Due bimbe si difendono a coltellate da un bruto: l'uomo muore poco dopo

Due bimbe si difendono a coltellate da un bruto: l'uomo muore poco dopo SANGUINOSO DRAMMA NEL QUARTIERE DI TRASTEVERE Due bimbe si difendono a coltellate da un bruto: l'uomo muore poco dopo L'aggressore aveva rinchiuso le bambine (11 e 12 anni) nella sua bottega - La drammatica lotta è durata quindici minuti Roma, lunedì mattina. A colpi di coltello, per 15 lunghissimi minuti, due bambine di 11 e 13 anni hanno resistito ieri mattina ad un bottegaio trentaseienne, che tentava di violentarle nel chiuso del suo bugigattolo di alimentari, tra i vicoli affollati del quartiere di Trastevere in festa. Il bottegaio, Marino De Angelis, è morto poco dopo all'ospedale «Nuovo Regina Elena»; le bimbe sono ricovera- te al «Santo Spirito»; la maggiore, Angela Ciarloni, sarà dimessa tra 15 giorni; per l'altra, Anna Cerroni, si teme una frattura cranica, per cui i sanitari hanno riservato la prognosi. Non tutti i momenti del dramma hanno ancora una spiegazione; si sa che il De Angelis era stato in una clinica psichiatrica un anno fa, ma che tra lui, le bambine e le rispettive famiglie c'era comune cordialità. Ieri mattina, domenica «dei Santi», Mariano De Angelis è andato, sul tardi ad aprire il suo negozio di alimentari in via del Mattonato 29, sotto il Gianicolo. E' un'abitudine di sempre, quella di aprire un paio d'ore anche nei giorni di festa, per accogliere il cliente ritardatario e aggiungere qualche migliaio di lire all'incasso del sabato. Il De Angelis aveva già servito alcune persone quando, verso le 10, ha visto entrare Anna Cerroni e Angela Ciarloni. In quel momento la bottega era vuota; con il prete¬ sto di evitare il rischio di una contravvenzione, il De Angelis ha chiuso immediatamente la serranda. Ha dato una « gomma americana » ad Annai Angela chiese di lare una telefonata. Il bottegaio nel dare il gettone ad Angela l'ha accompagnata all'apparecchio, le ha rivolto qualche complimento per l'abito nuovo, poi l'ha afferrata improvvisamente per le braccia chiedendole urr bacio. La Ciaffoni è una ragazza robusta, ha reagito con un calcio, e si è liberata con un violento strattone. Quello che è accaduto in ! seguito si conosce soltanto attraverso il racconto frammentario fatto dalle due bambine, entrambe ancora in stato di choc. Ma sembra che, respinto dalla Ciaffoni, il De Angelis abbia aggredito Anna. Le si è avventato contro, l'ha fatta cadere a terra e le si è gettato sopra lottando furiosamente con lei che si difendeva a morsi e graffi. Infuriato, l'uomo ha allora cominciato a colpirla con il manico di uno spadino usato per affilare i coltelli di bottega. Ad un tratto ha anche afferrato un barattolo di conserva e con questo ha colpito la bimba alla testa. Anna Cerroni ha gridato, invitando l'amica, a colpire il bottegaio con il coltello. E la Ciaffoni si è gettata tra i due; ha cominciato a tempe- stare di colpi Mariano De Angelis con il manico di un grosso coltello, la cui lama le ha reciso i tendini della mano destra. Nella lotta sono stati vibrati colpi disperati e i muri della bottega si sono macchiati di sangue. Angela ed Anna si sono divincolate, hanno cercato riparo dietro il bancone e su¬ gli stigli, alcuni dei quali finivano rovesciati a terra, sempre inseguite dal De Angelis, anch'egli, come loro, ferito al volto e sul corpo. Le due bambine hanno poi raggiunto la porta, addossandosi con le spalle alla saracinesca, che da fuori qualcuno tentava di forzare. Sulla strada, ormai, c'era ima piccola folla che pigiava contro l'ingresso del negozio. Richiamate dalle grida, decine di persone erano accorse. Ma una lite tra coniugi che si svolgeva proprio in quel momento Alberto Rapisarda Livio Zanotti (Contìnua in 2" pagina) Angela Ciaflbni armata di coltello è accorsa in difesa dell'amica aggredita dal bottegaio

Luoghi citati: Angela, Roma