I pescatori di San Benedetto dei Tronto hanno minacciato di occupare la ferrovia
I pescatori di San Benedetto dei Tronto hanno minacciato di occupare la ferrovia Ancii-a nel relitto del "Rodi,, le salme dei marinai I pescatori di San Benedetto dei Tronto hanno minacciato di occupare la ferrovia Per la sospensione dei lavori intorno al motopeschereccio affondato nell'Adriatico - Manifestazioni dinanzi all'ufficio marittimo del porto di Ortona (Nostro servizio particolare) Ortona, 30 dicembre, Per conoscere quante sal me custodisce ancora il relit to del « Rodi » si dovrà at tendere non meno di quiri dici ore. I tecnici e le auto rità marittime di Ortona si sono decisi a dare la notizia alle centinaia di pescatori e di marittimi giunti a San Benedetto soltanto dopo cinque ore dall'ingresso del pontone « Micoperi 30 » nel porto di Ortona. Per tutto questo tempo i familiari delle vittime, gli amici, i marittimi dei centri rivieraschi del Tronto hanno osservato con sgomento dai moli che nessun lavoro si svolgeva attorno al relitto: esso rimaneva saldamente imbragato dalle gru del pontone. Soltanto quando i rimorchiatori d'appoggio si sono diretti verso gli ormeggi qualcuno ha immaginato che i lavori venivano sospesi. Tutti sono corsi verso la palazzina che ospita il locale ufficio marittimo per avere notizie, per sapere il perché della sospensione dei lavori. I collegamenti tra la folla che rumoreggiava e le autorità marittime erano tenuti da alcuni sottufficiali dei carabinieri: « Per ragioni tecniche si è dovuto rimandare il tutto a domani », era la solita risposta. Soltanto quando i sambenedettesi hanno cominciato a premere contro il portone dell'ufficio ed a penetrarvi all'interno chiedendo di parlare con il comandante, capitano Mariano Marrone, e con i tecnici della «Micoperi», qualcuno è uscito fuori per cercare di spiegare le ragioni del rinvio delle operazioni di recupero delle salme. Ma ormai era tardi. Sono volate parole grosse, minacce. Subito dopo i pescatori e i marittimi del centro marchigiano sono ripartiti per S. Benedetto, minacciando nuovamente l'occupazione della stazione ferroviaria. Il convoglio l'ormato dal pontone della « Micoperi 30 », dalla nave appoggio « Proteo », da due rimorchiatori e da alcune motovedette, ha fatto il suo ingresso nel porto di Ortona poco dopo le 15. Sui moli, dalle terrazze naturali che sovrastano lo specchio d'acqua, dall'alto delle case si potevano contare parecchie centinaia di persone. Tutti si aspettavano che le operazioni iniziassero subito. Cosi non è stato e le giustificazioni addotte, alla luce di quanto siamo riusciti a sapere, non ci sembrano molto plausibili. j jj | j | Pescara. Con l'impiego di una grande gru galleggiante si tenta il recupero del relitto del « Rodi » (Telefoto Ap)
Persone citate: Mariano Marrone, Ortona
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