Roma: cortei per Burgos e scontri tra la polizia e gruppi estremisti

Roma: cortei per Burgos e scontri tra la polizia e gruppi estremisti Le reazioni in Italia alle sentenze capitali Roma: cortei per Burgos e scontri tra la polizia e gruppi estremisti Gli agenti hanno disperso la dimostrazione del « Movimento studentesco » e degli extraparlamentari prima che raggiungesse l'ambasciata spagnola: tre feriti leggeri (di cui due agenti), tre arrestati - Un secondo co-^.o, organizzato dai partiti di sinistra, ha manifestato ordinatamente - Condanne e commen paniti ed organismi alle sentenze di Burgos e Leningrado , a , » i o n a . e (Nostro servizio particolare) Roma, 29 dicembre. Una composta manifestazione di protesta contro la sentenza di Burgos si è svolta stasera in Piazza di Spagna, organizzata dai partiti di sinistra. Una seconda dimostrazione, cui hanno dato vita gruppi della sinistra extraparlamentare, ha invece causato incidenti e scontri con la polizia e i carabinieri, che hanno impedito ai manifestanti di raggiungere l'ambasciata di Spagna, presso il Quirinale, nel Largo di Fontanella Borghese. Gli aderenti al « Movimento studentesco » e ai nuclei marxisti-leninisti avevano, in un primo tempo, raggiunto Piazza di Spagna unendosi agli altri dimostranti, dopo aver formato un corteo partito da piazza S. Silvestro. La piazza era presidiata dalle forze dell'ordine, che formavano uno sbarramento attorno all'ambasciata spagnola presso il Vaticano. Sulla piazza, la protesta è stata ordinata. Si è formato un primo corteo dei gruppi extraparlamentari, che si è diretto verso l'ambasciata spagnola in Italia, distante circa settecento metri da Piazza di Spagna. Carabinieri e agenti sono intervenuti per disperdere i dimostranti, dai quali sono partite sassate, che hanno colpito due guardie di pubblica sicurezza e un fotoreporter, Rocco Spagnolo. I manifestanti si sono sparpagliati per i vicoli circostanti, lanciando ancora sassi e due bottiglie incendiarie. La polizia ha fatto uso dei candelotti lacrimogeni e, con ripetute cariche, ha disperso i gruppi rivoluzionari. Sono state arrestate tre persone: un operaio, uno studente universitario e un ragazzo di 14 anni. Contemporaneamente, gli altri dimostranti hanno formato un secondo corteo che, in perfetto ordine, ha raggiunto largo Chigi. «L'Osservatore Romano» ha annunciato stasera che prosegue « l'interessamento della S. Sede con l'intensità che le circostanze richiedono » per ottenere da Franco una mitigazione della sentenza di Burgos, « accolta in Vaticano con emozione profonda ». Non trova conferma la voce, diffusasi a Madrid, che Paolo VI avrebbe telefonato personalmente al Caudillo ed, anzi, fonti qualificate ritengono che il Papa agisca tramite il nunzio apostolico, mons. Luigi Dadaglio. L'Unione delle comunità israelitiche italiane ha espresso la propria indignazione per i verdetti di Burgos e Leningrado, i quali « dimostrano che, malgrado le lotte sostenute per il trionfo della libertà, della giustizia e della democrazia, gravi minacce incombono su tutto il mondo civile ». Alcuni senatori del pei, in un'interpellanza, chiedono al governo «altri passi immediati e pressanti », dopo quelli già compiuti, e « quali conseguenze più generali di politica estera intenda derivare per dissociarsi nel modo più netto da qualsiasi connivenza, tolleranza o collegamento» con il regime franchista. Analoga interrogazione ha presentato alla Camera il gruppo del pei, con le firme di Longo, Berlinguer, Ingrao, Amendola, Paletta. « Sdegno senza reticenze » è stato manifestato per la sentenza di Leningrado dà esponenti del psi e della sinistra democratica, fra cui i sen. Parri, Codignola, Enriques, Agnoletti e l'on. Riccardo Lombardi. Il vicesegretario del pri, Battaglia, propone un'iniziativa italiana a Bruxelles per usppqCFdgttnnsfmsc un giudizio morale sul fascismo spagnolo in sede europea e per stabilire, una volta per sempre, l'impossibilità di qualsivoglia rapporto fra la Comunità \ e la Spagna di Franco. Il' psiup, denunciando « la nuova infamia del regime fascista spagnolo », critica anche le sentenze di morte contro i due ebrei di Leningrado chiedendo che siano ritirate o modificate, e sottolinea « la sproporzione fra l'entità della ' pena comminata e le prevedibili conseguenze, anche politiche, del crimine ». Il prof. Giorgio La Pira, ex sindaco di Firenze, ha inviato a Franco un telegramma per la commutazione della pena. « Davanti a fatti così gravi, dice La Pira, deve essere richiamato il principio evangelico che per la sua universalità deve stare alla base di ogni ordinamento giuridico politico: un principio sopra al quale soltanto possono reggersi, se non vogliono crollare, gli Stati ed i regimi politici: il principio che dice "il sabato, cioè la legge, per l'uomo, non l'uomo per il sabato" ». Il verdetto di Leningrado avrebbe determinato contrasti in seno al pei: alcuni settori vorrebbero una più decisa condanna di quella ufficialmente pronunciata dal partito. Quale espressione di questo orientamento è indicato un commento apparso oggi su Paese Sera (legato al pei) in cui è detto, fra l'altro: « La gente semplice con cui parliamo ogni giorno dirà ora che Franco ha potuto sfidare cinicamente il mondo, gettandogli in faccia queste sei condanne a morte, anche perché l'opinione pubblica è disorientata, colpita, offesa per le condanne a morte pronunciate da un tribunale sovietico... Agli amici si ha il dovere di parlare sinceramente: ecco perché protestiamo contro la sentenza di Leningrado nello stesso momento in cui protestiamo contro quella di Burgos ». Ieri notte, verso le 4, una bomba-carta, forse lanciata da un'auto in corsa, è esplosa dinanzi al consolato di Spagna sul Lungotevere Melimi: il boato ha svegliato molti abitanti della zona, ma il rudimentale ordigno non ha prodotto danni. 1. f. Quattro arresti a Napoli Tentano di assaltare il consolato spagnolo Napoli, 29 dicembre. (a.l.) Un folto gruppo di dimostranti, per protesta alla sentenza di Burgos, ha tentato di raggiungere il Conso¬ lato spagnolo (bersaglio all'alba di stamane di due bombe Molotov), ma è stato respinto dalla polizia. I giovani hanno lanciato bottiglie incendiarie contro alcune « sculture » natalizie di cartapesta. Agenti di polizia hanno quindi affrontato i dimostranti, ma contro di loro sono state lanciate pietre e barattoli di vernice rossa. Un funzionario di pubblica sicurezza è rimasto contuso. Sono stati fermati sette giovani; in questura quattro di essi sono stati poi arrestati e denunciati per oltraggio, violenza e resistenza alle forze di polizia e danneggiamento aggravato. Manifestazione a Milano per la sentenza di Burgos Milano, 29 dicembre. (g.m.) Tremila persone hanno partecipato questa sera alla manifestazione organizzata dal « Movimento studentesco » per protestare contro la sentenza di Burgos. Il corteo dei manifestanti si è formato davanti l'Università statale, in via Festa del Perdono, ed ha raggiunto viale Monterosa dove ha sede il consolato spagnolo. Alla manifestazione hanno aderito alcuni sindacati di categoria.