G0MULKA SI È DIMESSO di Giorgio Fattori

G0MULKA SI È DIMESSO Dopo i sanguinosi tumulti in Polonia G0MULKA SI È DIMESSO A Damka furono messe 300persone: 2 La notizia ufficiale data ieri sera da Varsavia è «per ragioni di salute» - In realtà la decisione, presa durante una drammatica sessione del Comitato Centrale, è dovuta alla disastrosa politica economica che ha portato a! sollevamento nelle città baltiche, duramente represso - Esonerati quattro dei dodici membri del Politburo - Succede a Gomulka nella segreteria del partito Gierek, che si era opposto ai brutali aumenti dei prezzi • Il nuovo capo ha parlato alla tv, ammettendo gli errori e annunciando che saranno rivisti sia il piano per il 71, sia quello quinquennale dal nostro inviato Berlino, lunedì mattina. « Per ragioni di salute » Wladyslaw Gomulka si è dimesso dalla carica di primo segretario del partito operaio unificato polacco. La notizia, clamorosa ma non completamente inattesa dopo le rivolte e gli scioperi di questi giorni in Polonia, è stata diffusa ierisera dalla televisione di Varsavia. La decisione è stata presa durante uria drammatica sessione plenaria del Comitato centrale, che ha pure segnato l'esonero di quattro dei dodici membri del Politburo. L'uomo che sostituisce Gomulka alla guida del partito comunista polacco è Edward Gierek, 57 anni, primo segretario del partito nella Slesia. Gierek è il leader della « riforma, ragionata » e risulta per certo qui a Berlino che si era opposto al brutale aumento dei prezzi, il provvedimento all'origine . di una settimana di tumulti in Polonia. Figlio di minatori, Gierek ha una lunga carriera di militante comunista all'estero (in Francia e in Belgio) prima della guerra. Non è un « uomo di Mosca ». Membro del Comitato centrale polacco dal '54, ne divenne segretario due anni do- Gomulka con Breznev al Congresso del partito comunista polacco di due anni po, abbandonando poi la carica. In polemica con l'aumento dei.prezzi varato la settimana scorsa, ■voleva di¬ mettersi da tutti gli incarichi politici: è il leader vincente dì un'aspra battaglia, che ha visto cadere, con Gomulka, il primo responsabile della politica economica Boleslaw Jaszczurk, il presidente del Consiglio di Stato marescial- i e e , ) lo Marian Spychalski, l'ideologo Zenon Kliszko e Ryszard Strezelecki, responsabile dell'orsanizzazione del partito. Sono i quattro membri epurati del Politburo: fra i nomi nuovi che li sostituiscono, di particolare interesse è quello di un antico antagonista di Gomulka, il generale Moczar, nettamente battuto al Congresso del partito del '68. Il terremoto politico ha naturalmente l'epicentro nelle dimissioni di Gomulka. Era ormai apertamente detestato da larga parte della popolazione per la sua rigida amministrazione del potere, do po la fiammata d'illusioni del 1956 quando sembrò personificare il nuovo corso della Polonia. La rapidità della decisione riflette la critica situazione del paese ancora lontano dalla normalità e va vista come un grande successo degli operai ribelli di Danzica e Stettino. Appena dopo l'annuncio della nomina, Edward Gierek ha pronunciato alla radio parole significative: « Vi sono problemi — ha detto — che non sono stati risolti in modo meditato... Bisogna guardare alla realtà, parlare con il popolo e rispettare la collegialità. L'aumento dei prezzi ha diminuito il potere di acquisto delle masse di lavoratori. Riesamineremo la questione e rivedremo il piano per il 1971 e il piano quinquennale ». L'annuncio che lo Stato farà macchina indietro sui prezzi, contribuirà probabilmente a spegnere i focolai di rivolta. Le reazioni popolari alle grosse novità di Varsavia sono state favorevoli e in qual che caso entusiaste. Gli operai dei cantieri navali di Stettino hanno deciso immediatamente di porre fine allo sciopero proclamato per protesta contro la durissima repressione della polizia. Il numero dei morti a Stettino durante le sparatorie di venerdì sembra molto elevato, e a Danzica sarebbero rimaste uccise circa trecento persone. Rimangono aperti molti problemi e anche regolamenti di conti con i responsabili periferici degli eccidi. L'opera di pacificazione di Gierek, il tecnocrate che ha guidato il rilancio industriale della Slesia, appare lunga e difficile: ma un ritorno graduale alla calma potrà forse eliminare la minaccia di un intervento sovietico. La nuova direzione del partito è gradita ai russi? Questo interrogativo, che si pone stasera a Berlino, può essere la chiave degli sviluppi della situazione. Le truppe corazzate affluite alle frontiere polacche in vigilante attesa restano l'incognita decisiva della più drammatica crisi della Polonia del dopo: guerra. Giorgio Fattori