Ucciso tra la folla con il silenziatore di Filiberto Dani

Ucciso tra la folla con il silenziatore Il delitto di piazza De Ferrari a Genova Ucciso tra la folla con il silenziatore Un solo colpo spaccò il cuore al giovane contrabbandiere sull'auto in sosta - In ritardo le indagini per lo sconcertante episodio all'ospedale - Il medico di guai-dia non riscontrò sul cadavere il foro del proiettile - Solo l'autopsia rivelò che si trattava di omicidio dal corrispondente Genova, lunedì mattina. L'incredibile ritardo col quale è stato scoperto che Giuseppe Scioteri, di 30 anni, non era morto per un collasso ma per un colpo di pistola al cuore, rende più difficili le indagini sul delitto: gli inquirenti hanno comin¬ ciato a lavorare quarantotto ore dopo il fatto, avvenuto nella notte fra giovedì e venerdì, senza nemmeno la possibilità di sapere se il giovane è stato ucciso-in piazza De Ferrari, uno dei punti più centrali della città, o in qualche altro posto e poi abbandonato ai piedi del monumento a Garibaldi dai suoi assassini. La polizia control- la l'alibi di tre persone, che sono state fermate e poi rilasciate: lo stesso fanno i carabinieri con altri cinque giovani. La vittima era arrivata a Genova diversi anni fa, lucidatore in base ai documenti, aveva svolto questo mestiere per qualche tempo. Poi si era « sbandato » fino a diventare un personaggio di secondo piano nel mondo della malavita. Dal fascicolo intestato al suo nome che esiste in questura si evidenzia un ritratto piuttosto scialbo: furto, contrabbando, favoreggiamento della prostituzione. Per un furto, lo Scioteri, era stato arrestato la prima volta, nel .'61: assolto, era stato diffidato a non tornare a Genova per tre anni. Nel '62, però» il giovane era di nuovo a Genova e di lì a poco era ancora fermato. Sposato con una parrucchiera, la moglie dice: «Lo vedevo pochissimo. Lui tornava a casa all'alba ». La notte, Scioteri, la passava nei locali notturni, tra « champagne », « whisky » e ragazze facili pare anche che una prostituta gli desse del denaro. Perché è stato ucciso con un colpo di pistola al cuore? Sarà necessario scavare a lungo nel passato della vittima, per trovare qualche indizio che porti agli assassini: i regolamenti di conti che giungono fino al delitto sono rari nella malavita genovese; l'ultimo risale all'inverno dello scorso anno, quando fu ucciso il « boss » Giuseppe Giamporcaro. Tutto fa pensare che sia stato un delitto premeditato a lungo: Scioteri è stato ucciso mentre era seduto. Qualcuno, in piedi, gli ha puntato la pistola, di calibro 6,35, nell'incavo della spalla sinistra. Il proiettile, dall'alto in basso, gli ha attraversato il petto, spaccandogli il cuore: la vittima è morta sul colpo, ha chinato il capo, come se dormisse. Così lo hanno trovato, poco dopo. Era ancora caldo: non si può escludere che il crimine sia stato commesso proprio in piazza De Ferrari da qualcuno che, con una pistola munita di silenziatore, si è avvicinato furtivamente alfa « Giulietta spider » rossa di Scioteri, forse in attesa. I carabinieri sono stati avvertiti da un passante, hanno fatto trasportare il cadavere al pronto soccorso di « San Martino » da un'ambulanza, ed hanno iniziato le indagini. All'ospedale ha inizio la parte più sconcertante della vicenda: l'aspetto della salma non faceva sospettare che il giovane fosse stato assassinato. I carabinieri gli hanno frugato nelle tasche, trovando diciassettemila lire e tre polizze del monte di pietà (questo "potrebbe far pensare ad un delitto per debiti di gioco: Scioteri era a corto di soldi, le polizze di pegni intestate a suo nome lo dimostrano), ma non si sono accorti del sangue che imbrattava la camicia e la canottiera della vittima. Così è sflccesso che il medico di turno, dott. Rolando Ricci, gli ha dato una occhiata sommaria, poi lo ha fatto portare all'obitorio, senza nemmeno spogliarlo, e ha scritto sul referto: « Morte per cause clinicamente non accertabili ». Il cadavere è rimasto all'obitorio fino a sabato pomerig- gio, quando, verso le 16, il prof. Renzo Celeste, dell'Istituto di medicina legale, ha fatto l'autopsia: gli è bastato togliere il giubbotto di antilope che il giovane indossava (con un foro in corrispondenza della spalla sinistra) per rendersi conto delle cause del decesso: delitto. Filiberto Dani * Genova. Come è stata trovata la vittima sull'auto Giuseppe Scioteri, ucciso tra la folla in piazza De Ferrari ■

Persone citate: Giuseppe Giamporcaro, Giuseppe Scioteri, Renzo Celeste, Rolando Ricci

Luoghi citati: Genova