Da quattro giorni Napoli flagellata dalla pioggia
Da quattro giorni Napoli flagellata dalla pioggia Da quattro giorni Napoli flagellata dalla pioggia La situazione in città è divenuta drammatica: allagamenti e dissesti nelle strade - Recuperata anche la sesta vittima dell'albergo crollato (Dal nostro corrispondente) Napoli, 4 gennaio. Pioggia e vento flagellano da quattro giorni Napoli ed i Comuni della fascia litoranea. Gli scrosci d'acqua, frammisti a grandine, hanno assunto a tratti caratteristiche di nubifragio. L'ondata di maltempo continua ad imperversare con eccezionale violenza e non accenna ad attenuarsi. In tutta la regione la temperatura si mantiene rigida. Per le continue piogge, la situazione in città è divenuta drammatica. Nelle ultime ore i vigili del fuoco hanno dovuto far fronte a numerose chiamate per allagamenti e dissesti stradali. L'episodio più grave è avvenuto a Posillipo, in via generale D.j Bonis, dove si è aperta una grossa voragine per un'ampiezza di circa trenta metri. Secondo i primi accertamenti compiuti dai tecnici del Genio Civile la strada tende a slittare verso il sottostante rione di Fuorigrotta. Vivissi mo allarme fra gli abitami degli edifici interessati al dissesto, che sembra provocato dalla rottura di una condott.i fognaria. Sempre nella stessa zona di Capo Posillipo, alla discesa Coroglio si sono avuti sfaldamenti di costoni tufacei dalla collina per cui la strada è stata chiusa al traffico. A Chiaiano, rione periferico di Napoli, in via Casaputano, a causa dell'abbondante pioggia della notte scorsa, è eroilato il muro di un terrapieno per la lunghezza di dieci metri. Per fortuna non vi sono state vittime. A Gragnano, dove sabato scorso cadde la tragica frana che investi l'albergo « La Selva », provocando sei morti e dodici feriti, tuttora ricoverati in ospedale, è stato stamane recuperato il corpo della sesta e, si ritiene, ultima vittùna, il cameriere ventiquattrenne Vincenzo Acanfora. Il corpo del poverello dell'« hotel », sprofondato per una decina di metri sotto il peso della valanga di terreno precipitata dai fianchi del monte Pendolo. La zona non è stata ancora del tutto sgomberata dai vigili del fuoco che non han no concesso sosta alloro lavoro, la pioggia continua a flagellare la cittadina e la rimozione dei detriti e delia fanghiglia incontra notevole difficoltà. Per quanto riguarda le auto sommerse, sembra ormai accertato che non vi sono occupanti a bordo. Gli inquirenti continuano a svolgere indagini per stabilire le cause della raccapricciante sciagura, provocata senza ombra di dubbio dalle piogge torrenziali dei giorni scorsi. Tuttavia alla disgrazia non sarebbe estranea la vasta azione di disboscamento effettuata negli anni passati per consentire l'edificazione nella zona di villini residen- Raisi. ziali e del complesso alberghiero, semidistrutio dada frana. Oggi intanto si sono svolti a Castellammare di Stabia i funerali dflle vittime fra una commossa partecipazione di popolo, a. 1. Palermo, 4 pennaio. (g. r.) L'ondata di maltempo non accenna a lasciare Palermo e la Sicilia occidentale. La temperatura nel capoluogo dell'isola è scesa di svariati gradi ed oggi era di 13°. Il cielo è nuvoloso, in vaste zone dell'interno si sono formati banchi di nebbia e in qualche zona è piovuto intensamente. A Palermo, seppure non faccia molto freddo, almeno rispetto alla temperatura che si registra nel continente, si ha una notevole umidità. Il vento si fa sen tire e crea difficoltà agli aerei che atterrano e decollano all'aeroporto di Punta
Persone citate: Bonis, La Selva, Raisi, Vincenzo Acanfora
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