Una giornata di violenze e di paura a un anno dalla strage di piazza Fontana

Una giornata di violenze e di paura a un anno dalla strage di piazza Fontana Il centro di Milano sconvolto sabato da gravi disordini Una giornata di violenze e di paura a un anno dalla strage di piazza Fontana I gruppi anarchici gridavano slogans sulla morte di Pinelli accusando la polizia -1 fascisti, da parte loro, volevano ricordare l'attentato dinamitardo alla banca, di cui sabato ricorreva il primo anniversario - Negli scontri con gli estremisti sono rimasti feriti 20 agenti di p.s. e 14 carabinieri (Segue dalla /" pagina) dissimo si diffonde per il centro della città un senso di paura, le strade si fanno deserte. La battaglia è lunga, ci sono i primi feriti, vengono eseguiti alcuni fermi. Ora il clima da festoso è diventato cupo. Di tanto in tanto si odono, laceranti, gli ululati delle sirene delle ambulanze, i manifestanti corrono ora in un senso ora nell'altro. Voci, imprecazioni, colpi secchi dei candelotti, il gas e il fumo trattenuti dalla nebbia rendono l'aria irrespirabile. Qualcuno scappa per le strade laterali di via Torino, un gruppo ritorna in piazza del Duomo, un altro si diri¬ ge verso via Larga e la zona dell'Università. Frattanto c'è un altro focolaio incandescente nella città. I fascisti, circa 800, si sono riuniti in piazza San Babila. Anche loro hanno caschi in testa e manganelli in mano. Polizia e carabinieri accorrono, li attaccano. I dimostranti non sembrano voler opporre forte resistenza, si disperdono. Ma, dopo pochi minuti, eccoli riuniti in due gruppi che vanno verso opposte direzioni. I reparti delle forze dell'ordine si tengono in contatto radio con la questura; 11 questore, sempre per via radio, ordina gli spostamenti dei reparti a seconda delle esigenze. Uno dei gruppi fascisti per¬ corre corso Venezia e raggiunge corso Buenos Aires. Qui, ai n. 2, c'è la sede dell'associazione culturale Italia-Cina. Gli estremisti lanciano sassi e infrangono i vetri della sede prima che la polizia possa attaccarli nuovamente. Questa volta agli attacchi reagiscono accanitamente, facendo anche scoppiare una bottiglia incendiaria. Il secondo gruppo di fascisti si scontra con la polizia in via Larga, ma viene disperso. Nella zona ci sono, però, altri dimostranti, di estrema sinistra: anarchici fuggiti da via Torino e giovani del « Movimento studentesco ». Il fulcro del fermento diventa questo di via Larga e di via Al- o e bricci. Caschi e bastoni, cubetti di porfido e sfere d'acciaio da una parte; scudi ed elmetti, candelotti lacrimogeni e pistole dall'altra. Gridano i dimostranti all'indirizzo della polizia: « Dieci, cento, mille Annarumma» (Annarumma, come si ricorderà, è l'agente che fu ucciso in via Larga nei disordini del 19 novembre 1969). Saltano i vetri della agenzia dell'n Iberia », la società aerea spagnola. Due automobili vengono rovesciate, altre sono disposte per traverso alla strada e servono, con tralicci metallici, a fare una barricata. Un gruppo di 13 carabinieri (alcuni feriti) e un capitano sono sipraffatti, devono rifugiarsi in un portone. Poi l'ufficiale esce con la rivoltella in pugno, imitato da alcuni militi. Le anni sparano « alcuni colpi, diretti verso l'alto, senza conseguenze », dirà poi il comando. Secondo i dimostranti, i colpi sono stati una trentina e sono stati sparati a un'altezza inferiore ai due metri. C'è chi afferma di avere visto auto in sosta bucate dalle pallottole. Secondo il «Movimento studentesco », sono stati esplosi anche colpi di mitra: un proiettile avrebbe bucato un cristallo della concessionaria dell'« Alfa Romeo ». I dimostranti vengono poi respinti e finiscono verso l'Università, nella quale si trovano circa duemila aderenti al « Movimento studentesco ». Davanti all'edificio ci sono nuovi scontri. E' qui che Saverio Saltarelli, 22 anni, nativo di Pescasseroli (L'Aquila), studente operaio, iscritto al terzo anno di giurisprudenza, viene colpito, secondo il « Movimento studentesco », da un candelotto e stramazza a terra. Poi, sempre secondo i suoi compagni, sarebbe stato percosso dai carabinieri. Viene portato all'interno dell'Ateneo, soccorso, poi.tras^ portato all'Ospedale- Maggio-4 re, ma vi giunge cadavere. Sono le 2fL ^disordini sono finiti! I dimostranti scompaiono, tornano a casa, le strade, deserte, continuano ad essere presidiate da pattuglie di agenti e carabinieri per quasi tutta la notte. In questura si interrogano i fermati — 22 anarchici ed estremisti di sinistra e 30 estremisti di destra — che poi, nella notte o l'indomani, vengono rilasciati. I feriti ricoverati o medicati negli ospedali sono una ventina di agenti, 14 carabinieri e 7 civili; altri 10 agenti di P. S. sono stati medicati nei loro reparti. Sulle circostanze della morte di Saltarelli riferiamo a parte. Ieri si era diffusa la voce che i morti fossero due: il secondo doveva essere Raffaele Valtorta, 69 anni, indicato come anarchico. Ancora ieri sera alcuni organismi di sinistra insistevano dicendo che il Valtorta era stato colpito alla testa e poi era morto in un bar. Il figlio del morto ha smentito. Egli ha detto: « Io e mia madre avevamo accompagnato il babbo dal medico, il prof. Longhini, il Quale gli aveva consigliato di farsi subito ricoverare in ospedale. Tre mesi fa, infatti, mio padre era stato colpito da infarto e da allora le sue condizioni non erano più buone. Mio padre non ha, però, accettato il consiglio, ed ha voluto che lo accompagnassi a casa mia, a Porta Ticinese, per riposarsi un po' ». « Durante il tragitto, ha detto il giovane, mio padre è stato colto da un malore. L'abbiamo così portato nel bar più vicino, in alzaia Naviglio Pavese, è giunto un medico della zona, che gli ha praticato un'iniezione di cardiotonico. Subito dopo, mio padre è stato trasportato con un'autolettiga dei vigili del fuoco, chiamati telefonicamente dal bar, all'ospedale Pgtan«ccscumtmc Policlinico, dove purtroppo è giunto cadavere ». Il figlio di Raffaele Valtor ta ha aggiunto che il padre non era di idee anarchiche. « Era anzi, ha precisato, un cattolico praticante. Sono deciso a querelare chiunque sosterrà una simile tesi. Sono convinto che si è trattato di un errore, dovuto al fatto che mio padre è stato trasportato in ospedale proprio nel momento degli incidenti in centro ». n « Movimento studentesco » ha fissato per domani una « mobilitazione generale » e ieri sera ne ha preci¬ sato il programma: dalle 7,30 picchettaggio davanti agli istituti medi superiori e alle facoltà universitarie; alle 9,30 concentramento davanti all'Università da dove partirà il corteo; alle 11 comizio in piazza Duomo. Una manifestazione per la quale il « Movimento » non ha nemmeno chiesto l'autorizzazione alla questura. Martedì è in programma anche lo sciopero regionale per le riforme, di quattro ore, a scacchiera, a seconda delle categorie. Sono attesi rinforzi di agenti e carabinieri. r. 1. É Un poliziotto colpito negli scontri è crollato svenuto (Ap)

Persone citate: Annarumma, Longhini, Naviglio Pavese, Pinelli, Raffaele Valtor, Raffaele Valtorta, Saverio Saltarelli

Luoghi citati: Cina, Italia, L'aquila, Milano, Pescasseroli