Un convegno mondiale a Parigi affronta i problemi dell' acciaio

Un convegno mondiale a Parigi affronta i problemi dell' acciaio cizio è di oltre tre milioni di tonnellate fanno — mentre un ulteriore decisivo impulso si attende dalle grosse installazioni di Messico, Nuova Zelanda, Oregon, Corea e Venezuela. Costi ridotti Se le premesse, come tutto lascia prevedere, verranno confermate, ci troveremo agli inizi di una nuova rivoluzione nella siderurgia a ciclo integrale (la terza di questo secolo, dopo quella dell'altoforno e del convertitore ad ossigeno) che vedrà una massiccia affermazione del forno elettrico ad arco. Sinora, infatti, l'uso di tale forno era in genere lk mitato alla fabbricazione di acciaio per rifusione di rottame, con produttività non molto alte e costi condizionati dal prezzo della carica e dell'energia elettrica. L'aumento delle dimensioni, l'opportuno dimensionamento dei trasformatori di alimentazione ed il caricamento continuo con « pellets preridotte » sono i fattori determinanti del rilancio del forno ad arco; a questi si aggiunge un risparmio del 35-45 per cento nelle spese di impianto rispetto alla siderurgia ad ossigeno. I vantaggi che già ora si hanno nei costi di esercizio (25 per cento in meno nei tempi di colata) sono destinati ad aumentare se si potrà disporre di energia elettrica preferenziale, ad esem¬ pio prodotta da speciali centrali nucleari. Assieme a grandi nuclei di produzione saranno economicamente esercibili anche stabilimenti di dimensioni ridotte, cosa che può modificare sensibilmente i criteri di localizzazione delle acciaierie e, di conseguenza, i concetti di rifornimento delle materie prime e di distribuzione dei prodotti siderurgici. Secondo le previsioni degli esperti, le acciaierie ad ossigeno non sono destinale a sparire, ma l'arresto del loro sviluppo e già segnato; per la fine del secolo, dal 40 al 50 per cento della produzione dei maggiori acciaieri del mondo sarà «elettrica». Gino Papuli lo fu fermato nel 1877 perché giudicato troppo costoso, ma la lezione non venne dimenticata, ed in questi ultimi 25 anni sono stati proposti più di cento nuovi processi. La siderurgia è ancora oggi l'industria-guida Un convegno mondiale a Parigi affronta i problemi dell' acciaio Riconosciuta la necessità di affinare le tecniche di trasporto - Navi e carri speciali, « pipelines » per solidi fluidificati - Prevista l'affermazione del forno elettrico ad arco - La « preriduzione » dei minerali Nostro servizio particolare) Parigi, dicembre. L'« International Iran and Steel Institute » — massimo onsesso della siderurgia mondiale — ha tenuto in questa ittà il suo convegno annuae. con la partecipazione di oltre 300 delegati. Il presidente dell'Istituto, Logon T. Johnshon, ha dedicalo la sua prolusione al fuuro dell'acciaio il cui conumo. essendo strettamente egato al tenore di vita delle popolazioni, va correlato alle previsioni della così detta « esplosione demografica ». In definitiva, vi sono documenati motivi di ottimismo circa, l'evoluzione del mercato a ungo termine, mentre .— come ha fatto rilevare il segreario generale dello I.I.S.I. Charles Baker — si prospettano notevoli difficoltà nella formazione del capitale ne- ci di lavoro. cessano per il tempestivo approntamento dei mezzi tecnì- A parte queste considera zioni di carattere economico, il tema di tondo del convegno è stato quello relativo alle materie prime e, in porticolare, al loro rifornimento e trattamento. Poiché lo sviluppo della siderurgia primaria e l'installazione di nuovi centri di produzione in luo- ghi molto lontani dalle miniere hanno acuito il problema dei trasporti (si pensi, per esempio, al Giappone che è il terzo produttore mondiale di acciaio senza possedere fonti di materie prime) è in-dispensabile affinare le tecniche di trasporto per renderle più efficienti ed economiche. Un vecchio sogno Ciò è possibile innanzitutto con la progettazione di idonei mezzi speciali come navi e carri mineralieri di grande portala e di rapido carico e scarico, o « pipelines » per materiale solido fluidificato: in secondo luogo con uno spinto « arricchimento » del minerale (sino al 95"« ed ol tre) cosi da avere un carico pagante più pregiato e con basso tenore di materie inerti; infine coordinando su ba- se multinazionale i movimeli ti dei minerali in relazione ai luoghi di partenza e di destinazione. I motivi dell'acuito interes se per i problemi connessi con il rifornimento delle ma tcrie prime, hanno — però — radici dì ordine scientifico, e vanno ricercati nello sviluppo di cui, in questi ultimi anni. ha beneficiato la tecnologia del trattamento dei minerali. In particolare i sistemi di « preriduzione » — ossia di deossidazione del minerale ferrifero — consentono oggi di modificare vantaggiosamente le tecniche di fusioneavviando la siderurgia verso nuove strade. Come è notola (i riduzione diretlu » del minerale (l'ottenimento dall'acciaio senza passare per la «fuse ghisa») è un sogno inseguito dai metallurgisti sin dal secolo scorso: nel 1869 Wilhelm Siemens fabbricava ucciaio «riducendo» una mij «** «« aerale frantumato e di carbone; il suo impian lo fu fermato nel 1877 perché giudicato troppo costoso, ma la lezione non venne dimenticata, ed in questi ultim25 anni sono stati propostpiù di cento nuovi processi | Al un- di gue ti processi lmìl ì .. , no 0,0 una dimensione indù striale — tanto che la capa I cita degli impianti in eser

Persone citate: Charles Baker, Gino Papuli, Wilhelm Siemens

Luoghi citati: Corea, Giappone, Iran, Messico, Nuova Zelanda, Oregon, Parigi, Venezuela