La situazione delle cliniche in un dibattito in Comune

La situazione delle cliniche in un dibattito in Comune Dopo le polemiche di questi giorni all'Università La situazione delle cliniche in un dibattito in Comune Il sindaco: « Nomineremo al più presto il rappresentante della città nel consiglio di amministrazione. Come vengono utilizzati i contributi del Municipio? Le revisioni fiscali ai medici fanno parte di un programma per colpire le grosse evasioni » - Dichiarazioni dei consiglieri I problemi dell'Università sono stati discussi ieri sera dal Consiglio comunale. «Gli aspetti della materia sono vari — ha detto il sindaco —, rapporti tra Comune e Università, tra Comune, cliniche e San Giovanni, la situazione fiscale. Dichiaro subito che su quest'ultimo punto l'atteggiamento della Giunta non ha carattere emotivo. Si tratta di una precisa volontà di perseguire tutte le grosse evasioni fiscali; questo non è che un primo episodio ». L'assessore ai tributi, prof. Vinciguerra, dice: « L'azione tributaria da svolgere per il prossimo anno intende esaminare la posizione di tutti i contribuenti, per svolgere l'azione perequatrice che la Giunta ha in programma e che dovrebbe attribuire a tutti, nei limiti del possibile, un carico fiscale adeguato alle possibilità effettive. Per i contribuenti già a ruolo, l'azione tributaria potrà esplicarsi per il 'TI fino al 30 giugno, suddivisa per settori, classi di reddito e gruppi omogenei. Tutte le categorie economiche saranno interessate alla revisione. Il primo gruppo comprende la maggior parte dei clinici ». II sindaco accenna a un'altra questione: la richiesta del personale non docente dell'Università di avere un proprio rappresentante nel Consiglio di amministrazione.. Legge una comunicazione del prof. Firpo sulla situazione n conseguenza di una seria tensione tra il personale e gli organi accademici » dovuta a una it mentalità talvolta sorda ai problemi sociali » e alla « scarsa conoscenza del mondo del lavoro ». L'ing. Porcellana spiega: « Il rappresentante del Comune nel Consiglio amministrativo è scaduto fin dall'autunno '69. Presto sarà rieletto: non una rappresentanza di parte, bensì politica ». Rapporti finanziari con l'Università. Il Comune ha stanzialo 47 milioni e mezzo per istituire cattedre e posti di assistenti; il versamento è ancora in carso, per alcuni settori l'onere durerà ancora 8-10 anni. Altri 6 milioni come contributi per il funzionamento di alcune facoltà universitarie e del Politecnico; 41 milioni per borse di studio e premi per la carriera scientifica. Fondi annui: un milioni al Consorzio Universitario Piemontese; 3 milioni per il Collegio Universitario; 14 milioni per l'Istituto superiore di educazione fisica; un milione per l'Osservatorio di genetica animale. In totale, i contributi assommano nel 1970 a 114 milioni. Discussione dei consiglieri. Berardi (de) cita il caso del segretario di un sindacato dell'Università (Mario Maglione) rimasto « per olire 9 mesi a lavorare senza stipendio ii; ricorda che assistenti e ricercatori sono costretti a scioperare per la scarsità delle paghe; che le entrate denunciate in un anno dalle cliniche mediche sono così esigile (circa 7 milioni) « do essere inferiori a quelle della facoltà veterinaria, quasi che i torinesi curino più gli animali che se stessi ». Novelli (pei) è soddisfatto delle risposte del sindaco e dell'assessore, pure con qualche riserva. Lamenta che sia stata necessaria una campagna giornalistica tdi cui i comunisti furono precursori) per smuovere la situazione. Insiste perché gli accertamenti si rivolgano anche ad altre categorie e dichiara: « Non accetto di rinviare la discussione sul S. Giovanni, occorre colpire il vero centro di potere dove è nata la mafia medica ». Cita alcuni casi: gli assistenti che non possono assistere agli interventi del primario alla clinica Oculistica; il prof. Maspes che ha dovuto trasferirsi a Milano. Per molti anni non fu possibile ricostruire il Martini, a causa della « mafia dei camici bianchi ». Paonnì (psi): « Lo sciopero del personale non docente ha avuto il merito di sollevare dinanzi all'opinione pubblica il problema della gestione delle cliniche universitarie solto l'aspetto della ripartizione degli introiti e della destinazione della quota spettante all'Università. Il cittadino medio è indignato perché tali quote non vengono versate per intero, sottraendo mezzi di cui l'Università ha diritto di disporre. Per il suo carattere sociale sostengo, con il psi, la costituzione delta cattedra e della clinica Neurochirurgica, attraverso l'ampliamento del reparto e il potenziamento delle attrezzature esistenti». 11 dr. Nobile (psu) rileva che le cliniche quando hanno bisogno bpcbsC battono cassa al Comune; poi, però, non si riesce più a sapere come vengono utilizzati i contributi, (i che Uniscono per non essere di alcun vantaggio né per il Comune, né per la collettività ». Prof. Astengo (psi): ii E' chiara la mancanza di capacità di amministrazione del Consìglio universitario, per cui l'unica soluzione è il suo scioglimento. Il nuovo Consiglio, costituito con la rappresentanza di tutte le categorie, dovrebbe preoccuparsi di unificare i proventi per poi dividerli tra gli istituti, pubblicando i bilanci, per arrivare in una seconda fase all'impegno a tempo pieno dei docenti, affinché scelgano o l'insegnamento e la ricerca, o la libera professione ». La consigliera Marciarne Biffi Gentili (pri) dice: « Se colpe ci sono, anche solo di negligenza, è bene che vengano alla luce ». Il dr. Albonese (de) dichiara: e I clinici hanno le loro colpe, però la campagna di stampa non doveva impostarsi solo sull'aspetto economico. Bisognava illustrare le deficienze delle strutture universitarie italiane, specie mediche. Comunque, le istituzioni torinesi sono tra le migliori d'Italia ed eccellono anche in campo internazionale n. -k- * A chiusura dei lavori del Consiglio sono stati messi in votazione due ordini del giorno. Il primo esprime piena solidarietà al « profondo combattivo risveglio della coscienza democratica della Spagna », di fronte al processo di Burgos contro 1 patrioti baschi; rivolge un appello al Parlamento e al Governo italiano affinché i rapporti diplomatici con la Spagna « vengano utilizzati per far pervenire la nostra ferma protesta con atti concreti prima della conclusione del prò- cesso di Burgos ti, e riafferma u fedeltà e coerenza ai valori che lu nostra Repubblica ha tratto dalla lotta anti-fascista e dalla Resistenza partigiana ». E' stato approvato da tutti, salvo 4 voti contrari (msi) e un'astensione (Costamagna). Il secondo documento esamina la situazione della Magnadyne, esprime la sua « motivata condanna a un sistema di conduzione aziendale che non Ita garantito le esigenze di sviluppo dell'impresa e della occupazione »; si dichiara pienamente solidale con i lavoratori e sollecita « un tempestivo intervento del Governo per una nuova gestione, garantita da imprese pubbliche ». Approvato anche questo da tutti, salvo i 4 consiglieri del pli presenti in aula.

Persone citate: Berardi, Biffi Gentili, Costamagna, Firpo, Mario Maglione, Maspes, Porcellana, Vinciguerra

Luoghi citati: Albonese, Burgos, Italia, Milano, Spagna