Chiappella: "Se il Milan ci aggredirà potremmo trovarci in guai molto seri,,

Chiappella: "Se il Milan ci aggredirà potremmo trovarci in guai molto seri,, Napoli: prudenza dell'allenatore, entusiasmo dei tifosi Chiappella: "Se il Milan ci aggredirà potremmo trovarci in guai molto seri,, « Combin e Prati hanno le caratteristiche tecniche per mettere in difficoltà la nostra difesa » - Il trainer degli azzurri smentisce di voler copiare l'Inter di qualche anno fa - Autorizzata la vendita di 5500 biglietti supplementari, con qualche rischio per la sicurezza - Un posto di tribuna al mercato "nero" costa 20.000 lire i (Dal nostro inviato speciale) Napoli, 18 dicembre. Il Napoli è giunto alla prova del fuoco: la partita con il Milan dovrà dire se la squadra azzurra edizione 1970-71 è veramente una « grande ». Chiappella, che tra tutti i napoletani indigeni o di importazione è il meno « caldo » avendo conservato la calma milanese (è nato e vissuto a Milano per molti anni) crede in questo Napoli ma non si fa molte illusioni. Parlare con il trainer azzurro è facile. Basta andare allo stadio di Fuorigrotta dove i partenopei si allenano e Chiappella risponde alle domande con la più schietta sincerità. Gli chiediamo di presentare il « miracolo Napoli i), e Chiappella dice: «Chi crede in un miracolo sbaglia. La mia squadra marcia bene per un cumulo di circostanze che non sono per nulla miracolose. Il Napoli finora è stato anche abbastanza fortunato. Del resto è la squadra dallo scorso anno con Sormani e Ghio in più e con Manservisi in meno. Ghio forse è più continuo di Manservisi ma il cambio non ha modificato molto la situazione tecnica della squadra. Il discorso è diverso quando si passa a trattare l'inclusione di Sorniani. Il brasiliano ha portato esperienza, continuità e sicurezza. Ha dato alla manovra un respiro più ampio ir. La risposta di Chiappella spiega solo in parte il perché dell'inatteso bilancio del Napoli. Forse il tecnico azzurro pensa che il primato della sua squadra sia casuale, se non addirittura provvisorio. Non lo dice chiaramente, ma 10 ammette con sufficiente chiarezza quando afferma: « Il nostro campionato ha avuto un inizio strano, inatteso. Ha lanciato squadre nuove a cui nessuno credeva: 11 Napoli, il Bologna e lo stesso Foggia, anche se ritengo che i pugliesi non potranno reggere a questo ritmo. Ora però noi siamo in testa e cercheremo di rimanerci il più possibile. La partita con il Milan è importante, ma non cambierà molto la situazione. Il torneo è ancora lungo: verranno i campi gelati dell'inverno, seguiranno poi le difficoltà della primavera e dei primi tepori della nuova estate. Non siamo ancora neppure ad un terzo della strada e non mi sento di fare pronostici ». I tifosi napoletani pensano che lo slancio della loro squadra debba continuare. Lo dimostrano seguendo gli azzurri senza risparmiare i sacrifici. Proprio oggi la speciale commissione di vigilanza ha autorizzato la messa in vendita di altri 5500 biglietti accogliendo, almeno in parte, le richieste della società. La capienza dello stadio San Paolo pertanto è stata improvvisamente portata a 87 mila spettatori. « Quasi tutti i biglietti sono stati venduti, le ultime scorte finiranno domattina. La variante appare rischiosa per la sicurezza degli spettatori perché o non c'erano i motivi che giustificavano la precedente decisione di limitare le presenze a 82.500, o si è esagerato ora nel concedere la modifica. L'immissione nel commercio legale di altri biglietti servirà comunque a ridurre il fenomeno del bagarinaggio. I prezzi alla borsa nera sono praticamente scesi del 30 "/o; le curve sono offerte a 5 mila lire, le tribune a 20 mila, tre volte il prezzo normale. Continuando il discorso con il responsabile azzurro, siamo entrati nei dettagli tecnici. Il Napoli ha segnato otto gol in nove partite. Poco, veramente poco per una squadra capolista. Se si confrontano gli otto gol del Napoli con i 20 del Milan, i 15 del Cagliari, i 14 del Foggia, ed i 13 del Bologna, si trae la convinzione che la formazione azzurra sia abile nell'amministrare le sue risorse (un gol vale due punti o poco meno). Prima di chiedere a Chiappella di spiegare il fenomeno, ricordiamo ancora che il Napoli ha incassato in tutto due gol, mentre il Milan ne conta al passivo ben otto. Tra i rossoneri c'è una coppia di difensori centrali di fama mondiale, quella formata da Schnellinger e Rosato, mentre nelle file azzurre giocano Panzanato e Zurlini, bravi si, ma non certo all'altezza dei rivali milanesi. La presenza di Zoff a difesa della rete dei partenopei giustifica solo in parte la differenza dei gol incassati anche perché il Milan come portiere ha Cudicini, valido e sicuro come pochi altri. Tutto questo potrebbe far pensare ad un Napoli « votato alla difesa », capace cioè di ricalcare il gioco ed i risultati dell'Inter di qualche anno fa, quando la formazione nerazzurra era guidata da Foni. Chiappella respinge questa tesi: « Da noi — dice — segnano anche i terzini ed i mediani perché giochia- mo un calcio di manovra. I nostri difensori sono attenti, controllano strettamente gli avversari, ma sanno anche attaccare. Noi soffriamo le squadre che ci aggrediscono con due ali veloci. Non dovrei affermare questo perché il Milan con Combin a destra e Prati a sinistra ha le caratteristiche tecniche per metterci in difficoltà. Però è la verità e non intendo nasconderla. Il nostro reparto avanzato non segna, ma in Italia è molto difficile giocare all'attacco ». I giocatori del Napoli hanno lasciato lo stadio per recarsi direttamente a Castelvolturno, località dove solitamente la squadra azzurra trascorre le vigilie delle partite importanti. Chiappella non ha ancora comunicato la formazione perché nutre alcuni dubbi sulla disponibilità di Panzanato. Il medico sociale, comunque, assicura che lo stopper titolare sarà al suo posto.' I rossoneri del Milan sono giunti nel primo pomeriggio. Rocco ha portato subito i suoi giocatori sul campo di Agnano per un breve allenamento. Il trainer rossonero non ha comunicato la formazione della squadra per il « big-match » di domenica. Pare comunque certo che Zignoli non debba giocare. Al suo posto sarà schierato Maldera, giocatore fisicamente assai più potente e in grado quindi di controllare meglio il longilineo Sorniani, che Rocco considera il « cervello » della squadra capolista Giulio Accatino Napoli: i rossoneri Rivcra e Rosato, a sinistra, all'arrivo da Milano all'aeroporto di Capodichino (Telefoto Ansa)

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