Anastasi fiacco, Juve impacciata

Anastasi fiacco, Juve impacciata II Napoli continua la asma, marcia trioni ale Anastasi fiacco, Juve impacciata Rete-sorpresa del terzino Pogliana quasi allo scadere del primo tempo - Zoff si è opposto da campione alle migliori conclusioni dei bianconeri, il centravanti (marcato da un implacabile Panzanato) e Haller hanno sciupato due palle-gol Napoli Juventus 1 0 NAPOLI: Zolf 7; Monticolo 6, Pogliana 7; '.urlini 7, Panzanato 8, Bianchi 5; Sormani 7, Juliano 8, Ghio 6, Altafini 6, Improta 7. N. 12 Trevisan, n. 13 Hamrin. JUVENTUS: Tancredi 7; Spinosi 6, Furino 8; Cuccureddu 5, >ìoiiiii 6, Salvadore 6; Haller 5, Marchetti 5, Anastasi 4, Capello 6, Bettega 6. N. 12 Ferioli, n. 13 Causio. Arbitro: Lo Bello, 6. Reti: Pogliana (N.) al 45'. Spettatori: 80.000, di cui 42.422 paganti e 32.447 abbonati: incasso 93.756.500 lire (nuovo record assoluto per Napoli). "dal nostro inviato Napoli, lunedi mattina. La Juventus a Napoli è ap- | parsa grigia come una giornata di nebbia per i primi 45 minuti. Nella ripresa si è scrollata, ma invano. La Juve dei giovani non può essere una squadra freddamente calcolatrice. Al San Paolo ha pagato la sua mancanza di slancio con una sconfitta giusta soltanto al 50 per cento. Nel primo tempo non ha spinto a fondo. Sperava di veder crollare sotto il peso della fatica i « vecchi » volponi del Napoli, Altafini, Sormani e cosi via. I vecchioni invece han¬ la Juventus delle speranze future ha imparato che in questo suo torneo di transizione deve avere come primo traguardo il gioco e lo spettacolo. La Juventus del Milan, tanto per intenderci,' era uscita dalla gara sconfitta ma tra gli applausi. La Juventus di ieri fa rabbia per le occasioni che avrebbe potuto creare in numero maggiore se avesse avuto più fiducia in se stessa. Gli alti e bassi del rendimento sono normali in una squadra la cui età media si aggira sui 20-22 anni. Essi vanno però compensati con spirito di intraprendenza, con coraggio. E' vero che il gol di un terzino, sbucato inatteso come un genio malefico per la porta di Tancredi, all'ultimo istante del primo tempo ha scombussolato i piani dell'undici torinese, comunque insistiamo: i bianconeri si sono troppo a lungo limitati a controllare un Napoli che mascherava i suoi attacchi. Sormani era raffreddato, Ghio pure, Juliano appena guarito da un colpo al piede. Se Bianchi fosse stato più disciplinato nell'azione a metà campo, collaborando con l'ala tornante Improta e con un superbo Juliano, i partenopei avrebbero creato un filtro strettissimo alle azioni dei juventini. Con Bianchi che si sbilanciava in avanti, i torinesi avevano invece modo di tentare qualche valida controffensiva. La situazione non è stata sfruttata a dovere anche perché, per il resto, il Napoli s'è comportato con accortezza. Gli azzurri hanno confermato l'attacco con il doppio centravanti: Altafini, marcato da Spinosi, e Ghio, cui inaspettatamente era stato opposto Morini. La mossa indovinata si spiega con il fatto che lo stopper juventino conosce bene l'antagonista per essere stato suo compagno di squadra a lungo nella Sampdoria. Sormani si manteneva leggermente arretrato rispetto alle due punte, portando il suo rivale diretto Marchetti in' una zona intermedia tra quella del terzino e quella del centrocampista e obbligando così ti bianconero a un compito molto difficile. Più indietro Bianchi era impegnato contro Cuccureddu, Juliano giocava su Capello e Improta era affrontato da Furino. Il numero 3 della Juventus, nel suo duello con l'ala tornante, è apparso la nota più lieta della giornata. Mobile, generoso, pronto in difesa e tempestoso nelle avanzate, Furino è tornato il bel giocatore della scorsa stagione. La vera forza dei partenopei s'è rivelata però nel libero Zurlini e soprattutto nello stopper Panzanato. Il primo ha tentato qualche a fondo con buona scelta di tempo; Panzanato ha inesorabilmente messo l'alt ad Anastasi. Il centravanti juventino ha disputato ieri una partita nera. Non una volta è sfuggito al suo controllore e anche nei passaggi è stato spesso impreciso. La scarsa vena del centravanti ha coinvolto Bettega, che non poteva scambiare con il compagno, e in parte anche Capello. Il regista raramente vedeva compagni smarcati cui lanciare il pallone. Haller al solito ha giocato per conto suo, talvolta tenendo troppo la sfera. Anastasi a parte, la Juventus ha cambiato volto nella ripresa, quando ha aumentaPaolo Bertoldi (Continua in 10" pagina) no dosato le energie e quando i bianconeri si sono lanciati all'attacco avevano ancora un briciolo di forza per bloccarli o metterli in allarme. In questa seconda fase i juventini sono apparsi sfortunati — se sfortuna si possono chiamare due gravi errori di mira del centravanti della nazionale italiana e di un nazionale tedesco — comunque potevano pareggiare. Zoff e la sorte li hanno però bloccati sulla sconfitta. Così

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