Tre votazioni negative all'Assemblea siciliana
Tre votazioni negative all'Assemblea siciliana Oggi vi sarà una nuova riunione Tre votazioni negative all'Assemblea siciliana Nessun accordo tra i partiti del Centro Sinistra - In Comune accettate le dimissioni della Giunta presieduta da Ciancimino (Dal nostro corrispondente) Palermo, 22 dicembre. L'Assemblea siciliana ha votalo, nel pomeriggio a Palermo, tre volte, ina senza successo, per eleggere la nuova Giunta di governo. In mancanza di un accordo fra i partiti del Centro Sinistra, è stato possibile soltanto dare il via ad una votazione seriza prospettiva. I 5)0 deputati regionali sono stati convocati per domani a mezzogiorno, con all'ordine del giorno sempre l'elezione del presidente e dei 12 assessori. Nelle 'prime due votazioni ciascuno ha fatto confluire i propri suffragi sui rispettivi capigruppo; nella terza, di ballottaggio, hanno riportato 26 voti il capogruppo democristiano Antonino Lombardo e 18 voti il capogruppo del pei Pancrazio De Pasquale, i quali non hanno raggiunto il « quorum » necessario di 31 voti su 00 deputati presenti, cioè la metà più uno. Vi sono state 11 schede bianche e 5 nulle. Sembra da escludere che domani la nuova seduta dell'Assemblea possa condurre all'elezione del governo regionale; quasi certamente, la maggioranza de, psi, psu e pri voterà per un presidente « civetta » che sarà, a quanto sembra, il capogruppo democristiano. Non si intravedono possibilità di soluzione della crisi almeno per i prossimi giorni. Il presidente « civetta » accetterebbe l'incarico con riserva, da sciogliere negativamente dopo le festività na talizie. Contemporaneamente al Consiglio comunale sono state accettate le dimissioni della Giunta tripartita de, pri, psu, presieduta dal de mocristiano Vito Ciancimino. Fu l'elezione di Ciancimino a causare la crisi del governo regionale. Il pei presentò all'Assemblea regionale una mozione in cui chiedeva la sospensione dall'incarico sia di Ciancimino che del presidente della Provincia, doti, Francesco Sturzo, anch'egli democristiano, a carico dei quali sono in corso due procedimenti giudiziari. L'opposizione democristiana e il psi, che non faceva parte né della Giunta provinciale né comunale, dissero che avrebbero votato a favore della mozione comunista e il governo regionale, presieduto dal democristiano Mario Fasino, fu costretto a dimettersi per non essere rovesciato in aula. Anche le due Giunte palermitane, quindi, nei giorni successivi rassegnarono il mandato. Le dimissioni del sindaco di Palermo sono state accettate con 64 sì e 6 no (10 consiglieri sugli 80 erano ' assenti), mentre quelle degli assessori, con 72 presenti in aula, hanno dato il seguente esitò: 68 sì e 4 no. La seduta è stata sospesa in attesa di decidere la data della convocazione del Consiglio per votare per la nuova Giunta palermitana. Anche il Consiglio provinciale, convocato per stasera, aveva all'ordine del giorno le dimissioni dei suoi amministratori. Nel corso della seduta sono state presentate le dimissioni della Giunta e del Presidente. a. r. ddmsrI
Persone citate: Antonino Lombardo, Ciancimino, Francesco Sturzo, Mario Fasino, Pancrazio De Pasquale, Vito Ciancimino
Luoghi citati: Palermo
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