Attualità e tradizione nel balletto di Cuba

Attualità e tradizione nel balletto di Cuba Applaudito debutto al Palazzo dello Sport Attualità e tradizione nel balletto di Cuba Alicia Alonso balla Odette, è Odette, Alicia Alonso si tramuta in Giselle, converte l'arte in vita. Accompagnata dal consenso unanime della critica e da un notevole successo di pubblico, la grande ballerina cubana ha presentato ieri sera al Palasport il Balletto nazionale del suo paese nel primo dei tre spettacoli organizzati dall'Arci per l'unica sosta italiana dell'affiatata compagnia. La Alonso è un caso eccezionale nella storia contemporanea della danza. Quando venne per la prima volta nella nostra città era prima ballerina dell'American Ballet Theatre. Si era nel '52-53. Da allora non sembra mutata. Il corpo è inagrissimo e scattante, le membra esprimono con la massima intensità i momenti lirici e patetici, gli stessi occhi — feriti da una grave malattia — fissano imperiosi ora l'antagonista ora gli spettatori. Con Azari Plisetski si è esibita nel secondo atto del Lago dei cigni. Nell'interpretazione delle romantiche musiche della fine Ottocento la « stella » sovietica Galina Ulanova l'ha .paragonata a Maria Taglioni e su un giornale di Mosca ha scritto che la Alonso è un esempio raro di dedizione alla propria arte e alla professione. A Torino il giudizio non poteva essere diverso. Tuttavia la serata di ieri non si è risolta nella beneficiata di una diva, nel momento magico di un'artista che non tramonta. Accanto a lei, o' meglio al suo fianco, abbiamo visto il Ballet Nacional de Cuba, alla sua seconda tournée europea in due anni, puntuale conferma della sorpresa che l'aveva salutato nel '69. Le prime critiche insistevano sul fatto che la scuola dell'Avana, in soli sette-otto anni di attività ufficiale, ha raggiunto profonda espressività nell'assoluto rispetto della tradizione ballettistica. Nel mese scorso i giovani cubani si sono superati; al festival internazionale di Parigi, oltre al gran premio attribuito ad Alicia ed al complesso, hanno meritato quattro stelle d'oro assegnate alle prime ballerine: Mirta Pia, Josephina Mendez, Loipa Araujo, Marta Garcia. E si noti che quest'ultima, nella rigida organizzazione della sua scuola, solo quest'anno avrà il rango di solista. Il loro programma è stato vario ed applaudito. Bach x 11 è un brano per altrettanti ballerini, con la dolce Mirta Pia e Jorge Esquivel in primo piano, i quali dissacrano quattro frammenti della Messa in mi minore di Bach in un'ironica composizione ricca di suggestioni erotiche. Plasmasis. con la Mendez e Orlando Salgado, è un « pas de deux » che illustra l'evoluzione dalla cellula primigenia all'homo sapiens. Infine, Primera Conjugatión. da un poema al Che Guevara di Amanda Berenguer. p. per.

Luoghi citati: Alicia, Avana, Cuba, Mosca, Parigi, Torino