Ustioni di 2° grado per Chiappella di Adriaco Luise

Ustioni di 2° grado per Chiappella Ustioni di 2° grado per Chiappella « Mi sono rovesciato addol'anno nuovo in modo mo (Dal nostro corrispondente) Napoli, 1 gennaio. Sotto un violento acquazzone gli azzurri hanno lasciato oggi nel tardo pomeriggio Napoli per raggiungere il ritiro di Ostia in vista dell'acceso derby di domenica prossima con la Roma. Della comitiva non facevano parte Sorniani, Altafini e Monticolo, tuttora indisponibili. Chiappella ha recuperato soltanto Ghio, ma sulla sua presenza in campo sussistono ancora molti dubbi. Il trainer azzurro, dopo la prova fornita dai giovani contro il Verona, vorrebbe ripetere il colpo con la Roma sacrificando Ghio. In caso contrario rimarrà fuori Umile, che sul campo neutro di Bari ha for- sso dell'olio bollente, spielto « partenopeo », con ra a d | nito un'ottima prestazione segnando il primo gol della sua carriera in serie A. « Il derby con la Roma non mi spaventa — ha detto Chiappella —, abbiamo i mezzi per conquistare un buon risultato. I ragazzi di Herrerà sono jorti, hanno ritmo e velocità, nella squadra giallorossa vi sono elementi di tutto rispetto. Comunque sento che andrà bene. Per il Napoli sarà un felice inizio del 1971 ». La stessa cosa non può dirsi per Chiappella, che ha chiuso l'anno con una grave ustione di secondo grado alla mano ed al braccio sinistri. Il trainer azzurro è rimasto vittima di un infortunio casalingo nella sua abitazione a Posilhpo, dove per la notte di S. Silvestro aveva radunato alcuni amici, tra i quali il medico sociale della squadra dott. Covino. « Un incidente davvero banale — ha detto Chiappella —, nell'estrarre dal forno un grosso tacchino, mi sono rovesciato l'olio bollente addosso. Per fortuna c'era Covino per medicarmi e non c'è stato bisogno di andare in ospedale. Farò di tutto per essere domenica in panchina, ma per precauzione ho portalo con me il vice ». La versione di Chiappella non ha convinto tutti. Qualcuno sostiene che il trainer per salutare l'anno nuovo si sia lasciato attrarre dalle usanze partenopee ed abbia voluto anch'egli sparare mortaretti e petardi. L'inesperienza gli avrebbe giocato un brutto tiro. Se questa seconda versione rispondesse a verità, sarebbe davvero un ironico scherzo del caso dopo tutte le polemiche sui mortaretti e sui botti dei tifosi allo stadio partenopeo. Adriaco Luise ga, estraendo un tacchino dzzi e petardi - Forse Ghio Napoli. Chiappella, con la al forno » - C'è chi afferma c escluso anche domenica nel mano vistosamente fasciata, ie he abbia voluto salutare derby contro la Roma ri all'alicnamento (Teleioto)

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