Appena giunto dal Sud muore avvelenato con il padre dalle esalazioni di una stufa
Appena giunto dal Sud muore avvelenato con il padre dalle esalazioni di una stufa L'ossido di carbonio ha saturato nella notte te 2 stanze Appena giunto dal Sud muore avvelenato con il padre dalle esalazioni di una stufa Morente la figlia di 3 anni e un fratello del giovane, i medici sono pessimisti - Un parente passa nella notte, vede la luce accésa, ma non si preoccupa - Solo al mattino sfonda la finestra, ma è troppo tardi Una famiglia è stata distrutta nel sonno dall'ossido di carbonio sprigionato da una stufa: padre e figlio morti, una bimba di tre anni e lo zio in fin di vita. E' accaduto ieri notte alla Madonna di Campagna, in via Viterbo 121. L'alloggio, al pianterreno, è di sole due camere, la cucina verso il cortile, la stanza da letto sulla strada. Vicino alla porta che unisce 1 due vani c'è la stufa a legna, smaltata di bianco. Qui abitava il pensionato Giacomo Vasa nella, 65 anni, con la moglie Nun zia Sorrenti e un figlio, Michele, 25 anni, commesso di drogheria. Un'altra figlia, Antonia, 41 anni, abita nella stessa strada al numero 123 ed è sposata con l'operaio Ugo De Luca, 46 anni. Una settimana fa Nunzia Vasanella si accorge che la stufa non funziona bene: la fiamma stenta ad avvivarsi, esce fumo dagli sportelli. Il marito smonta il tubo, 10 raschia, toglie la fuliggine. Ma 11 tiraggio della stufa non migliora, forse è ostruita anche la canna fumaria che da almeno tre an- ni nessuno pulisce. Giovedì mattina arriva da Canosa di Puglia un altro figlio dei Vasanella, Giovanni, 27 anni, commerciante in agrumi, con la bambina Franca di 3 anni. E' venuto a passare le feste di Natale con i genitori, la bambina voleva incontrarsi con i nonni, fra qualche giorno sarebbero arrivati anche la moglie di Giovanni e gli altri due figli. Verso sera Nunzia Vasanella ha un violento attacco di fegato, un male che la affligge da molti anni e la devono portare all'ospedale Maria Vittoria. Niente di grave, ma la ricoverano per qualche giorno. Al suo capezzale si ferma la figlia Antonia e trascorre con lei tutta la notte. Nell'alloggio, Giacomo Vasanella va a letto verso le 21. Ha la pressione bassa e si sente poco bene. Verso mezzanotte si coricano anche i figli e la nipotina: Michele a fianco del padre, Giovanni su un divano nella stessa stanza, Franca In cucina, su una bianda. La stufa resta accesa e a poco a poco l'ossido avvelena l'aria. Qualche ora dopo Michele si sente male, accende la luce, si alza dal letto e cerca di raggiungere la cucina. Ma le gambe gli si piegano e cade a terra. Si trascina carponi verso Giovanni, cerca di svegliarlo. Ma anche quest'ultimo è ormai gravemente intossicato, non riesce a reagire, si dibatte lentamente. Il padre è già morto. In cucina la piccola Franca continua a dormire, ma dalla sua gola esce solo un rantolo. Alle 4.30 passa sotto le finestre dell'alloggio Ugo De Luca che sta anacuido al Maria Vittoria per prendere la moglie e accompagnarla a casa. Vede la luce accesa nella camera da letto del suocero, si stupisce, va a vedere dal cortile, non vede nulla e se ne va. Ugo e la moglie tornano alle 6,30, la luce è ancora accesa, si insospettiscono e provano a telefonare. L'apparecchio squilla molte volte, nessuno risponde, pensano che tutti siano andati all'ospedale. Finalmente verso le 10 cominciano a preoccuparsi, Ugo De Luca sfonda un vetro ed entra In casa e ai suol occhi si presenta uno spettacolo orribile: il cognato Michele è steso a terra con le braccia avvinghiate alle gambe di Giovanni, il padre ormai freddo e la nipotina in coma. Michele e Franca sono ancora vivi, li portano all'ospedale Maria Vittoria. « L'intossicazione ha raggiunto i centri nervosi — dicono i medici — difficilmente si salveranno ». * Caduto per le scale della cantina di casa sua in via San Michele 9, a Giaveno, Giuseppe Piovano, 72 anni, ha battuto il capo contro lo spigolo di un gradino. Ha riportato la frattura della base cranica; è stato ricoverato con riserva di prognosi alla Clinica neurochirurgica. ■k Albino Sola, 63 anni, viaDrove"tti 19, è morto ieri al Maria Vittoria per frattura della base cranica. Giovedì mattina, attraversando corso Francia all'altezza dell'll, era stato urtato da una vettura tranviaria della linea 6, diretta verso piazza Rivoli. Le due vittime: Giacomo Vasanella e il figlio Giovanni, di 27 anni. La disperazione della figlia e sorella dei due morti
Luoghi citati: Canosa Di Puglia, Franca, Giaveno
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