 mila calorie si era scesi due anni fa. Fra qualche anno, forse, i biondi e corpulenti Kartoffelnesser (peso meàio dell'uomo, chilogrammi 80,4) saranno snelli Gemueseesser (mangiatori di verdura). t. s.

Luoghi citati: Bonn, Germania, Germania Federale