"Musica antiqua" tra sacro e profano

"Musica antiqua" tra sacro e profano Il concerto per l'Unione Musicale "Musica antiqua" tra sacro e profano Il complesso « Musica Anti-1qua » di Vienna ha presentato al Conservatorio, per l'Unione Musicale, un programma di musiche rinascimentali, sacre e profane, che in mezzo ai nomi illustri dei fiamminghi Josquin Des Prés e Orlando di Lasso, ne inquadrava altri meno noti, ma di vivo interesse. Freschissimi e mossi sono apparsi per esempio i quattro mottetti di quel Jacobus Gallus, o Handl, che dalla sua origine veniva detto « Carniolanus », e che oggi perciò i musicologi di Jugoslavia rivendicano come antenato della creazione musicale nel loro paese, anche se la sua attività si svolse in Austria e in Boemia. Piacevoli e pittoresche le Suites di danze di Tilman Susato, importante editore di musica ad Anversa nella prima metà del Cinquecento- Il programma muoveva dalla gravità religiosa dei mottetti di Josquin verso la sbrigliata leggerezza profana delle canzoni di Orlando di Lasso; e la svolta era segnata da quattro composizioni di Ludwig Senti, nato a Zurigo verso il 1490, e attivo a Innsbruck, a Vienna e a Costanza. Il complesso « Musica Antiqua» consta di quattro cantori e 11 strumentisti specializzati nell'esecuzione su strumenti antichi. Tra i cantori, un falsettista, Emil Ogris, tiene la parte di contralto; il soprano Jane Gartner e il tenore Wolfgang Sattmann disimpegnano anche funzioni solistiche con accompagnamento strumentale; il basso è Heinrich Schneider: tutti quattro validissimi, e il soprano ammirevole per sicurezza e gusto stilistico. Molto opportunamente il direttore Bernhard Klebel, che suona pure il flauto dolce e la bombarda, ha presentato uno per uno gli strumenti: una coppia di tromboni rinascimentali, alto e soprano; la famiglia dei quattro flauti dolci, dal suono incredibilmente soave; il cornamuto torto; la bombarda, sorta di oboe grave; la dulcianasorta di primitivo fagotto; una viola da braccio e due da gamba, tamburelli vari e strumenti a percussione, e il liuto. Variamente combinati essi hanno presentato musiche esplicitamente strumentali, hanno sostituito voci in composizioni polifoniche, riscuotendo il più vivo compiacimento del pubblico, che li ha lungamente applauditiinsieme con i bravi interpret vocali e con l'atrabile diretto- re. Fuori programma, un Ballo francese di Giorgio Manerio, m. m. *-

Persone citate: Anti, Bernhard Klebel, Emil Ogris, Gallus, Heinrich Schneider, Jane Gartner, Ludwig Senti, Tilman, Wolfgang Sattmann

Luoghi citati: Anversa, Austria, Innsbruck, Josquin, Jugoslavia, Vienna, Zurigo