La super macchina sorgerà a Ginevra
La super macchina sorgerà a Ginevra Sta per nascere il Cern-2 La super macchina sorgerà a Ginevra La decisione è praticamente certa, già assicurato P87 per cento della spesa - Particelle accelerate sino a mille miliardi di elettron-volt? La grande macchina acceleratrice del Cern i Centro europeo per le ricerche nucleari) sì farà, sicuramente a ridosso dell'attuale nei pressi eli Ginevra. Quella che è servita ai fisici delle alte energie per condurre negli ultimi die- I , , » _ . ». _ j ci anni le loro ricerche funzionerà addirittura da iniettore della nuova. I protoni, accelerati a 25 Gev nel Ccrn-1, verranno immessi nel grande anello della nuova e portati ad energie almeno dieci volte più elevate. La nuova macchina, il Cern-2. potrà forse permettere di ottenere fasci di particelle con energie superiori a 1000 Gev (miliardi di elettron-volt I. La decisione di dar il via al per Dn/ nuovo acceleratore non è stata presa ufficialmente dall'ultima riunione del 23 dicembre, ma dei dodici Paesi che vi sono rappresentati sette si sono già espressi per il sì. Essi assicurano al Cern l'S" cento dei contributi: i o i e e a l n a e , , a Paesi scandinavi e l'Olanda che hanno espresso gualche perplessità faranno conoscere entro febbraio la loro decisione definitiva. Dato che il loro apporto è del tutto secondario, si ritiene nella comunità dei fisici che stavolta il Cern-2 è realmente alla vigilia del via. La supermacchina del Cern sarà un anello (venti metri almeno sottoterra) di 2,2 chilometri di diametro lungo il quale verranno fatti correre dei pacchetti di protoni — 4200 per impulso — sino ad acquisire l'energia voluta. A questo punto le particelle saranno deflesse e dirette su bersagli appositamente predisposti, in genere sul liquido di una camera « a bolle ». Il lavoro del ricercatore comincerà proprio da questo momento, il suo interesse essendo soprattutto focalizzato sui fenomeni che gli urti fra le particelle-proiettile e le particelle-bersaglio provocano. Da questo genere di studi i fisici da poco meno di settanta anni hanno tratto gli elementi essenziali per la conoscenza della strutture degli atomi, prima, dei loro nuclei, dopo, ed ora delle relazioni intercorrenti fra le particelle più elementari da cui è composta la materia a noi nota. Se il diametro della macchina da costruire è stato fissato ed anche il costo è noto (165 miliardi in otto anni), l'energia finale delle particelle è ancora da definire. Cern-2 sarà un acceleratore espandibile. In un primo momento sarà dotato di metà dei magneti; in una tale configurazione, che potrebbe essere cosa fatta entro cinque anni dall'inizio dei lavori, i protoni potranno raggiungere l'energia di 200 Gev. A questo punto si avranno due possibilità: completare l'anello con magneti di tipo ancora tradizionale ed in tal caso si passerà a 300 o 400 Gev o, se saranno disponibili per allora, si useranno quelli a superconduzione. Con questi ultimi, capaci di dare campi magnetici due-tre volte più intensi di quelli tradizionali, saranno a portata di mano fasci di protoni a 400-450 Gev. In un secondo momento si potrebbero sostituire i magneti tradizionali restanti e | saltare ad energie dell'ordine dei mille Gev. A questo concetto evolutivo delle grandi macchine si è applicato tre anni fa il gruppo americano che sta per realizzare una macchina simile al Cern-2 a Batavia, nei pressi di Chicago. Gli europei, sia pure con un po' di ritardo, l'hanno fatto proprio mettendo a punto in tal modo un progetto meno costoso e più interessante di quelli precedentemente elaborati. Va ricordato che il Cern-2 ha rischiato il naufragio in due occasioni: una pi-ima volta quando, tre anni fa, i britannici fecero sapere di non accordare a questo settore di ricerca un interesse tale da giustificare la spesa, una seconda poco più di un anno fa quando i tedeschi dichiararono che solo se l'acceleratore fosse stato \ costruito in Germania vi avrebbero contribuito. Se la decisione del « via ai lavori » sarà presa il 19 febbraio, come tutto lascia prevedere oggi, nel 1976 i ricercatori delle alte energie potranno disporre dei primi fasci a 200 Gev. Saranno circa mille le persone che accudiranno al Cern-2. Il nostro Paese partecipa per il 13°'o alle spese del Cern. Gino Speciale MdalcmppmmRgpsmsllrpsLpmadnA6tdlcppsrrzpd
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