Un Cagliari troppo chiuso punito al 92' dal Lanerossi

Un Cagliari troppo chiuso punito al 92' dal Lanerossi I sardi, in vantaggio, sbagliano tattica Un Cagliari troppo chiuso punito al 92' dal Lanerossi Lanerossi Cagliari 1 1 LANEROSSI: Bardili 6; Volpato 6, Scala 7; Santin 6, Carantiìii 6, Castano 7; Faloppa 6 (dal 72' Ciccolo s.v.), Fontana 6, Turchetto 6, Cinesinho 8, Maraschi 6. 12. Pianta, 13. Ciccolo. CAGLIARI: Albertosi 7; Martiradonna 6, De Petri 6; Cera 7, Niccolai 6, Poli 6; Domenghini 5, Nenè 6, Gori 6, Greatti 6, Brugnera 6. 12. Reginato, 13. Mancin. Arbitro: Giunti 6. Spettatori: 15 mila di cui 8874 paganti più 6306 abbonati. Incasso 16 milioni di lire. Marcatori: autogol di Castano al 34' e Ciccolo al 92'. dal nostro inviato Vicenza, lunedì mattina. Imbruniva quando il Lanerossi è riuscito a segnare. La lancetta del cronometro segnava il 92' di gioco, quasi 93' secondo Scopigno. Martiradonna anticipava Maraschi proprio al limite dell'area di rigore, con un intervento piuttosto deciso. Giunti fischiava il fallo. Dalla panchi- na Puricelli urlava a Cinesinho di tirare. Era invece il numero 13 Ciccolo a partire all'improvviso ed a staffilare in rete con Albertosi completamente fermo: « Aspettavo che calciasse Cmesinho — spiegava più tardi il portiere — il tiro di Ciccolo non l'ho neppure visto ». E' finita così in parità una gara caotica, piena di falli, di ripicche fra i giocatori, nervosa, poco attraente dal lato tecnico. Il Cagliari ha sbagliato completamente tattica, volendo vivere di rendita sul gol realizzato fortunosamente al 34' con un tiro di Nené deviato da Castano. 11 pareggio, anche se giunto in circostanze strane, ha finito col premiare la carica generosa, anche se confusa, del Lanerossi, e punire l'impostazione rinunciataria del campioni d'Italia. Nella ripresa 1 sardi si sono chiusi nella loro area, lasciando avanti Domenghini e Gori, soven- vano con netta superiorità i difensori cagliaritani. In una delle mischie oreate da questi lanci, all'ir della ripresa, c'era anche un fallo di mani di Niccolai che, per impedire a Maraschi di prendere 11 pallone, preferiva deviarlo con un pugno. Era rigore, ma Giunti faceva cenno di proseguire. Le proteste del pubblico diventavano assordanti versa la mezz'ora, quando era De Petri — stavolta involontariamente — a toccare la sfera con una mano. Anche in questa occasione, però giustamente, l'arbitro chiudeva un occhia, scatenando un putiferio sugli spalti. Le proteste, comunque, non lo lasciavano indifferente. Al 40' infatti, quando Gori veniva atterrato da Carantini in area, a due passi dalla porta, mentre stava per Insaccare la sfera respinta da Bardln su precedente tiro di De Petri, l'arbitro chiudeva entrambi gli occhi, pareggiando così, a modo suo, i conti dei rigori. Quella di Gori è stata una delle due occasioni costruite dal Cagliari nella ripresa. L'altra, al 35', era stata sprecata banalmente da Domenghini, il quale, partito in contropiede con due metri di vantaggio sul diretto avversario, efiunta quasi in area concludeva tirando su Volpato. Anche nel primo tempo il Cagliari nonostante la sua evidente superiorità tecnica, aveva trovato difficoltà nelle conclusioni. Domenghini al 14' ora riuscito a colpire il palo alla destra di Bardin, mentre Nenè aveva segnato con la complicità Involontaria di Castano. L'azione era stata velocissima. Correva il 24' quando Greatti deviava di testa in rete un cross di Gori. Sembrava gol, ma Bardln con un gran colpo di reni, deviava la palla, Domenghini la rincorreva sulla linea di fondo, la recuperava quindi calciava dalla parte opposta sui piedi di Nenè. Il sudamericano avanzava per un paio di metri e poi tirava quasi dal limite. La palla, colpiva una gamba di Castano e finiva in rete rendendo inutile il piazzamento di Bardln. Il primo tempo del Cagliari si era limitato ai due descritti episodi. Segnato il gol infatti, la squadra di Scopigno aveva preferito chiudersi in difesa, un autentico riccio, cercando di conservare il fragile vantaggio. Non ci è riuscito e la colpa è unicamente sua anche se i campioni d'Italia tirano in ballo l'arbitro, il tempo scaduto e il rigore negato. Giocare come ha giocato il Cagliari a Vicenza, è un non senso, è volere sprecare punti. Contro una avversaria grintosa, ben diversa cioè dalla Fiorentina incontrata sette giorni fa, i sardi hanno mostrato i difetti di sempre confermando di non essere portati al gioco difensivo ad oltranza e dimostrando che senza 1 gol di Riva, non potranno andare molto lontano. Giorgio Gandoln

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Vicenza