Traguardo mondiale per cinque assi nei 1971

Traguardo mondiale per cinque assi nei 1971 Traguardo mondiale per cinque assi nei 1971 Dall'Anno Nuovo tutti attendiamo qualcosa. Una promozione, un aumento di stipendio, giorni più sereni. Cinque sportivi, cinque assi come Clay Regazzoni. Gustavo Thoeni, Nino Benvenuti. Renato Dionisi e Felice Gimondi puntano a nuovi primati o al raggiungimento di posizioni perse nel 1970. Sono cinque campioni che onorano il nostro sport in campi diversi come l'automobilismo, lo sci, il pugilato, l'atletica e il ciclismo. Ad essere precisi. Regazzoni non è italiano ma svizzero, tuttavia la sua lingua madre è il bergamasco c l'anno scorso è stato pilota di due marche italianissime come la Ferrari e la Tecnc. Lo stesso Enzo Ferrari, nella conferenza di fine anno a Modena, ha definito Clay « italiano ». Possiamo considerarlo un oriundo, come Andretti. Fra i cinque, Regazzoni può essere definito un uomo nuovo, un campione che deve ancora dare il meglio di sé stesso e raggiungere il vertice, che nel settore automobilistico è rappresentato dal titolo mondiale di Formula 1. Gli altri quattro si trovano in posizione diversa. Si sono lasciati alle spalle un anno in cui i momenti amari sono forse stati più numerosi di quelli felici. Thoeni si è posto in luce fra i migliori specialisti dello sci 7?za non è riuscito a conquistare le mele che si era prefisso, Benvenuti ha addirittura subito l'umiliazione di un k. o. e la perdita del titolo mondiale dei pesi medi. Dionisi ha patito dolorosi malanni alle caviglie e ha visto altri innalzare il record del salto con l'asta, Gimondi — come tutti — si è dovuto inchinare al a mostro » Merchi. Che cosa volete dal 1971? Le risposte dei nostri cinque assi si assomigliano, potrebbero fondersi in una sola: « Il primato mondiale ». In effetti, per Regazzoni c'è la prospettiva di diventare con la Ferrari il miglior pilota da Gran Premio, per Thoeni di essere considerato lo sciatore più completo con la conquista della Coppa del Mondo, per Nino di prendersi la rivincita con Monzon e relativa corona, per Dionisi di volare più alto di tutti e per Gimondi di battere finalmente Merckx e. magari, di imporsi ai campionati di Mendrisio. Non sono mete irraggiungibili per i ti Magnifici Cinque ». Sono mete difficili, è vero, ma ciascuno di essi ha già ampiamente dimostrato di possedere le qualità necessarie. Se l'Anno Nuovo sarà benigno, potremo forse parlare nel 1972 di un favoloso «pokerissimo». Questo è l'augurio di tutti gli sportivi. CLAY REGAZZONI — Il 1970 è sialo l'anno del lancio per li pilota ticinese. Ha vinto il Trofeo d'Europa di Formula 2 con la Tccno, il Gran Trcmio d'Italia a Monza con la Ferrari ed è arrivato terzo, dopo Hindi e lekx, nella classifica del campionato mondiale di Formula 1. Una serie di traguardi clic possono preludere nel '71 alla conquista del titolo. Lo svizzero-italiano Ita dimostrato più volte di lottare alla pari con il compagno di squadra Ickx, cui però ha sempre dato disciplinatamente via libera. Ora, non accadrà più e la battaglia sarà aperta, contro tutti. Clay ha stemperato la sua grinta ed è maturato: naturalmente toccherà anche alla monoposto Ferrari 312-B fare la sua parte. GUSTAVO THOENI — 11 giovane sciatore altoatesino Ila debuttato in campo internazionale nel 19(>8. In questi tre anni ha compiuto progressi ragguardevoli ed ha ottenuto sensazionali vittorie, ponendosi in luce come uno dei migliori specialisti mondiali di slalom. Il ragazzo è ora lanciato verso la conquista della Coppa del Mondo, che finisce per premiare l'atleta più equilibrato e maturo. Gustavo sta affinandosi anche come discesista, pur con qualche difficoltà. Jean-Claude Kllly è sicuro della riuscita di Thoeni come « liberista » ma almeno per quest'anno punta su altri per la Coppa. Gustavo ha dimostrato, però, di possedere i mezzi e la classe per smentire le previsioni del superasso francese. NINO BENVENUTI — Il fuoriclasse triestino ha un « ex » di troppo. Cancellare quell'« ex » è il proposito-base di Nino, il quale vuole vendicare il K. O. inflittogli il 7 novembre scorso a Roma dall'argentino Carlos Monzon, per colpa del quale ora si parla di lui come ex campione del mondo. La rivincita con l'argentino è stata virtualmente conclusa per 1 primi di aprile, a Sanremo o a Viareggio. Restano da superare intuibili difficoltà « diplomatiche »: gli incontri ad andata e ritorno sono vietati e basta quindi che uno degli altri pretendenti protesti, perché le autorità mondiali proibiscano il secondo match tra Nino e l'argentino. E' probabile tuttavia che tutto si aggiusti. RENATO DIONISI — Il primatista italiano del salto con l'asta (metri 5,35) chiede soprattutto un poco di fortuna; 1 ripetuti incidenti ai tendini delle caviglie rendono ili Ilici Ir l'attività di un atleta che, in potenza, ha i mezzi per arrivare al « mondiale » che il greco Papanicolau ha portato a metri 5,4!) quasi allo scadere della stagione. E Dionisi meriterebbe davvero un poco di buona sorte, ha bisogno di ritrovare coraggio dopo tante disavventure. L'atleta bizzarro ed estroso di un tempo recentissimo, ora è maturato: il gardesano in questi giorni è al « college » di Formia dove studia e si prepara alla prossima stagione. Il '71 sarà per lui un anno decisivo. FELICE GIMONDI — Per II ciclista bergamasco il lì)70 è stata senz'altro un'annata grama: ha vinto poco, ha fatto collezione di secondi posti (ben 24) e per giunta ha visto messa in discussione la sua correttezza professionale dalle accuse lanciategli prima dal belga Munsero poi dallo svedese Thomas Pcttcrsson. Nel 1971 Felice vuol far dimenticare tutto questo, vuol dimostrare che, a ventati» anni, non è ancora in declino. Il bergamasco correrà ancora nella stessa squadra di Motta ed avrà come direttore sportivo un furbissimo « tattico » come Vittorio Adorni: potrebbero essere queste le condizioni ideali per consentire a Gimondi di reggere ai duello di sempre col suo grande « nemico » Mercltx. I

Luoghi citati: Europa, Formia, Italia, Modena, Monza, Roma, Sanremo, Viareggio